Milan-Napoli, sale la febbre: Allegri recupera Poli e Abate

Calcio
Andrea Poli, 23 anni, in gol nella prima giornata contro il Verona (Foto Getty)
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Il tecnico del Milan, rimasto a casa per un attacco influenzale, ritrova due pedine importanti per domenica sera, mentre il Napoli è ancora a riposo. E Galliani frena le ambizioni azzurre: "Loro l'anti-Juve? E' presto per dirlo"

La bella serata di Champions è superata: per Milan e Napoli è già tempo di pensare alla sfida di domenica sera, quando la squadra di Allegri ospiterà a San Siro gli azzurri di Benitez. Mentre il tecnico spagnolo dopo la vittoria sul Borussia ha concesso due giorni di riposo al Napoli, che tornerà ad allenarsi soltanto sabato, l’allenatore del Milan (rimasto a casa per un attacco di febbre) sta facendo lavorare i suoi a Milanello e pensa soprattutto a recuperare giocatori dall’infermeria. Da cui arrivano buone notizie.

Venerdì mattina sono tornati ad allenarsi in gruppo Ignazio Abate e Andrea Poli. Il terzino dovrebbe così riprendere il suo posto sulla fascia destra: la contrattura accusata in Nazionale è superata. Per Poli, entrato contro il Celtic nei minuti finale, sembrano smaltiti i problemi che si portava dietro dalla partita di Torino. Per entrambi si prospetta un posto da titolare domenica sera.

Se i tifosi del Napoli sognano un campionato da protagonisti, che potrebbe passare anche da tre punti a San Siro, non tutti sono d’accordo nell'eleggere gli azzurri come anti-Juve. Soprattutto Adriano Galliani: “Non lo so se sarà così, è solo l'inizio, il Napoli sta facendo bene – ha detto l’ad del Milan al suo ingresso in Lega Calcio - ma è difficile giudicare a metà settembre. Il campionato finisce solo a metà maggio”. E interpellato sulla rivoluzione societaria che si prospetta sull’altra sponda del Naviglio, Galliani ha risposto: “Credo sia un aspetto positivo – ha detto sull’ingresso dell’indonesiano Thohir nell’Inter – il mondo è molto cambiato, ci sono grandi risorse in certi Paesi e non più ad esempio in Italia. Ben vengano gli investimenti qui, non solo nel calcio”.