Under21, alle 18 la finale: Italia-Spagna, due mondi diversi

Calcio
Numeri 10 a confronto: Lorenzo Insigne e Thiago Alcantara (Getty Images)

EUROPEI UNDER 21. A Gerusalemme gli azzurrini affrontano i campioni in carica. Isco, Thiago e Morata gli spauracchi, l'Italia punta sul blocco difensivo e sulle invenzioni di Insigne. Tutte le curiosità e le statistiche in attesa del fischio d'inizio

di Luciano Cremona

L'ultimo gradino da scalare è quello più alto. Che la Spagna sia la favorita per la finale dell'Europeo Under 21 non lo dicono solo le quote (Rojita data a 1,80, contro il 4,00 degli azzurri). Ma lo stesso Mangia non si è vergognato di ammetterlo: sono più forti e quindi sono i favoriti. Ma l'Italia non ha paura. Disponibilità, serietà, entusiasmo hanno caratterizzato questo Europeo azzurro. E anche in finale la squadra di Mangia andrà in campo dando tutto, con uno spirito di gruppo e di sacrificio fuori dal comune.

Spagna immacolata, ma anche l'Italia ha una super difesa.
Nelle quattro partite giocate in questo Europeo, la formazione guidata dal ct Julen Lopetegui ha segnato 8 gol senza subirne alcuno. Nessuna nazionale ha mai vinto l'Europeo di categoria mantenendo immacolata la propria porta. La linea difensiva spagnola è composta da David De Gea, portiere del Manchester United, Montoya (Barcellona), Inigo Martinez (Real Sociedad), Bartra (Barcellona) e Moreno (Siviglia). Anche l'Italia, a livello difensivo, sta facendo benissimo. Bardi ha subito gol solamente contro la Norvegia, su calcio di rigore. Bianchetti-Caldirola si sono dimostrati due centrali molto validi, Donati è sempre stato tra i migliori in campo.

Morata, capocannoniere di scorta, Italia cooperativa del gol
Alvaro Morata, gioiello della cantera del Real Madrid, è andato a segno in tutte e quattro le partite giocate dalla Spagna in questo Europeo. In tre casi su quattro lo ha fatto subentrando dalla panchina. Sta mettendo in ombra il tanto atteso Rodrigo (Benfica), capocannoniere della fase di qualificazione e un solo gol in questi quattro match. Otto i gol segnati dalla Rojita: oltre alle due punte sono andati a segno Isco (due reti) e Alvaro Vazquez. Gli azzurrini di Mangia sono andati in gol 7 volte, con sei uomini diversi: Gabbiadini (2), Insigne, Saponara, Florenzi, Bertolacci e Borini.

Italia e Spagna, terza finale di un Europeo Under 21.
L'Italia detiene il record di vittorie in questa manifestazione. Sono cinque i titoli vinti, su sei finali giocate: 1992, 1994, 1996, 2000 e 2004. Gli azzurrini hanno perso nel 1986 ai rigori proprio contro la Spagna. Gli iberici hanno conquistato tre titoli continentali: 1986, 1998, 2001. Anche per loro, una sola sconfitta: risale al 1996, proprio contro l'Italia.

Tiqui taca, gioco pulito e tanti tiri
La nazionale di Lopetegui, nei primi quattro incontri, ha calciato 56 volte verso la porta avversaria: 23 i tiri nello specchio. Gli azzurrini si sono fermati a 47 tiri totali, 21 dei quali in porta. Differente, e di molto, la situazione per quanto riguarda i falli e i cartellini. La Spagna ha commesso solo 37 falli, ricevendo 6 cartellini gialli. L'Italia è a quota 61 falli fatti (media di 15 a partita), con 10 gialli.

Thiago Alcantara e Insigne, 10 diversi a confronto
C'è un pizzico di Italia anche nella Spagna di Lopetegui. Thiago Alcantara, capitano della Rojita, è nato a San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi. Suo padre, Mazinho, brasiliano, giocò nel Lecce e nella Fiorentina. Dai suoi piedi passano tutte le azioni della Spagna: d'altronde la scuola che frequenta tutti i giorni è quella di Xavi e Iniesta. Nell'Italia, invece, il 10 è sulle spalle di Insigne. Che non è ancora al meglio: gli strascichi della tremenda botta ricevuta contro Israele si fanno sentire. Ma con l'Olanda ha voluto esserci, ed è stato determinante. Oggi andrà in campo con in testa due ritornelli: quello di Mangia che gli dice sempre "Gioca come sai, sfrutta il tuo talento" e "vietato innervosirsi se le cose si mettono male".

La rivincita di Euro 2012 per l'Italia e per... Borini
352 giorni fa, a Kiev, la Spagna di Del Bosque seppelliva l'Italia di Prandelli con un 4-0 perentorio nella finale dell'Europeo. Sulla panchina azzurra sedeva Fabio Borini, mai utilizzato dal ct nel corso della manifestazione. E proprio Borini, con il suo gol all'Olanda, ha portato l'Under 21 a sfidare la Spagna in finale, in quella che è una sorta di rivincita.

Una differenza colossale: le presenze nei campionati maggiori
Se la finale si decidesse in base all'esperienza, in base al numero di partite giocate nei massimi campionati, non ci sarebbe storia. I 23 convocati di Mangia sommano 480 presenze tra Serie A, Ligue 1 (Verratti), Premier League (Borini) e Eredivise (Caldirola, nel 2011). Il più esperto? Paloschi, con 81 presenze in Serie A. Completamente diverso lo score dei giocatori spagnoli, che raggiungono 1.080 presenze nelle massime divisioni. Il recordman è Muniain, 112 presenze nella Liga con l'Athletic Bilbao, poi ci sono De Gea (106, tra Atletico Madrid e Manchester United), Camacho (91) e Alvaro Vazquez (89).