SuperJuve in Supercoppa: Lazio schiantata, segna anche Tevez
CalcioGrande prova di forza dei bianconeri, che si aggiudicano il primo trofeo della stagione. Apre Pogba, entrato al posto di Marchisio, poi la squadra di Conte dilaga nella ripresa: in gol Chiellini, Lichtsteiner e l'Apache, nel giro di 5'
JUVENTUS-LAZIO 4-0
23' Pogba, 51' Chiellini, 54' Lichtsteiner, 56' Tevez
Affamata come piace ad Antonio Conte. La Juventus riparte così, vincendo il primo trofeo ufficiale della nuova stagione: 4-0 alla Lazio, Supercoppa italiana in bacheca e un messaggio forte e chiaro a tutte le avversarie dirette per il campionato: in casa Juve nessuno è sazio, nemmeno dopo i due scudetti di fila.
Affamatissimo è Paul Pogba (fresco di titolo mondiale Under20), che la gara la sblocca con un gol pochi minuti dopo il suo ingresso in campo, al posto di Marchisio infortunato. Ma nessuno lo sarà mai quanto Conte, indemoniato in panchina e sempre pronto a strigliare i suoi senza fare eccezioni (fa sorridere un "Vergogna!" rivolto a Vidal per un passaggio sbagliato). Il tecnico bianconero riparte da dove aveva lasciato, con il collaudato 3-5-2 che adesso può contare anche su un attacco di livello internazionale grazie all'inserimento di Tevez, unica novità nell'undici iniziale rispetto alla scorsa stagione. Ma è soprattutto la qualità della panchina a fare la differenza, e Conte se ne accorge quando, costretto a sostituire Marchisio al 20' per un problema al ginocchio, si guarda alle spalle e scorge quel fenomeno di Paul Pogba. Altro che rincalzo: il francese entra in campo e impiega 3' a lasciare il segno sulla gara, con una girata di sinistro in area imprendibile per Marchetti.
Alla Lazio non basta aver aggiunto a centrocampo la qualità di Biglia, che affianca Hernanes e Ledesma in una mediana di tutto rispetto: la reazione è tutta in un gran sinistro di Radu, che impegna Buffon, poi è ancora Juve, in contropiede.
E' all'inizio della ripresa, però, che i bianconeri diventano letali, con tre gol nel giro di 5 minuti che mandano al tappeto la Lazio, sbilanciata in tutte le occasioni. Al 51' è Chiellini a colpire, servito davanti alla porta da Lichtsteiner per il più facile dei gol, giunto al termine di una ripartenza fulminea che premia la corsa del difensore bianconero, "ammonito" poco prima da Conte che ne aveva frenato l'istinto a gettarsi in avanti con un perentorio "Giorgio, dove vai?". Anche gli allenatori sbagliano...
Passano 3' e, dopo due assist, Lichtsteiner si prende la gloria personale contro la sua ex-squadra. Altro contropiede, inserimento centrale del laterale su sponda di Vucinic e 3-0. La Lazio è a dir poco stordita, e il quarto gol ne è la dimostrazione lampante. Ancora Lichtsteiner impegna dalla distanza Marchetti, che respinge e poi si oppone anche alla conclusione di testa di Pogba, praticamente a porta vuota. Ma contro una squadra che ha così tanta fame c'è poco da fare, e se anche Tevez ha deciso di partecipare al banchetto, la palla alla fine entra in rete: sinistro dell'argentino dopo la seconda respinta di Marchetti e Supercoppa in tasca già al 56'.
Al 75' Klose avrebbe l'occasione per rendere la sconfitta meno dura e realizzare quel famoso "primo gol" promesso alla Juve alla vigilia. Ma dopo una bella fuga verso la porta bianconera è Buffon a sbarrargli la strada. Anche questa è fame: quella fame che non ti fa lasciare agli avversari nemmeno le briciole.
23' Pogba, 51' Chiellini, 54' Lichtsteiner, 56' Tevez
Affamata come piace ad Antonio Conte. La Juventus riparte così, vincendo il primo trofeo ufficiale della nuova stagione: 4-0 alla Lazio, Supercoppa italiana in bacheca e un messaggio forte e chiaro a tutte le avversarie dirette per il campionato: in casa Juve nessuno è sazio, nemmeno dopo i due scudetti di fila.
Affamatissimo è Paul Pogba (fresco di titolo mondiale Under20), che la gara la sblocca con un gol pochi minuti dopo il suo ingresso in campo, al posto di Marchisio infortunato. Ma nessuno lo sarà mai quanto Conte, indemoniato in panchina e sempre pronto a strigliare i suoi senza fare eccezioni (fa sorridere un "Vergogna!" rivolto a Vidal per un passaggio sbagliato). Il tecnico bianconero riparte da dove aveva lasciato, con il collaudato 3-5-2 che adesso può contare anche su un attacco di livello internazionale grazie all'inserimento di Tevez, unica novità nell'undici iniziale rispetto alla scorsa stagione. Ma è soprattutto la qualità della panchina a fare la differenza, e Conte se ne accorge quando, costretto a sostituire Marchisio al 20' per un problema al ginocchio, si guarda alle spalle e scorge quel fenomeno di Paul Pogba. Altro che rincalzo: il francese entra in campo e impiega 3' a lasciare il segno sulla gara, con una girata di sinistro in area imprendibile per Marchetti.
Alla Lazio non basta aver aggiunto a centrocampo la qualità di Biglia, che affianca Hernanes e Ledesma in una mediana di tutto rispetto: la reazione è tutta in un gran sinistro di Radu, che impegna Buffon, poi è ancora Juve, in contropiede.
E' all'inizio della ripresa, però, che i bianconeri diventano letali, con tre gol nel giro di 5 minuti che mandano al tappeto la Lazio, sbilanciata in tutte le occasioni. Al 51' è Chiellini a colpire, servito davanti alla porta da Lichtsteiner per il più facile dei gol, giunto al termine di una ripartenza fulminea che premia la corsa del difensore bianconero, "ammonito" poco prima da Conte che ne aveva frenato l'istinto a gettarsi in avanti con un perentorio "Giorgio, dove vai?". Anche gli allenatori sbagliano...
Passano 3' e, dopo due assist, Lichtsteiner si prende la gloria personale contro la sua ex-squadra. Altro contropiede, inserimento centrale del laterale su sponda di Vucinic e 3-0. La Lazio è a dir poco stordita, e il quarto gol ne è la dimostrazione lampante. Ancora Lichtsteiner impegna dalla distanza Marchetti, che respinge e poi si oppone anche alla conclusione di testa di Pogba, praticamente a porta vuota. Ma contro una squadra che ha così tanta fame c'è poco da fare, e se anche Tevez ha deciso di partecipare al banchetto, la palla alla fine entra in rete: sinistro dell'argentino dopo la seconda respinta di Marchetti e Supercoppa in tasca già al 56'.
Al 75' Klose avrebbe l'occasione per rendere la sconfitta meno dura e realizzare quel famoso "primo gol" promesso alla Juve alla vigilia. Ma dopo una bella fuga verso la porta bianconera è Buffon a sbarrargli la strada. Anche questa è fame: quella fame che non ti fa lasciare agli avversari nemmeno le briciole.