Doppio incrocio sulla Mi-To: c'è anche Torino-Milan
CalcioL'ALTRA SFIDA. Oltre ad Inter-Juventus, sabato si affronteranno anche granata e rossoneri. Una sfida, quest'ultima, ricca di storia. Maddè, Capello, Ancelotti e Inzaghi: vogliamo anticiparla con un poker di ricordi
di Lorenzo Longhi
Inter-Juventus, noblesse oblige, sarà inevitabilmente il clou della quarta giornata di A. Ma, sempre sabato in anticipo, poche ore più tardi all'Olimpico si celebrerà il doppio confronto sull'asse Milano-Torino, con i rossoneri ospiti dei granata. Altra sfida, Torino-Milan, tutt'altro che banale e carica di storia. E noi, dal mazzo, estraiamo un poker di ricordi.
'Sentenza' Maddè - E' la prima Coppa Italia a decidersi ai rigori: 27 giugno 1971, si gioca a Genova, lo 0-0 non si schioda. Ancora non c'è l'obbligo di cambiare il rigorista. Cereser, specialista granata, sbaglia, Rivera no: 0-1 Milan. Il Toro cambia, tira Maddè: 1-1. Rivera, 1-2. Maddè: 2-2. Rivera: 2-3. Maddè: 3-3. Poi il Golden boy fallisce, Maddè punisce: 4-3. Rivera crolla, Maddè esagera: 5-3, coppa granata.
La prima volta - Hateley in gol, Milan-Torino 1-0, 12 aprile 1987. Partita insignificante, non fosse per un particolare: sulla panchina rossonera debutta il quarantenne Fabio Capello, traghettatore fra Liedholm e Sacchi. Ne sentiremo parlare ancora...
Sliding doors - Un rigore fallito aprì un'era: domenica 4 novembre 2001, il Parma (con Carmignani tecnico a interim) si accorda con Carlo Ancelotti per la sostituzione di Ulivieri; è tutto pronto, manca solo l'annuncio. Il posticipo al Delle Alpi però cambia il mondo: Lucarelli segna l'1-0, a un minuto dalla fine il Milan guadagna un rigore. Sul dischetto va Inzaghi che sbaglia. Galliani chiama Ancelotti nella notte, Terim viene esonerato, Carletto richiama Tanzi che lo libera: "Al cuore non si comanda", disse. E il Parma ripiegò sul nocivo Passarella.
Urlo mondiale - "La peggiore immagine della domenica calcistica (...) perché Inzaghi si è agitato, è esploso di gioia come se quella rete (il 6-0 sul Torino) avesse appena deciso la finale di una Coppa del Mondo": ottobre 2002, la Repubblica stronca così i festeggiamenti del solito Inzaghi, debordanti come al solito, anche sulla rete che ha chiuso il set con il malcapitato Bucci. Nei cui occhi si legge il primordiale istinto di prenderlo a cazzotti.
Inter-Juventus, noblesse oblige, sarà inevitabilmente il clou della quarta giornata di A. Ma, sempre sabato in anticipo, poche ore più tardi all'Olimpico si celebrerà il doppio confronto sull'asse Milano-Torino, con i rossoneri ospiti dei granata. Altra sfida, Torino-Milan, tutt'altro che banale e carica di storia. E noi, dal mazzo, estraiamo un poker di ricordi.
'Sentenza' Maddè - E' la prima Coppa Italia a decidersi ai rigori: 27 giugno 1971, si gioca a Genova, lo 0-0 non si schioda. Ancora non c'è l'obbligo di cambiare il rigorista. Cereser, specialista granata, sbaglia, Rivera no: 0-1 Milan. Il Toro cambia, tira Maddè: 1-1. Rivera, 1-2. Maddè: 2-2. Rivera: 2-3. Maddè: 3-3. Poi il Golden boy fallisce, Maddè punisce: 4-3. Rivera crolla, Maddè esagera: 5-3, coppa granata.
La prima volta - Hateley in gol, Milan-Torino 1-0, 12 aprile 1987. Partita insignificante, non fosse per un particolare: sulla panchina rossonera debutta il quarantenne Fabio Capello, traghettatore fra Liedholm e Sacchi. Ne sentiremo parlare ancora...
Sliding doors - Un rigore fallito aprì un'era: domenica 4 novembre 2001, il Parma (con Carmignani tecnico a interim) si accorda con Carlo Ancelotti per la sostituzione di Ulivieri; è tutto pronto, manca solo l'annuncio. Il posticipo al Delle Alpi però cambia il mondo: Lucarelli segna l'1-0, a un minuto dalla fine il Milan guadagna un rigore. Sul dischetto va Inzaghi che sbaglia. Galliani chiama Ancelotti nella notte, Terim viene esonerato, Carletto richiama Tanzi che lo libera: "Al cuore non si comanda", disse. E il Parma ripiegò sul nocivo Passarella.
Urlo mondiale - "La peggiore immagine della domenica calcistica (...) perché Inzaghi si è agitato, è esploso di gioia come se quella rete (il 6-0 sul Torino) avesse appena deciso la finale di una Coppa del Mondo": ottobre 2002, la Repubblica stronca così i festeggiamenti del solito Inzaghi, debordanti come al solito, anche sulla rete che ha chiuso il set con il malcapitato Bucci. Nei cui occhi si legge il primordiale istinto di prenderlo a cazzotti.