Allegri: "Come sarà il mio Milan col ritorno di Kakà". VIDEO

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ESCLUSIVA. Il tecnico rossonero, a mercato chiuso, parla del ritorno di Kakà. ma anche di se stesso, del suo futuro dopo l'annuncio dell'addio di Prandelli e della sua (possibile) candidatura sulla panchina nazionale

"Bentornato, Kakà! Grande giocatore, ottimo ragazzo, c'è grande entusiasmo. Perché è tornato? Lo volevamo tutti. con la partenza di Boa ci mancava un trequartista. L'arrivo di Kakà ci farà fare un salto di qualità a livello tecnico, e il reparto attaccanti è rinforzato. Giocheremo in diversi modi, abbiamo tante partite". Comincia così, salutando il ritorno di Kakà ma poi parlando di molto altro, compreso il suo futuro, un'intervista esclusiva a Massimiliano Allegri, tecnico del Milan.

"Lasciare il Milan? Non mi è mai venuta in mente l'idea di dire 'basta, me ne vado'. Mi sarebbe dispiaciuto molto lasciare il Milan solamente dopo un anno del nuovo corso. Volevo giocare la Champions League con questa squadra: non volevo lasciare questi ragazzi, questa società e questa tifoseria. Con la società e con Berlusconi il rapporto è buono, nonostante, ogni tanto, ci sia qualche punto di vista divergente", ha puntualizzato il tecnico dei rossoneri. Che di El Shaarawy dice ancora: "Mi aspetto grandi cose da lui come lo scorso anno. Può fare la seconda punta, è migliorato. Per stare in una grande squadra non bisogna temere la concorrenza...".

E non nasconde che allenare la Nazionale rientra fra i suoi obiettivi per il futuro. "Per un allenatore il sogno, il desiderio è allenare un giorno la nazionale del proprio Paese, e lo è anche per me. Ora - ha spiegato a Sky - sono al Milan e sono contento, la Nazionale ha un ottimo ct e rimaniamo ognuno sulla propria panchina. La Nazionale è una cosa a cui ambisco, che sia ora, fra 5 o 10 anni mi piacerebbe farlo".