Zanetti, 40 modi per dire auguri al capitano dell'Inter

Calcio
40 scatti per i 40 anni del capitano dell'Inter

I 40 ANNI DI JAVIER ZANETTI. Nato a Buenos Aires il 10 agosto 1973, l'argentino è in nerazzurro dal 1995. Le scarpe nel sacchetto di plastica, i capelli intoccabili, i gol alla Roma, il Triplete e la Fondazione Pupi: 40 motivi per fargli gli auguri

di Luciano Cremona

Ci sono tanti motivi per fare gli auguri a Javier Zanetti, capitano dell'Inter, che oggi compie 40 anni. Ce ne sono tanti, almeno 40, come le situazioni, i momenti, i gesti e le partite che abbiamo voluto raccogliere. Un omaggio a un vero signore del calcio. In ordine sparso, cercando di toccare i tasti più significativi.

1. 28 luglio 1995, Cavalese. Ritiro dell'Inter. Arrivano "Avioncito" Rambert e un ragazzo con la zazzera e un sacchetto di plastica in cui custodisce gelosamente le sue scarpe da calcio. Si chiama Javier Adelmar Zanetti. Arriva dal Banfield, in pochi lo conoscono. Quel giorno inizia la storia d'amore tra l'Inter e Javier.

2. Pupi: un soprannome ma anche la fondazione per i bambini. Tanto impegno e tanto cuore: Fundacion Pupi.

3.
Zanetti resterà per sempre nella storia come il capitano del Triplete. 5 maggio 2010, 16 maggio 2010, 22 maggio 2010: sempre sul palco a sollevare trofei.

4. Portiere e centravanti: sono gli unici ruoli che Zanetti non ha ricoperto nella sua carriera all'Inter. Centrale nella difesa a tre, terzino, esterno a quattro, a cinque, ala, a destra e a sinistra, interno, mediano. Onnipresente.

5. I capelli: immutabili, intoccabili. Nemmeno la moglie può passargli una mano tra la zazzera, sempre perfettamente fonata, con il ciuffo che va da sinistra verso destra. E che non si scompone nemmeno con il trascorrere dei minuti in campo.

6. L'infortunio al tendine d'Achille (28 aprile 2013). Sembrava Superman, sembrava indistruttibile. E invece a 39 anni Zanetti ha fatto crac. Come l'ha presa? "Devo fare un cambio gomme".

7. Il gol in finale di Coppa Uefa a Parigi contro la Lazio: prodigio balistico e primo trofeo vinto con la maglia nerazzurra.

8. "Sono tutte finali". I tifosi ci ridono ormai su, ma Zanetti in tanti anni di Inter ha pronunciato questa frase diverse volte. Credendoci davvero.

9. I record di presenze: giocatore più presente nella storia dell'Inter (845 partite), giocatore con più presenze consecutive in Serie A (137), giocatore con più presenze nei derby di Milano (46), giocatore più vincente della storia dell'Inter (16 trofei), giocatore con più stagioni da capitano (14). Abbiamo elencato solo i principali...

10. Lacrime: amarissime quelle del 5 maggio 2002, ancora più struggenti quelle dell'anno successivo, al termine del derby-semifinale di Champions con il Milan, con l'Inter eliminata dopo due pareggi. Capitano distrutto.

11. Paula: la stessa ragazza, poi diventata moglie, fin dal liceo. Acqua e sapone. E tre figli: Sol, Ignacio e Tomas.

12.
Ratzinger e Bergoglio: Zanetti li ha incontrati entrambi. Fortissimo il legame con papa Francesco. Nel giorno dell'infortunio indossava una fascia dedicata al Pontefice.

13.
Il rigore in Supercoppa nel 2008: traversa di Totti, Zanetti calcia il primo rigore della sua carriera. Segna e l'Inter vince la Supercoppa Italiana, a San Siro.

14. Mille: il traguardo delle 1.000 partite da professionista tagliato giocando nell'Inter (dopo Talleres e Banfield, oltre alla nazionale Argentina).

15. L'assist: quello a Milito, il 16 maggio 2010, con cui ha spalancato al Principe e all'Inter le porte del 18esimo scudetto (Siena-Inter 0-1).

