Verona non più fatale. Il Milan si prepara alla Prima
Calcio
La trasferta di Verona è alla prima giornata di campionato (sabato diretta Sky alle 18) e non all'ultima, come nella stagione '72-'73. Quando i rossoneri persero 5-3 all'Arena e lo scudetto che sembrava già vinto andò alla Juve... Fuori De Jong e Boateng
I tifosi milanisti di vecchia data saranno sollevati: la trasferta di Verona è alla prima giornata e non all'ultima, come invece nella stagione 72-73. Quando i rossoneri persero 5-3 all'Arena e lo scudetto che sembrava già vinto andò invece alla Juve. Sono passati 40 anni dalla Fatal Verona. Altri tempi e altro calcio. La storia recente dell'Hellas parla di un entusiasmo ritrovato per un ritorno in serie A atteso 13 anni. Già esaurita la Curva Sud; in meno di un mese gli abbonamenti hanno toccato quota 16 mila.
Il pubblico di Verona sarà l'arma in più della squadra di Mandorlini, Allegri è avvisato, vietato sottovalutare l'avversario. L' obiettivo dell'Hellas resta chiaramente la salvezza, anche se dal mercato i rinforzi sono arrivati: uno su tutti Luca Toni, accolto da Top Player, che ha già dimostrato di saper ancora segnare, buttando fuori dalla Coppa Italia il Palermo del suo amico Gattuso. A centrocampo è arrivato Donati che a Milanello è cresciuto, ed è stato confermato Jorginho che al Milan poteva andarci. Oltre ai nuovi Romulo e Janokovic Occhio poi a Jacopo Sala arrivato dall' Amburgo; uno capace di segnare anche ai campioni del Bayern Monaco. 13 anni dopo è di nuovo Hellas-Milan. L'ultima volta finì 2-1 con i gol di Pirlo e Inzaghi era la stagione 2001-2002. La Fatal Verona ormai sembra un lontano ricordo che Allegri però si augura non torni d'attualità.
Intanto, dopo gli esami radiografici, l'allenatore del Milan ha già deciso che De Jong (contusione all'alluce del piede destro) e Boateng (contusione alla coscia sinistra) a Verona non ci saranno. Turnover (quasi) obbligato per i rossoneri che contro l'Hellas dovranno fare anche a meno di Muntari, squalificato. Nuovamente in gruppo invece gli infortunati di lungo corso De Sciglio e Robinho. Finalmente a disposizione di Allegri. Che per l'esordio italiano vara un Milan all'italiana. Per almeno 7/11. Con Abbiati in porta, con Abate esterno destro di difesa, con un centrocampo 100% made in Italy con Montolivo in mezzo, Nocerino a sinistra e Poli a destra, e in attacco Balotelli ed El Shaarawy. Tornato al gol a Eindhoven, tornato a sorridere, e tornato l'idolo dei tifosi a Milanello.
Il pubblico di Verona sarà l'arma in più della squadra di Mandorlini, Allegri è avvisato, vietato sottovalutare l'avversario. L' obiettivo dell'Hellas resta chiaramente la salvezza, anche se dal mercato i rinforzi sono arrivati: uno su tutti Luca Toni, accolto da Top Player, che ha già dimostrato di saper ancora segnare, buttando fuori dalla Coppa Italia il Palermo del suo amico Gattuso. A centrocampo è arrivato Donati che a Milanello è cresciuto, ed è stato confermato Jorginho che al Milan poteva andarci. Oltre ai nuovi Romulo e Janokovic Occhio poi a Jacopo Sala arrivato dall' Amburgo; uno capace di segnare anche ai campioni del Bayern Monaco. 13 anni dopo è di nuovo Hellas-Milan. L'ultima volta finì 2-1 con i gol di Pirlo e Inzaghi era la stagione 2001-2002. La Fatal Verona ormai sembra un lontano ricordo che Allegri però si augura non torni d'attualità.
Intanto, dopo gli esami radiografici, l'allenatore del Milan ha già deciso che De Jong (contusione all'alluce del piede destro) e Boateng (contusione alla coscia sinistra) a Verona non ci saranno. Turnover (quasi) obbligato per i rossoneri che contro l'Hellas dovranno fare anche a meno di Muntari, squalificato. Nuovamente in gruppo invece gli infortunati di lungo corso De Sciglio e Robinho. Finalmente a disposizione di Allegri. Che per l'esordio italiano vara un Milan all'italiana. Per almeno 7/11. Con Abbiati in porta, con Abate esterno destro di difesa, con un centrocampo 100% made in Italy con Montolivo in mezzo, Nocerino a sinistra e Poli a destra, e in attacco Balotelli ed El Shaarawy. Tornato al gol a Eindhoven, tornato a sorridere, e tornato l'idolo dei tifosi a Milanello.
