Balotelli salva il Milan. Higuain-Callejon, Napoli in vetta
CalcioNegli anticipi serali della 3.a giornata i rossoneri vanno sotto per 2-0 contro il Toro. Muntari e SuperMario (su rigore) fanno 2-2. El Pipita e lo spagnolo decidono il match con l'Atalanta
TORINO-MILAN 2-2
47' D'Ambrosio (T), 75' Cerci (T), 87' Muntari (M), 93' rig. Balotelli (M)
Guarda la cronaca del match
Di certo nessuno lo immaginava così il nuovo esordio di Kakà nel Milan. Un pareggio trovato solo nei minuti finali, il brasiliano che esce sostituito da Birsa e prima ancora il ko di Montolivo (problemi al flessore della coscia destra). Peggio di così ci sarebbe stata solo una sconfitta che, onestamente, il Milan avrebbe meritato soprattutto per quanto fatto vedere dal Torino in campo. Al di là del pari preoccupa la pochezza nel gioco e nelle idee e una condizione fisica deficitaria. Una prestazione per i rossoneri, se vogliamo, peggiore di quella del Bentegodi dove il Milan perse ma mostrò qualche segnale positivo.
All'Olimpico, invece, la squadra di Allegri è sembrata senza mordente a cominciare da Mario Balotelli, svogliato come gli capita nelle peggiori giornate. La difesa, anche questa aggiustata alla meglio con le presenze di Zaccardo e Emanuelson ha lasciato a desiderare. A centrocampo, fuori Montolivo, il solo De Jong non è riuscito a garantire qualità oltre alla consueta quantità. Davanti, fin quando è stato in campo, Kakà ha giocato con generosità ma senza incidere. L'inesistente Robinho è stato sostituito da un volenteroso Matri che non ha potuto fare molto in un contesto di squadra che non lo ha aiutato.
Di contro un Torino preparato alla perfezione, tatticamente, da Ventura abile a sfruttare la superiorità numerica sugli esterni. E proprio da due uomini di fascia sono arrivati i gol. D'Ambrosio ha fatto il fenomeno dribblando Zaccardo e infilando Abbiati e Cerci, in velocità, ha finalizzato alla perfezione un contropiede micidiale. Il gol rocambolesco di Muntari, giunto nel finale ha riacceso le speranze, ridotte comunque al lumicino. La frittata l'ha combinata, invece, Pasquale che ha steso Poli regalando a Balotelli la possibilità di segnare il calcio di rigore. Per SuperMario 21 centri su altrettanti tentativi. Il Milan non recupera punti su alcune delle pretendenti alla vittoria in campionato (Inter e Juve), la squadra di Allegri si ritrova al punto di partenza. Di positivo c'è solo il risultato con un gioco che latita, con molti infortuni e con una partita di Champions da giocare.
NAPOLI-ATALANTA 2-0
70' Higuain, 81' Callejon
Guarda la cronaca del match
Alla vigilia della partita con l'Atalanta, Rafa Benitez appariva sicuro: "Non ci sono giocatori più importanti di altri". Dopo il successo a due facce per due a zero, probabilmente avrà cambiato idea. Senza Hamsik il Napoli fatica a superare una squadra compatta e organizzata come quella di Colantuono. I partenopei conservano il primato in classifica, ma da oggi hanno una certezza in meno: ci sono titolari inamovibili.
Il Napoli spinge subito sull'acceleratore, ma l'effetto dura giusto il tempo di qualche scambio in velocità al limite dell'aerea nerazzura. L'Atalanta riesce subito a prendere le contromisure e a disinnescare il terzetto di trequartisti all e spalle di Higuain. Le linee di difesa e centrocampo dell'Atalanta sono serrate e il talento di Insigne e Martens viene offuscato con facilità. Anche Higuain viene risucchiato dai centrali atalantini. Colantuono costringe il Napoli a un giro palla sterile. Lo dimostrano i 261 passaggi che portano a soli quattro tiri i n porta.
E' ancora presto per dire se il Napoli dipende dai suoi campioni, ma senza Hamsik la musica per i partenopei non cambia nel secondo tempo. Benitez è costretto a inserirlo al 65' al posto di Pandev e a sostituire un invisibile Martens con Callejon. Il cambio di marcia è immediato. Occorrono cinque minuti ad Hamsik per piazzarsi in aerea e servire Higuain (con il contributo di un rimpallo su Yepes) per il gol del vantaggio azzurro. La partita del Napoli poi è resa ancora più facile dall'espulsione di Cigarini al 73'. Forse senza un uomo in meno, il finale di gara sarebbe stato più probante per la squadra di Benitez. Gli azzurri dilagano. Il secondo gol è dell'altro gioiello che ora potrà considerarsi più che titolare. Callejon realizza il raddoppio al 81' finalizzando un azione iniziata da Insigne e rifinita da un assist di tacco di Dzemaili.
