"Higuain, chiedo 100 milioni di danni alla Regione Campania"

Calcio

Duro attacco del presidente del Napoli, De Laurentiis, alle istituzioni dopo l'incidente dell'argentino, in gita sull'isola: "Ne ho piene le scatole di non avere siti medici di livello. I politici devono avere una lezione". Il sindaco: assurdo

"Higuain? Non l'ho incontrato. Volevo vedere questo taglio che ha per poter fare causa alla Regione Campania e a Capri. Ne ho piene le scatole di non avere dei siti medici di livello. Un attore o un calciatore o una persona qualunque va in ospedale e non gli sanno mettere neanche dei punti. Chiediamo 100 milioni di danni alle istituzione da devolvere a chi ha bisogno". E' questo il duro attacco del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, alle istituzioni, in particolare alla Regione Campania e a Capri, che  non hanno siti medici di livello.

"I politici devono avere una lezione. Cosa ci fa il sindaco a Capri e il presidente della Regione? Può arrivare su quell'isola un grande personaggio, ma che figura ci facciamo? Nemmeno in Africa", ha aggiunto De Laurentiis da Castel Volturno, nel corso della trasmissione Radio Goal su Kiss Kiss Napoli, parlando delle cure a cui è stato sottoposto l'attaccante argentino Gonzalo Higuain a Capri dopo l'incidente che gli è capitato in barca.

La risposta del sindaco - "Si tratta di una dichiarazione avventata di un non competente". Così il sindaco di Capri, Ciro Lembo, commenta le dichiarazioni del presidente del Napoli dopo l'incidente avvenuto ad Higuain. "Riguardo al risarcimento danni, potremmo valutare di chiederli noi e l'Asl per le sue dichiarazioni, per completare i lavori all'ospedale Capilupi". Quella uscita Aurelio De Laurentiis se la poteva risparmiare. Non capisco - continua il sindaco - di quali colpe veniamo accusati. Noi ci preoccupiamo della salute di tutti non solo dei grandi nomi famosi e di Vip, siano miliardari o calciatori.  Mi risulta da informazioni raccolte che il signor Higuain è stato assistito prontamente sin dai primi minuti successivi all'incidente, in mare dalla Guardia Costiera ed a terra dal 118 ed affidato alle cure dei sanitari del Capilupi che lo hanno curato con molta tempestività e professionalità. Da qui la mia solidarietà con i medici dell'ospedale".
"Stiamo coi piedi per terra" - Poi, il campionato. "Bisogna stare con i piedi per terra perché non ci si può esaltare per una partita soltanto. Se il buongiorno si vede dal mattino, allora stiamo tranquilli. Abbiamo un allenatore che ha rivoluzionato i reparti e si vede un gioco che diverte i tifosi". Il presidente del Napoli, insomma, non si esalta per la prima vittoria in campionato. "Chievo? Mi aspetto una partita di attesa. Benitez e i ragazzi, quando andranno a Verona, saranno molto cauti e giocheranno in una piazza difficile. Chiedo ai ragazzi di non sentirsi gratificati dai complimenti, ma di andare a giocare con grande umiltà, una gara difficile. Andremo guardinghi a Verona, cercando di fare la nostra gara", prosegue il numero uno dei partenopei a Radio Goal.

"Zuniga? Stiamo parlando con la Juve" - De Laurentiis parla anche di mercato, entrato nell'ultima settimana. "Non si migliora soltanto con innesti nuovi. E' pericoloso fare ragionamenti da bar. Con Bigon e Benitez lavoriamo per prendere un difensore e ci teniamo gennaio sempre come seconda possibilità. Bisogna intervenire alla base. Insigne-Zuniga? Stiamo parlando con Zuniga. Una proposta con un 40% in più di quanto gli è stato offerto dalla Juventus. Se ha deciso di diventare bianconero sarà una scelta sua. Dopo aver danzato all'urlo del San Paolo, sarebbe un tradimento molto forte. Speriamo che Calleri capisca queste cose -aggiunge-, perché non so quanto ci sia del giocatore in questa vicenda. Insigne è il nostro scugnizzo. Lo scorso anno gli ho dato un messaggio importante e quest'anno l'ho voluto premiare. Rinnoveremo di anno in anno. Lui è il vero napoletano, un po' alla Totti...".