Per Gomez "lesione parziale al legamento" del ginocchio

Calcio
Il ginocchio destro di Mario Gomez con un tutore dopo lo scontro in campo

L'INFORTUNIO. Primi accertamenti per l'attaccante tedesco uscito in barella contro il Cagliari: "Trauma distorsivo con lesione parziale del legamento collaterale". Brutte notizie anche per Cuadrado: lussazione, ma niente fratture

Brutto pomeriggio per la Fiorentina, che oltre a mancare l'aggancio in vetta al Napoli perde per infortunio due pedine fondamentali: Cuadrado e Gomez. Nella gara contro il Cagliari l'esterno colombiano, uscito alla mezz'ora, è stato portato subito all'ospedale dopo uno scontro con Nainggolan per accertamenti su una clavicola; nel secondo tempo è toccato a Mario Gomez, portato fuori in barella a seguito di un impatto con il portiere del Cagliari Michael Agazzi. Per nessuno dei due ci sono buone notizie.

"A seguito degli accertamenti eseguiti - si legge nel bollettino medico diffuso dalla Fiorentina - Cuadrado ha riportato una lussazione acromionclaveare in assenza di fratture alla spalla sinistra; mentre Mario Gomez - per il quale si era subito temuto un infortunio grave - ha subito un trauma distorsivo al ginocchio destro, con lesione parziale del legamento collaterale mediale. Nei prossimi giorni saranno effettuati ulteriori accertamenti". Se la diagnosi per Cuadrado è parzialmente confortante per l'assenza di fratture, quella del ginocchio destro dell'attaccante è un brutto colpo per Montella. Ma per ipotizzare i tempi di recupero è ancora presto.

A fine gara Vincenzo Montella, innervosito per gli infortuni dei suoi, per il pareggio del Cagliari e soprattutto per l'espulsione di Pizarro, si è sfogato ai microfoni di Sky Calcio Show: "Pizarro ha detto solo 'che c...o fai'. Da quando alleno non commento mai, o cerco di non farlo, le decisioni arbitrali. Ma ci vuole uniformità di giudizio. In campo si vedono gesti e parole peggiori".

Montella sostiene di aver già parlato del tema alla riunione degli arbitri: “Ci hanno detto che non si può offendere il direttore di gara. Ma visto che gli arbitri ormai sono uomini di calcio come noi penso potrebbero anche far finta di nulla se la protesta non è plateale. Ci vuole uniformità, altrimenti si perde tutti credibilità verso il sistema calcio, i giocatori e chi paga il biglietto”.