La GdF in 41 club. Contratti Nocerino-Lavezzi nel mirino
Calcio"Condotte finalizzate all'evasione": con mandato della Procura di Napoli, si cercano documenti su contratti tra club, calciatori e procuratori. Coinvolte anche Napoli, Inter, Milan, Juve, Lazio, Roma e Udinese. Lega di A: "Massima collaborazione"
Gli uomini della Guardia di Finanza passano al setaccio le sedi di 41 squadre di serie A, B e minori per acquisire documentazione relativa ai contratti tra i club, calciatori e procuratori. L'indagine è condotta dalla Procura di Napoli. Le perquisizioni vengono eseguite dal Nucleo di polizia tributaria di Napoli e dai reparti territoriali della Guardia di Finanza, con l'obiettivo di acquisire i contratti dei calciatori. L'indagine, secondo quanto si apprende, nasce un anno fa, dopo che gli uomini delle Fiamme Gialle acquisirono i contratti tra calciatori e procuratori nella sede del Napoli. Oltre al club di De Laurentiis, tra le squadre di Serie A, anche Inter, Milan, Juventus, Lazio, Roma e Udinese.
La Lega Calcio - "Le società sportive hanno offerto la massima collaborazione e la Lega di Serie A non ha ragione di dubitare della correttezza dei comportamenti delle proprie associate": è quanto si legge in una nota pubblicata sul sito della Lega.
Moratti è tranquillo - "Non c'è stata alcuna perquisizione, solo una richiesta di documenti riguardanti il passato. Nulla di preoccupante, siamo tranquilli". Il presidente dell'Inter Massimo Moratti è stato tra i primi a commentare il blitz della Finanza sulle presunte irregolarità nella compravendita dei giocatori. "Ho appena saputo, ci saranno dei motivi se sono andati da tutte le società", ha aggiunto Moratti.
"Squilibri finanziari nelle Società" - Indagando sulle società di calcio la, Guardia di Finanza ha rilevato una situazione di "squilibrio gestionale sul piano economico-finanziario" nonostante i club abbiano visto aumentare gli introiti attraverso gli incassi delle manifestazioni sportive, le sponsorizzazioni e i diritti televisivi". E al momento non è affatto escluso che possano aver fatto ricorso ad "operazioni finanziarie illecite".
"Reiterate evasioni fiscali" - Le indagini hanno evidenziato "reiterate condotte finalizzate all'evasione dell'imposta sui redditi e, più in generale, condotte elusive delle regole di imposizione tributaria" in relazione all'attività dei procuratori in favore dei calciatori, scrivono i pm di Napoli nella richiesta di documentazione.
Indagine su 50 contratti, tra cui Lavezzi e Nocerino - Sono oltre 50 gli accordi tra società di calcio, procuratori e giocatori su cui sta indagando: tra questi ci sono quelli dell'ex attaccante del Napoli Lavezzi, del centrocampista del Milan Nocerino, di Ciro Immobile e Giuseppe Sculli. Gli altri accordi sotto la lente dei finanzieri riguardano le prestazioni di Mutu, Datolo, Pellicori, Tacchinardi, Perea, Molinaro, Stellini, Franceschini, Curiale, Danti, Innocenti, Calaiò, Bogdani, Liverani, Fernandez, Sforzini, Cozza, De Rose, Tavano, Chavez, Paletta, D'Agostino, Scarlato, Denis, Statella, Stendardo, Davì, Acosta, Fideleff, Paniagua, Cassetti, Jankulovski, Stankevicius, Odo, Contini, Paro, Graffiedi, Dorlan, Arcari, Arce, Legrottaglie, Mora, Amodio, Fontanello, Foggia, Bryan, Battaglia, Botta, Aronica, Guzman e Campagnaro
Almeno 12 procuratori coinvolti - I reati ipotizzati dai pm, a vario titolo, sono associazione a delinquere, evasione fiscale internazionale, fatture false e riciclaggio. Gli investigatori stanno accertando anche il trattamento fiscale applicato ai rapporti di lavoro di numerosi calciatori, sia con riferimento ai compensi qualificati come "fringe benefit" sia in relazione ai profili di fiscalità internazionale. La documentazione acquisita dalle Fiamme Gialle mira, come detto, a una completa ricostruzione dei rapporti professionali tra società di calcio e calciatori cui direttamente o indirettamente si riferiscono le attività dei procuratori sportivi Alejandro Mazzoni e Alessandro Moggi, attraverso le modalità di trasferimento dei calciatori e la sottostante attività di intermediazione da parte degli agenti. Oltre a Mazzoni e Moggi, secondo quanto si apprende, i procuratori coinvolti nelle indagini sono Hidalgo, Battistini, Rodriguez, Guastadisegno, Rodella, Gallo, Calleri, Vilarino, Calaiò e Leonardi.
