Roma, non basta Lamela. Negli States ride il Chelsea di Mou

Calcio
Francesco Totti si complimenta con Lamela, autore del provvisorio 1-0 (Foto Getty)

A Washington la squadra di Garcia cede 2-1 nel finale ai Blues del tecnico portoghese. Match dai due volti: meglio i giallorossi nel primo tempo con l'acuto dell'argentino. Nella ripresa i londinesi ribaltano il punteggio con Lampard e Lukaku

CHELSEA-ROMA 2-1
21’ Lamela (R), 61’ Lampard (C), 89’ Lukaku (C)


Una buona Roma, soprattutto nel primo tempo, cede di misura e in extremis al cospetto del Chelsea di José Mourinho. Senza De Rossi e Pjanic, allo stadio RFK di Washington, la formazione di Rudi
Garcia si presenta con il 4-3-3 e il trio d’attacco Lamela-Osvaldo-Totti.

Brivido iniziale sulla conclusione di Essien, ma un provvidenziale De Sanctis gli nega il vantaggio. Al 21’ giallorossi in vantaggio con Lamela, che approfitta di un clamoroso svarione di Schwarzer: il portiere australiano liscia il retropassaggio di Terry, il palo lo salva ma l’argentino ribadisce in rete. Il Chelsea fatica a reagire e la Roma sfiora il raddoppio con Osvaldo, ma Schwarzer si riscatta. 

Nella ripresa i giallorossi arretrano il baricentro mentre il Chelsea aumenta i giri. Al 12’ De Sanctis guadagna ulteriori applausi sul colpo di testa di Terry, ma nulla può sul destro di Frank Lampard.
La reazione della Roma, flebile, porta la firma di Totti e Osvaldo: la conclusione dell’italo-argentino, servito dal capitano, impegna il neoentrato Blackman in corner. Quando l’1-1 sembra ormai il
risultato inevitabile, i londinesi passano: percussione di Hazard sulla sinistra, palla al centro per Demba Ba e scarico per Lukaku, il cui tiro deviato sorprende De Sanctis per il definitivo 2-1.

Garcia: “Buon primo tempo” – La beffa finale sicuramente penalizza la Roma, tuttavia in balia del Chelsea nel secondo tempo. Lo conferma nel post-partita Rudi Garcia: “Bene nel primo tempo per intensità fisica e controllo di palla. Poi, nella ripresa, non abbiamo più giocato. Loro hanno fatto molti cambi ed erano più freschi di noi, ma questa non è la cosa principale. Quando si è stanchi bisogna cercare di giocare più con la testa che con le gambe. Dovevamo tenere di più la palla”. Sulle assenze di Pjanic e De Rossi: “Purtroppo stavano male. E senza di loro le soluzioni a centrocampo sono poche. Detto questo, Florenzi, Bradley e Strootman hanno fatto un’ottima gara”.