La prova altalenante del Napoli serve per i tre punti. Intanto però il Borussia Dortmund, prossimo avversario di Champions, segna sei gol all'Amburgo. Forse alla squadra di Benitez servirà una prestazione migliore mercoledì.
47' D'Ambrosio (T), 75' Cerci (T), 87' Muntari (M), 93' rig. Balotelli (M)
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Di certo nessuno lo immaginava così il nuovo esordio di Kakà nel Milan. Un pareggio trovato solo nei minuti finali, il brasiliano che esce sostituito da Birsa e prima ancora il ko di Montolivo (problemi al flessore della coscia destra). Peggio di così ci sarebbe stata solo una sconfitta che, onestamente, il Milan avrebbe meritato soprattutto per quanto fatto vedere dal Torino in campo. Al di là del pari preoccupa la pochezza nel gioco e nelle idee e una condizione fisica deficitaria. Una prestazione per i rossoneri, se vogliamo, peggiore di quella del Bentegodi dove il Milan perse ma mostrò qualche segnale positivo.
All'Olimpico, invece, la squadra di Allegri è sembrata senza mordente a cominciare da Mario Balotelli, svogliato come gli capita nelle peggiori giornate. La difesa, anche questa aggiustata alla meglio con le presenze di Zaccardo e Emanuelson ha lasciato a desiderare. A centrocampo, fuori Montolivo, il solo De Jong non è riuscito a garantire qualità oltre alla consueta quantità. Davanti, fin quando è stato in campo, Kakà ha giocato con generosità ma senza incidere. L'inesistente Robinho è stato sostituito da un volenteroso Matri che non ha potuto fare molto in un contesto di squadra che non lo ha aiutato.
Di contro un Torino preparato alla perfezione, tatticamente, da Ventura abile a sfruttare la superiorità numerica sugli esterni. E proprio da due uomini di fascia sono arrivati i gol. D'Ambrosio ha fatto il fenomeno dribblando Zaccardo e infilando Abbiati e Cerci, in velocità, ha finalizzato alla perfezione un contropiede micidiale. Il gol rocambolesco di Muntari, giunto nel finale ha riacceso le speranze, ridotte comunque al lumicino. La frittata l'ha combinata, invece, Pasquale che ha steso Poli regalando a Balotelli la possibilità di segnare il calcio di rigore. Per SuperMario 21 centri su altrettanti tentativi. Il Milan non recupera punti su alcune delle pretendenti alla vittoria in campionato (Inter e Juve), la squadra di Allegri si ritrova al punto di partenza. Di positivo c'è solo il risultato con un gioco che latita, con molti infortuni e con una partita di Champions da giocare.
NAPOLI-ATALANTA 2-0
70' Higuain, 81' Callejon
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Alla vigilia della partita con l'Atalanta, Rafa Benitez appariva sicuro: "Non ci sono giocatori più importanti di altri". Dopo il successo a due facce per due a zero, probabilmente avrà cambiato idea. Senza Hamsik il Napoli fatica a superare una squadra compatta e organizzata come quella di Colantuono. I partenopei conservano il primato in classifica, ma da oggi hanno una certezza in meno: ci sono titolari inamovibili.
Il Napoli spinge subito sull'acceleratore, ma l'effetto dura giusto il tempo di qualche scambio in velocità al limite dell'aerea nerazzura. L'Atalanta riesce subito a prendere le contromisure e a disinnescare il terzetto di trequartisti all e spalle di Higuain. Le linee di difesa e centrocampo dell'Atalanta sono serrate e il talento di Insigne e Martens viene offuscato con facilità. Anche Higuain viene risucchiato dai centrali atalantini. Colantuono costringe il Napoli a un giro palla sterile. Lo dimostrano i 261 passaggi che portano a soli quattro tiri i n porta.
E' ancora presto per dire se il Napoli dipende dai suoi campioni, ma senza Hamsik la musica per i partenopei non cambia nel secondo tempo. Benitez è costretto a inserirlo al 65' al posto di Pandev e a sostituire un invisibile Martens con Callejon. Il cambio di marcia è immediato. Occorrono cinque minuti ad Hamsik per piazzarsi in aerea e servire Higuain (con il contributo di un rimpallo su Yepes) per il gol del vantaggio azzurro. La partita del Napoli poi è resa ancora più facile dall'espulsione di Cigarini al 73'. Forse senza un uomo in meno, il finale di gara sarebbe stato più probante per la squadra di Benitez. Gli azzurri dilagano. Il secondo gol è dell'altro gioiello che ora potrà considerarsi più che titolare. Callejon realizza il raddoppio al 81' finalizzando un azione iniziata da Insigne e rifinita da un assist di tacco di Dzemaili.
La prova altalenante del Napoli serve per i tre punti. Intanto però il Borussia Dortmund, prossimo avversario di Champions, segna sei gol all'Amburgo. Forse alla squadra di Benitez servirà una prestazione migliore mercoledì.