I club interessati - Diciotto i club di serie A (alcuni dei quali retrocessi alla fine della stagione scorsa): Chievo, Milan, Inter, Siena, Roma, Fiorentina, Atalanta, Pescara, Genoa, Juventus, Torino, Parma, Lazio, Napoli, Udinese, Sampdoria, Palermo e Catania. Undici le società di serie B: Cesena, Bari, Livorno, Brescia, Reggina, Crotone, Juve Stabia, Spezia, Ternana, Grosseto e Vicenza. Gli altri dodici club coinvolti sono: Gubbio, Benevento, Portogruaro, Andria Bat, Lecce e Albinoleffe (Lega Pro - prima divisione); Mantova e Lecco (Lega Pro - seconda divisione); Foggia (terza categoria); Cosenza (serie D, in fallimento); Piacenza e Triestina (radiate dalla Federcalcio). L'inchiesta, si evince dalla comunicazione della Procura, riguarda anche alcune società straniere di cui non sono stati resi noti i nomi.
La Lega Calcio - "Le società sportive hanno offerto la massima collaborazione e la Lega di Serie A non ha ragione di dubitare della correttezza dei comportamenti delle proprie associate": è quanto si legge in una nota pubblicata sul sito della Lega.
Moratti è tranquillo - "Non c'è stata alcuna perquisizione, solo una richiesta di documenti riguardanti il passato. Nulla di preoccupante, siamo tranquilli". Il presidente dell'Inter Massimo Moratti è stato tra i primi a commentare il blitz della Finanza sulle presunte irregolarità nella compravendita dei giocatori. "Ho appena saputo, ci saranno dei motivi se sono andati da tutte le società", ha aggiunto Moratti.
"Squilibri finanziari nelle Società" - Indagando sulle società di calcio la, Guardia di Finanza ha rilevato una situazione di "squilibrio gestionale sul piano economico-finanziario" nonostante i club abbiano visto aumentare gli introiti attraverso gli incassi delle manifestazioni sportive, le sponsorizzazioni e i diritti televisivi". E al momento non è affatto escluso che possano aver fatto ricorso ad "operazioni finanziarie illecite".
"Reiterate evasioni fiscali" - Le indagini hanno evidenziato "reiterate condotte finalizzate all'evasione dell'imposta sui redditi e, più in generale, condotte elusive delle regole di imposizione tributaria" in relazione all'attività dei procuratori in favore dei calciatori, scrivono i pm di Napoli nella richiesta di documentazione.
Indagine su 50 contratti, tra cui Lavezzi e Nocerino - Sono oltre 50 gli accordi tra società di calcio, procuratori e giocatori su cui sta indagando: tra questi ci sono quelli dell'ex attaccante del Napoli Lavezzi, del centrocampista del Milan Nocerino, di Ciro Immobile e Giuseppe Sculli. Gli altri accordi sotto la lente dei finanzieri riguardano le prestazioni di Mutu, Datolo, Pellicori, Tacchinardi, Perea, Molinaro, Stellini, Franceschini, Curiale, Danti, Innocenti, Calaiò, Bogdani, Liverani, Fernandez, Sforzini, Cozza, De Rose, Tavano, Chavez, Paletta, D'Agostino, Scarlato, Denis, Statella, Stendardo, Davì, Acosta, Fideleff, Paniagua, Cassetti, Jankulovski, Stankevicius, Odo, Contini, Paro, Graffiedi, Dorlan, Arcari, Arce, Legrottaglie, Mora, Amodio, Fontanello, Foggia, Bryan, Battaglia, Botta, Aronica, Guzman e Campagnaro
Almeno 12 procuratori coinvolti - I reati ipotizzati dai pm, a vario titolo, sono associazione a delinquere, evasione fiscale internazionale, fatture false e riciclaggio. Gli investigatori stanno accertando anche il trattamento fiscale applicato ai rapporti di lavoro di numerosi calciatori, sia con riferimento ai compensi qualificati come "fringe benefit" sia in relazione ai profili di fiscalità internazionale. La documentazione acquisita dalle Fiamme Gialle mira, come detto, a una completa ricostruzione dei rapporti professionali tra società di calcio e calciatori cui direttamente o indirettamente si riferiscono le attività dei procuratori sportivi Alejandro Mazzoni e Alessandro Moggi, attraverso le modalità di trasferimento dei calciatori e la sottostante attività di intermediazione da parte degli agenti. Oltre a Mazzoni e Moggi, secondo quanto si apprende, i procuratori coinvolti nelle indagini sono Hidalgo, Battistini, Rodriguez, Guastadisegno, Rodella, Gallo, Calleri, Vilarino, Calaiò e Leonardi.
I club interessati - Diciotto i club di serie A (alcuni dei quali retrocessi alla fine della stagione scorsa): Chievo, Milan, Inter, Siena, Roma, Fiorentina, Atalanta, Pescara, Genoa, Juventus, Torino, Parma, Lazio, Napoli, Udinese, Sampdoria, Palermo e Catania. Undici le società di serie B: Cesena, Bari, Livorno, Brescia, Reggina, Crotone, Juve Stabia, Spezia, Ternana, Grosseto e Vicenza. Gli altri dodici club coinvolti sono: Gubbio, Benevento, Portogruaro, Andria Bat, Lecce e Albinoleffe (Lega Pro - prima divisione); Mantova e Lecco (Lega Pro - seconda divisione); Foggia (terza categoria); Cosenza (serie D, in fallimento); Piacenza e Triestina (radiate dalla Federcalcio). L'inchiesta, si evince dalla comunicazione della Procura, riguarda anche alcune società straniere di cui non sono stati resi noti i nomi.