Da Lumezzane al Milan: "Quando scoprii la coppia Matri-Balo"

Calcio
Mario Balotelli scherza con Alessandro Matri durante gli allenamenti della Nazionale in vista della partita con la Bulgaria
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PREDESTINATI. I due attaccanti rossoneri hanno già giocato insieme. Era il 2006 e un quindicenne Mario esordiva in serie C1 con i bresciani al posto dell'infortunato Alessandro. Il racconto del tecnico Walter Salvioni

Adesso giocano insieme, ma c'è stato un tempo in cui i loro destini si sono incrociati. Fatalmente, come avviene per i predestinati, uno si è giovato della sfortuna dell'altro. Una coincidenza: se in quel 2006 ad Alessandro Matri non fosse capitato un infortunio, ora, forse, non si parlerebbe di Mario Balotelli.

L'attuale coppia d'attacco che dovrà guidare il Milan in campionato e Champions ha già giocato insieme. Sette anni fa al Lumezzane, una promettente punta proveniente dal Prato cercava di trascinare il Lumezzane fuori dalla sabbie mobili della retrocessione in C2. La sfortuna però non si tenne lontana dai rossoblù.

Matri si infortunò, a Walter Salvioni, l'allora allenatore del Lumezzane, serviva un sostituto. Era l'ultima settimana di marzo: "Avevo l'abitudine di tenere delle amichevoli con squadre dilettanti al giovedì. Quella settimana non riuscii a trovare un avversario, così decidemmo di giocare contro gli Allievi. Mario era la loro punta, ma dopo un quarto d'ora dall'inizio dell'amichevole scesi in campo per chiedere chi fosse quel ragazzo. Giocava con una personalità da veterano. Chiesi subito di aggregarlo alla prima squadra in vista della partita con la capolista Padova".

Balotelli però aveva 15 anni e il regolamento della Figc impediva a un ragazzo così giovane di giocare con i professionisti. Salvioni non si arrese e fece chiedere per lui una proroga, che arrivò. Il 2 aprile del 2006, a mezz'ora dalla fine della partita con il risultato sullo zero a zero, Salvioni lo mandò in campo. Cinque minuti dopo, la svolta: "Mario si procurò il calcio d'angolo grazie al quale vincemmo la partita. A fine gara mi scusai con l'altro attaccante che avevo in panchina. Era più grande di lui, ma io sentivo che dovevo far entrare Balotelli".

Se Matri non si fosse infortunato per quell'incontro, Balotelli non avrebbe esordito. Fosse avrebbe solo ritardato il suo appuntamento con i professionisti, o forse no. Salvioni ricorda un aneddotto in particolare che già all'epoca disegnava la personalità di Balotelli: "Dopo gli allenamenti aveva il vizio di scappare subito via. Un giorno gli chiesi dove andava così di fretta. Lui prima mi disse che doveva studiare, poi però rivelò la verità. Ogni giorno dopo essersi allenato andava al campetto dell'oratorio a giocare con gli amici. Scoppiai a ridere, ma gli feci capire che altri ragazzi della sua età sognavano un'opportunità come la sua e che non doveva sprecare il suo talento". Dopo quell'anno Balotelli fu chiamato dal Barcellona per un provino. Salvioni ricevette una cartolina: "C'era scritto 'mister voglio rimanere qui'. La conservo ancora".

Dopo sette anni eccoli invece insieme,al Milan. Matri e Balotelli: come dovrebbe farli giocare Allegri? "Di certo non sono io che devo dare consigli ad Allegri, ma posso dire che Matri è più adatto a giocare spalle alla porta. Quando era con me gli feci capire che non doveva spostarsi sull'esterno per dare spazio ai compagni. Conte gliel'ha inculcato, ora con il Milan spero continui su questa strada. Insieme sicuramente rappresentano un pericolo per qualsiasi avversario". Il destino li ha uniti di nuovo. Insieme, come un tempo. Ora per il Milan. E chissà, anche per la Nazionale.