16. La furiosa lite con Roy Hodgson, in Coppa Uefa, finale contro lo Schalke. Un gesto inaspettato, mai ripetuto e rientrato dopo pochi minuti.

17. Le sue gambe: tutti si chiedono come faccia ad avere cosce così potenti. L'allenamento, tutti i giorni, è il segreto. L'aiutare il padre in cantiere, da piccolo, è stato solo l'inizio.

18. "Quattro anni nei quali ci sono state tante vittorie, anche se la vera e unica vittoria è stata conoscerti". Fortissimo e speciale il legame tra Zanetti e Giacinto Facchetti. Due giganti.

19. Il gol alla Salernitana: novembre '98, Simoni in bilico. Zanetti segna allo scadere, corre dall'allenatore e lo abbraccia. La squadra tutta si stringe in quell'esultanza. Moratti, però, esonerò ugualmente il tecnico.

20. La Champions League messa sulla testa. Gesto spontaneo, ma significativo: Zanetti ci pensava dal 1995.

21. Moratti-Zanetti: un presidente, un capitano.

22. Zanetti ha alzato il trofeo del Mondiale per club indossando la maglia di Walter Samuel, compagno di squadra out per un grave infortunio. Cuore di capitano.

23. L'asado: grigliate di stampo argentino ad Appiano. Ma Javier non cucina, si limita a mangiare.

24. 27 febbraio 2008: Roma avanti a San Siro e aggrappata in classifica all'Inter. Al 90', il destro vincente di Zanetti, dal limite. Gol del pareggio, Roma ricacciata indietro, esultanza folle dello stadio e dello stesso capitano nerazzurro, che si lanciò in una corsa a perdifiato per il campo.

25. Cantare a Sanremo, il sogno. La musica, il canto, passioni vere: l'incisione di "Pazza Inter", il duetto con Mina. Futuro assicurato.

26. Le fasce di capitano personalizzate. Ogni volta, o quasi, una diversa, con stemmi numeri e disegni significativi.

27. Il numero 4: dopo di lui, chi avrà il coraggio di indossarlo?

28.
Due le espulsioni ricevute nella carriera nerazzurra. Nel 1999 in Coppa Italia: Braschi cacciò lui, Bergomi e Colonnese, contemporaneamente. La seconda, nel dicembre 2011, in Serie A contro l'Udinese: doppio giallo.

29. Il gol nel derby, il 14 marzo 1999, sotto la Curva Nord.

30. "Javier, tu sei il mio uomo, io mi fido di te": le parole che l'avvocato Peppino Prisco era solito rivolgere a Zanetti.

31. Il gol contro lo Strasburgo, in una delle rimonte che condussero l'Inter alla finale di Coppa Uefa 1998. Condottiero.

32. La conversione di Sneijder al cristianesimo, avvenuta anche e soprattutto grazie all'appoggio di Zanetti nelle stanze di Appiano.

33. "Tractor", il trattore: l'altro soprannome di Zanetti per i tifosi nerazzurri.

34. Ronaldo, Vieri, Baggio, Ibrahimovic e tanti altri: sono passati i campioni, Zanetti è rimasto.

35. Il Bmw, prima macchina acquistata una volta giunto all'Inter: "Pensavo di aver esagerato, pensavo mi prendessero per un montato. Poi sono arrivato ad Appiano e la mia era la macchina più brutta".

36. In spalla ai tifosi: a Parma, sotto la pioggia, nel 2008: 16esimo scudetto, uno dei più sudati, arrivato grazie alla doppietta di Ibra.

37. 29 novembre 2003: l'Inter torna a vincere a Torino contro la Juve dopo dieci anni. Zanetti in campo trascina Cruz e compagni ad una vittoria storica e sentita.

38. Le ovazioni che si prende sempre a San Siro, ogni volta che recupera un pallone di forza, ogni volta che sradica la palla agli avversari per poi ripartire.

39. La disponibilità con i tifosi: ai cancelli di Appiano i bambini ottengono sempre un autografo dal capitano.

40. L'amore per il calcio. Dopo l'infortunio avrebbe potuto smettere. Il suo primo pensiero è stato: "Se mi opero stasera, per la fine dell'anno sono in campo". 40 anni e non sentirli.