Lazio, carica Petkovic. Conte: "Senza Matri Juve più debole"

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Alla vigilia della seconda giornata del campionato l'allenatore biancoceleste parla della sfida ai bianconeri. "Non ci sono rivincite, ma la voglia di ottenere il massimo", dice ricordando il ko in Supercoppa. "Non eravamo al top ma ora stiamo crescendo"

Il remake della sfida di Supercoppa, vinta dalla Juventus per 4-0, è servito: domani a Torino, per la seconda di campionato, si gioca ancora Juventus-Lazio.

Petkovic, equilibrio e compattezza - "Non ci sono rivincite, ma la voglia di ottenere il massimo contro la Juventus con sacrificio e soprattutto tanto orgoglio", le parole di Vladimir Petkovic. "Abbiamo affrontato un avversario fortissimo in maniera aperta", aggiunge poi ripensando al pesante ko subito dai suoi nell'ultima partita contro i campioni d'Italia.
"Non eravamo al top ma ora stiamo crescendo - fa notare il tecnico -. Abbiamo dimostrato almeno per un'ora contro l'Udinese che siamo ad un buon punto di partenza. Ora vogliamo un buon risultato a Torino, dovremo essere per 90 minuti quelli visti contro l'Udinese".
Contro i bianconeri la parola d'ordine è equilibrio. "Non dovremo abbassare troppo il baricentro né sbilanciarci. Dovremo essere compatti e convinti di poter portare il risultato a casa. La Lazio può approfittare delle debolezze della Juve, che sono poche. E' una squadra con tanta qualità, ma noi dobbiamo agire più che reagire".

Conte insoddisfatto - Con l'uscita di Matri e Giaccherini "la Juventus si è indebolita": lo ha detto oggi  Antonio Conte, commentando la cessione al Milan dell'attaccante. "Tecnicamente la sua cessione non era prevista così come quella di Giaccherini. Perdiamo un calciatore che in due anni ha fatto più gol di tutti e che è stato un uomo tra i più fedeli. Con queste due uscite ci siamo indeboliti e abbiamo rinforzato il Milan. Per questo, quando sento che sono aumentate le distanze con le avversarie io dico 'andateci piano'".