Serie A, si salvi chi può. Obiettivo 40 punti
CalcioL'ANALISI. E' per definizione la "quota salvezza", anche se nella scorsa stagione al Genoa ne sono bastati 38: per Livorno, Sassuolo e Verona vorrebbe dire confermare la permanenza in A. Il Chievo vede poco la porta, il mercato del Torino è un rebus
Dopo settimane di trattative, ipotesi di mercato e formazioni, colpi annunciati e smentiti, la prima giornata di campionato è andata. Se è vero che è troppo presto per dare giudizi definitivi e manca ancora una settimana alla chiusura del mercato, è anche vero che finalmente si sono viste alla prova del campo tutte e 20 le squadre che compongono la nuova Serie A. Analizziamo fascia per fascia gli obiettivi dei vari club, cosa si è visto di buono, cosa manca, a cosa possono aspirare. Partendo da chi dovrà lottare per la salvezza.
VERONA – Tra le neopromosse è forse quella meglio attrezzata per un campionato senza grossi patemi: in avanti Toni, al netto di qualche acciacco lungo la stagione dovuto all'età, è garanzia di gol anche pesanti. Chiedere ad Abbiati per referenze. Attorno a lui si muovono una serie di seconde punte/esterni ben assortita: Gomez, Jankovic, Jorginho, Martinho e gli italiani Sala e Longo. A centrocampo l'esperienza di Donati e la "tigna" di Hallfredsson formano una buona diga. Qualche dubbio sulla retroguardia, anche se contro il Milan ha retto bene l'urto con Balotelli.
LIVORNO – Obiettivo salvezza anche per gli amaranto, che però possono contare su un attaccante che in B non ha mai deluso (Paulinho) e una serie di giovani provenienti dal vivaio interista: Bardi è stato forse il miglior portiere della scorsa stagione cadetta, a cui si aggiungono il terzino M'Baye, Benassi e Duncan, del quale è stato confermato il prestito. Manca una riserva che garantisca un buon numero di gol in caso di assenza prolungata di Paulinho.
SASSUOLO – I neroverdi si presentano all'esordio assoluto in Serie A con un allenatore confermatissimo e con una squadra che rispetto all'anno scorso appare rinforzata: sono rimasti Terranova e Missiroli, sono arrivati Ziegler e Acerbi in difesa, Kurtic (ma gli lascia il posto Troianiello, finito a Palermo) a centrocampo e soprattutto Zaza in avanti. Basteranno per reggere l'impatto con la massima serie? Contro il Torino, in quello che più avanti in campionato sarebbe potuto essere uno "scontro salvezza", sono arrivati brutti segnali, ma il mercato è ancora aperto...
CHIEVO VERONA – Nelle ultime tre stagioni i "mussi volanti" hanno raggiunto una salvezza relativamente tranquilla grazie anche ai gol di Sergio Pellissier. Il capitano dei clivensi spegnerà 35 candeline a campionato in corso e già la scorsa stagione il suo impiego è calato di un buon 33% rispetto agli anni passati. Per i gialloblù di Sannino diventano quindi fondamentali il rinnovo di Thereau e le condizioni di salute di Paloschi, perché avere il quart'ultimo attacco della Serie A può essere un deficit non sempre colmabile. Buoni gli acquisti di Sestu e Radovanovic a centrocampo, difesa confermata in blocco.
TORINO – I tifosi granata vorrebbero evitare le sofferenze della passata stagione, ma di certo le prime impressioni (fuori subito in Tim Cup) e soprattutto il mercato non aiutano. Partiti Bianchi (al Bologna) e Ogbonna (alla Juventus, danno e beffa), fermato Gillet, il Toro oggi è un'incognita nonostante i primi 3 punti in campionato: Bellomo a centrocampo potrebbe essere un gran colpo, Farnerud ed El Kaddouri hanno tutto da dimostrare. Immobile al Genoa ha deluso, a Torino si è preso sulle spalle il numero che era di Bianchi. Ora deve prendersi anche la squadra, altrimenti sarà dura per il solo Cerci.
VERONA – Tra le neopromosse è forse quella meglio attrezzata per un campionato senza grossi patemi: in avanti Toni, al netto di qualche acciacco lungo la stagione dovuto all'età, è garanzia di gol anche pesanti. Chiedere ad Abbiati per referenze. Attorno a lui si muovono una serie di seconde punte/esterni ben assortita: Gomez, Jankovic, Jorginho, Martinho e gli italiani Sala e Longo. A centrocampo l'esperienza di Donati e la "tigna" di Hallfredsson formano una buona diga. Qualche dubbio sulla retroguardia, anche se contro il Milan ha retto bene l'urto con Balotelli.
LIVORNO – Obiettivo salvezza anche per gli amaranto, che però possono contare su un attaccante che in B non ha mai deluso (Paulinho) e una serie di giovani provenienti dal vivaio interista: Bardi è stato forse il miglior portiere della scorsa stagione cadetta, a cui si aggiungono il terzino M'Baye, Benassi e Duncan, del quale è stato confermato il prestito. Manca una riserva che garantisca un buon numero di gol in caso di assenza prolungata di Paulinho.
SASSUOLO – I neroverdi si presentano all'esordio assoluto in Serie A con un allenatore confermatissimo e con una squadra che rispetto all'anno scorso appare rinforzata: sono rimasti Terranova e Missiroli, sono arrivati Ziegler e Acerbi in difesa, Kurtic (ma gli lascia il posto Troianiello, finito a Palermo) a centrocampo e soprattutto Zaza in avanti. Basteranno per reggere l'impatto con la massima serie? Contro il Torino, in quello che più avanti in campionato sarebbe potuto essere uno "scontro salvezza", sono arrivati brutti segnali, ma il mercato è ancora aperto...
CHIEVO VERONA – Nelle ultime tre stagioni i "mussi volanti" hanno raggiunto una salvezza relativamente tranquilla grazie anche ai gol di Sergio Pellissier. Il capitano dei clivensi spegnerà 35 candeline a campionato in corso e già la scorsa stagione il suo impiego è calato di un buon 33% rispetto agli anni passati. Per i gialloblù di Sannino diventano quindi fondamentali il rinnovo di Thereau e le condizioni di salute di Paloschi, perché avere il quart'ultimo attacco della Serie A può essere un deficit non sempre colmabile. Buoni gli acquisti di Sestu e Radovanovic a centrocampo, difesa confermata in blocco.
TORINO – I tifosi granata vorrebbero evitare le sofferenze della passata stagione, ma di certo le prime impressioni (fuori subito in Tim Cup) e soprattutto il mercato non aiutano. Partiti Bianchi (al Bologna) e Ogbonna (alla Juventus, danno e beffa), fermato Gillet, il Toro oggi è un'incognita nonostante i primi 3 punti in campionato: Bellomo a centrocampo potrebbe essere un gran colpo, Farnerud ed El Kaddouri hanno tutto da dimostrare. Immobile al Genoa ha deluso, a Torino si è preso sulle spalle il numero che era di Bianchi. Ora deve prendersi anche la squadra, altrimenti sarà dura per il solo Cerci.