Supercoppa, Beretta fissa la data: "In campo il 18 agosto"

Calcio
Dopo le polemiche tra Lotito e Agnelli, Maurizio Beretta cerca di placare i toni e fare chiarezza sulla Supercoppa italiana (Foto Getty)

"Spero che si trovi una soluzione condivisa da Juventus e Lazio", sottolinea il Presidente della Lega calcio di Serie A a Sky Sport24. Tema stadi: "Per tornare competitivi, all'altezza di Germania e Inghilterra, serve una legge sugli impianti"

Una cosa è certa: Juventus e Lazio si affronteranno il 18 agosto. Dove ancora non si sa, ma l'ipotesi estera è definitivamente tramontata. A fornire dettagli sulla Supercoppa italiana è direttamente il Presidente della Lega calcio di Serie A, Maurizio Beretta.

"Posso affermare con certezza che la Supercoppa si giocherà in Italia il 18 agosto, anche perchè le finestre a disposizione sono veramente poche", ha precisato Beretta a Sky Sport24. "La sede non è ancora stabilita", ha aggiunto, "Ma mi auguro che si trovi una soluzione condivisa. Il 27 verranno convocati un Consiglio e un'assemblea di Lega con altri temi importanti all'ordine del giorno. Quella sarà la sede deputata per la decisione, anche se auspico che l'accordo si trovi prima".

Ma Beretta è tornato anche su un tema molto delicato del calcio italiano: la situazione degli stadi. "Gli impianti sono quello che ci manca rispetto a quanto possono vantare Germania e Inghilterra, spero che questo Parlamento possa riprendere l'argomento, visto che nella precedente legislatura siamo caduti sul filo di lana", ha dichiarato. "Serve una legge semplice e di sistema, con delle compensazioni per gli investimenti: in tutto questo mi complimento con chi, come la Juve, ha già costruito il proprio stadio".

Lotito: prevaricazione porta malcontento - Ai microfoni di Radio Radio la risposta del presidente della Lazio: ""Mi atterrò a quello che deciderà il Consiglio di Lega. In un sistema quello che conta è il rispetto delle regole, quando c'è un processo di prevaricazione c'è il malcontento". Lotito teme che giocare in Italia possa causare un danno economico al suo club: "E' sotto gli occhi di tutti che non facendo la finale a Pechino abbiamo rinunciato a 1.800.000 euro".