Addio a Stefano Borgonovo, lunedì i funerali a Giussano

Calcio
Roberto Baggio e Stefano Borgonovo in una delle tante amichevoli organizzate per sostenere la fondazione Borgonovo per la lotta contro la Sla (Getty)

Si è spento giovedì sera a 49 anni l'ex calciatore di Milan e Fiorentina che da tempo era malato di sclerosi laterale amiotrofica (Sla). Borgonovo aveva giocato anche con le maglie di Udinese, Pescara e Brescia

I funerali di Stefano Borgonovo saranno celebrati lunedì alle 14.30 nella chiesa Santi Filippo e Giacomo di Giussano, il comune della Brianza dove viveva l'ex calciatore morto ieri dopo una lunga lotta contro la Sla. Il Comune di Giussano ha già avviato i preparativi per accogliere una folla di persone che vorranno dare l'ultimo saluto a Borgonovo, fra cui numerosi personaggi del mondo del calcio, di ieri e di oggi.

Aprirà nel pomeriggio, dalle 15 alle 20, la camera ardente per Stefano Borgonovo, allestita nella Casa Mazenta, la corte al centro di Giussano dove l'ex calciatore viveva con la famiglia. Per le strade del paese sono affissi i manifesti funebri dell'amministrazione comunale, in cui il sindaco Gian Paolo Riva definisce Borgonovo "raro esempio, per i giovani e per tutti, di impegno, coraggio e tenacia nel suo cammino di sofferenza".

Addio a 49 anni - Giovedì sera è morto Stefano Borgonovo, l'ex calciatore del Milan, della Fiorentina e della nazionale che lottava da lungo tempo contro la Sla. Borgonovo, 49 anni, nel settembre 2008 aveva annunciato di essere malato di sclerosi laterale amiotrofica, una malattia che ha colpito vari sportivi, ed essere ormai in grado di comunicare solo grazie ad un sintetizzatore vocale. L'ex attaccante aveva vestito anche le maglie di Pescara, Udinese e Brescia, prima di ritirarsi dalla carriera agonistica per iniziare quella di allenatore proprio nelle fila delle giovanili del Como prima di essere costretto ad abbandonare del tutto a causa del sopraggiungere della malattia.

B2 e Milan - Con la maglia della Fiorentina aveva formato insieme a Roberto Baggio una coppia d'attacco temibile e soprannominata la B2 dalle iniziali dei due cognomi. Passato al Milan, i rossoneri lo ricordano come "l'uomo di Monaco" dal momento che un suo gol regalò alla squadra di Arrigo Sacchi l'accesso alla finale di Coppa dei Campioni poi vinta dai rossoneri contro il Benfica, dopo aver eliminato grazie a quella rete, appunto a Monaco, il Bayern.

La fondazione - Nel 2008 ha visto la luce la fondazione che porta il suo nome, una onlus che sostiene la ricerca contro la Sla. Per raccogliere fondi l'8 ottobre 2008 allo stadio Artemio Franchi di Firenze, Fiorentina e Milan erano scese in campo per una amichevole dedicata allo sfortunato giocatore. L'anno dopo allo stadio Luigi Ferraris di Genova, gli sportivi genovesi di Genoa e Sampdoria si affrontarono in una partita a scopo di beneficienza, 'Uniti contro la Sla', sempre per raccogliere fondi.

I riconoscimenti - Stefano Borgonovo è stato insignito di importanti riconoscimenti (Ambrogino d'Oro a Milano nel 2008, Abbondino d'oro a Como nel 2009 e Fiorino d'oro a Firenze nel 2010, benemerenza civica e massima onorificenza per un cittadino non fiorentino. Nell'Aprile del 2010, edito da Rizzoli, è uscito il suo libro "Attaccante nato" con la prefazione del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, libro che ha ottenuto importanti riconoscimenti quali il Premio Gianni Brera (Milano, Gennaio 2011), il Premio Andrea Fortunato (Roma, Febbraio  2011) e uno speciale riconoscimento all'interno della sezione saggistica del 45° Concorso letterario promosso dal Coni (Roma, Novembre 2011).

Il ricordo dell'amico Mauro - "Una malattia di m...". Sibila rabbia e dolore Massimo Mauro, ex calciatore e amico di Stefano Borgonovo, alla notizia della morte del 49enne ex compagno di attacco di Roberto Baggio. "Povero Stefano, hai finito di soffrire", dice al telefono all'Ansa Mauro, che aveva contribuito alla crescita della fondazione Borgonovo contro la Sclerosi laterale amiotrofica.