Toro-Milan, Kakà dal 1'. Lesione muscolare per El Shaarawy

Calcio
Allegri pare molto soddisfatto dell'impatto sulla squadra di Kakà

Il tecnico rossonero è entusiasta dell'impatto sulla squadra del brasiliano: "Si è allenato molto bene, credo sia un po' emozionato per il debutto". Problema al bicipite femorale per il Faraone. Non convocati Niang e Saponara

I 21 convocati contro il Torino - Abbiati, Amelia, Coppola; Constant, Mexes, Vergara, Zaccardo, Zapata; Birsa, Cristante, Emanuelson, De Jong, Kakà, Montolivo, Muntari, Nocerino, Poli; Balotelli, El Shaarawy, Matri, Robinho.
Esclusi dalla lista Niang e Saponara, non ancora pronti.

Cade il Faraone - Stephan El Shaarawy, inizialmente convocato da Allegri, si è procurato una lesione muscolare al bicipite femorale della coscia destra e sosterrà ulteriori esami medici nei prossimi giorni. Ad annunciarlo è il Milan, con un comunicato ufficiale pubblicato sul proprio sito.

Kakà dal 1' - "Kakà è in una buona condizione fisica e si è allenato molto bene, con l'entusiasmo di un ragazzino e credo sia un po' emozionato per il debutto di domani. Gli manca il ritmo partita, negli ultimi tre anni non ha giocato tantissimo ma ci arriveremo in modo graduale. Credo che partirà dal primo minuto". Massimiliano Allegri, alla vigilia della gara col Torino, è pronto a far spazio sin dal primo minuto a Ricardo Kaka', "un ragazzo eccezionale, che passa gran parte della giornata a curarsi e allenarsi, un bell'esempio per molti giocatori".

Ballottaggio Matri-Robinho - "Sul piano tecnico – spiega Allegri nella conferenza stampa indetta alla vigilia del match col Torino - è un giocatore di grandi qualità, con un'intelligenza calcistica superiore alla media, un ottimo acquisto per il Milan". Su chi giocherà assieme a Kakà e Balotelli c'è ancora qualche dubbio: "Non lo so, devo valutare perchè la partita è lunga e mercoledi' abbiamo un'altra partita. Ho un bel parco attaccanti e averli tutti che stanno bene è una bella cosa". Per quanto riguarda il Torino, "le squadre di Ventura sono sempre ben organizzate, tendono ad addormentare la partita, bisogna stare molto attenti. Lo scorso anno, in una delle gare fondamentali per la corsa Champions, abbiamo rischiato, non dobbiamo ripetere quegli errori".

"Il pranzo con Barbara Berlusconi? Sono molto contento perché mi posso sempre interfacciare sia con la società che con la proprietà per analizzare questo primo scorcio di stagione. La proprietà è sempre molto vicina alla squadra per dare un sostegno morale, che anche l'anno scorso c'è stato sia da parte di Barbara Berlusconi che del presidente, soprattutto quando le cose non andavano bene".

Il tecnico assicura di essere molto più sereno rispetto a qualche settimana fa, "era normale che ci fosse un po' di pressione, di tensione, avevamo la partita che valeva una stagione (il riferimento alla gara col Psv, ndr). Poi quando finisce la sessione di mercato, finiscono anche le voci di chi può partire e chi può rimanere, ci siamo tutti rasserenati e tutti insieme dobbiamo cercare di fare una grande annata, cercando di non perdere più terreno".

La vigilia di Galliani –
L’amministratore delegato rossonero parla sul 'pomeriggio MiTo', la sfida incrociata sull'asse Milano-Torino con Inter-Juventus e Torino-Milan. "E' sempre affascinante - dice Galliani - anche se accade spesso e non è più una novità. Speriamo che vada bene soprattutto a noi".  Ma quella di domani, per i tifosi rossoneri, è la giornata di Kakà, che sarà in campo dal primo minuto e che quindi perfezionerà il suo ritorno in rossonero dopo 4 anni di Madrid. "Kakà non è solo un fatto di cuore - ripete per l'ennesima volta l'amministratore delegato rossonero - ma una precisa scelta tecnica perchè ci consente di tornare al nostro vecchio caro modulo 4-3-1-2. Ma adesso nel Milan non ci sono troppi attaccanti? "Aspettiamo il ritorno di Pazzini - dice Galliani - poi decideremo per il mercato di gennaio". Torino-Milan sarà anche una sfida con Alessio Cerci, uno degli obiettivi dell'ultimo mercato rossonero. "Si', ci interessava come punta esterna quando pensavamo di giocare col 4-3-3 - dice Galliani - ma poi abbiamo cambiato obiettivo e con esso anche il modulo".