Signora e signori: per lo scudetto non c'è solo la Juve

Calcio
Napoli, Fiorentina e Milan sono chiamate all'impresa di strappare lo scudetto alla Juventus (Getty)
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L'ANALISI. La Juventus di Conte cerca il terzo tricolore consecutivo, impresa sfuggita in passato a miti bianconeri come Trapattoni e Lippi. Dietro inseguono il nuovo Napoli di Benitez, la Fiorentina di Montella e Gomez e il Milan di Super Mario Balotelli

Dopo settimane di trattative, ipotesi di mercato e formazioni, colpi annunciati e smentiti, la prima giornata di campionato è già in archivio. Anche se non è possibile emettere giudizi definitivi, visto il mercato ancora aperto, analizziamo fascia per fascia gli obiettivi dei vari club, cosa si è visto di buono, cosa manca, a cosa possono aspirare: ecco le quattro squadre che ambiscono allo scudetto.

JUVENTUS - Dopo le amichevoli estive, molti addetti ai lavori hanno dato i bianconeri per finiti. "Non hanno più la fame delle ultime stagioni", si diceva. Dopo le prime due uscite ufficiali, la squadra di Conte ha già messo in bacheca il primo trofeo (la Supercoppa) e sfatato il tabù Sampdoria. Il vantaggio di aver confermato il blocco dei primi due scudetti è enfatizzato dall'innesto del top-player sognato, quel Carlos Tevez che darà esperienza anche in Europa. L'esplosione di Pogba è un dato di fatto e questo permetterà a Conte di far rifiatare Pirlo e Vidal. Forse manca un puntello sugli esterni, ma la società conta sul recupero di Pepe. Le alternative non mancano, la rosa è ampia e collaudata. Sognare il tris in Italia e un lungo cammino in Champions non pare un'utopia.

NAPOLI - Rispetto allo scorso anno, sono partiti quattro perni fondamentali: Mazzarri, De Sanctis, Campagnaro e Cavani. In pratica, l'allenatore più l'asse centrale della squadra. Si riparte da Benitez, che ha la buona abitudine di vincere. I soldi del Matador sono stati reinvestiti in uomini di fiducia del tecnico spagnolo: Reina, Callejon, Albiol, Higuain. Sarà soprattutto El Pipita a dover cancellare l'ombra del suo predecessore a suon di gol. Il Napoli ha guadagnato molto in esperienza internazionale, anche se la panchina, nonostante l'innesto di Zapata, non sembra avere la medesima qualità dell'undici titolare.

FIORENTINA - Dopo anni di purgatorio, i viola tornano a far parte del novero di squadre favorite per lo scudetto. E lo fanno nella stagione in cui hanno perso il loro top-player, quello Stevan Jovetic partito in direzione Manchester. In compenso il mercato dei toscani è stato eccellente, perchè svolto in funzione del capo progetto Montella. Gli arrivi di gente esperta come Joaquin e Ambrosini, di giovani come Ilicic e di una stella come Mario Gomez fanno la felicità del tecnico campano, che ha la rosa ideale per riproporre il suo 4-3-3 offensivo. Il pacchetto di difesa non garantisce la stessa qualità degli avanti: tra scommesse (Neto) e un po' di inesperienza, la Viola rischia di soffrire dietro.

MILAN - I rossoneri, nonostante l'avvio di stagione complicato, partono in prima fila. Non potrebbe essere altrimenti, visto il potenziale offensivo di cui dispongono. La coppia Balotelli-El Sharaawy è tra le più esplosive d'Europa, anche se deve fare i conti con qualche problema di convivenza tattica fra i due. Le alternative non mancano: Boateng, Pazzini, Niang garantiscono qualità e corsa. A centrocampo il miglior acquisto sarà il ritorno di De Jong, mentre Poli ha già dimostrato personalità da vendere. La nota dolente è la difesa: l'innesto di Silvestre non garantisce sonni tranquilli ad Abbiati. Se sugli esterni Allegri può dirsi soddisfatto con Abate e De Sciglio, il pacchetto dei centrali non pare all'altezza delle ambizioni dei rossoneri, che potrebbero pagare a caro prezzo questa fragilità difensiva.