Reina, Principe e Fernando: per vincere basta una parola

Calcio
Ecco le parole che hanno infiammato il campionato su twitter
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CAMPIONATO SU TWITTER. Gli undici termini più utilizzati dai tifosi per commentare la quarta giornata di campionato. Spazio ai protagonisti ma non solo. Citazioni anche per Pepito Rossi e SuperMario Balotelli. E qualcuno ricorda anche Maradona

Principe - 2 gol del numero 22 il 22 settembre. Sette mesi dopo nel sette a zero dell'Inter al Sassuolo. Coincidenze numeriche, cabala, mistici presagi cifrati. Pensatela come volete, fatto sta che l'Inter da ieri è più forte di quella vista finora. Ritrovato Diego Milito, Mazzarri potrà riformare la coppia che con il Genoa, in campionato segnò 39 gol in una stagione. Avversari avvisati

Reina - La fama di pararigori, forse, avrebbe dovuto precederlo. Ne aveva intercettati in FA Cup e in Champions League, mancava alla collezione uno in serie A. Lo ha aggiunto al primo tentativo e...



Maradona
- Era aprile del 1986 quando il Napoli, per l'ultima volta s'impose a San Siro. Protagonista un argentino che rispondeva al nome di Diego Armando. Ventisette anni dopo un altro argentino, Gonzalo Higuain, ha spinto gli azzurri verso il successo che mancava da 19 partite ufficiali.

Rigore - Doveva accadere, per la legge dei grandi numeri, che Mario Balotelli, prima o poi, sbagliasse dagli undici metri. E' capitato alla 22.a occasione e non è stato indolore perché fosse successo a risultato già acquisito per l'una o per l'altra avrebbe avuto poca importanza. Forse, se Balo avesse segnato il Milan avrebbe anche potuto pareggiare. Ma con i se e con i ma...

SuperMario - Super perché quando decide di prendersi la squadra sulle spalle è il migliore di tutti. Mario lo diventa quando, a fine gara, dimentica di essere un professionista e torna a credere di essere su un campetto di periferia. I falli sistematici, che subisce, non giustificano la reazione, soprattutto perché il Milan non può prescindere dalla sua presenza.

Derby - Alla Lazio avevano messo le mani avanti: questo derby non è come quello di Coppa Italia vinto nella scorsa stagione. Ma la Roma si è presa la rivincita perché il successo contro i biancocelesti non vale, è vero, un trofeo ma comunque il primo posto in classifica. E Garcia è diventato addirittura spiritoso: "La chiesa è tornata al centro del villaggio", un detto francese che qualcosa vorrà pur significare.

Fernando
- Più di quello della Rossa autore di una splendida rimonta, ma che non è bastata, a Singapore, quello bianconero ha lanciato la Juventus verso un successo sofferto. Llorente ha voluto dimostrare a Conte, che ne è ben felice, di poter contare sul suo apporto e i tifosi già l'hanno adottato come idolo.



Agazzi - Noioso infierire contro un calciatore in difficoltà. Per fortuna non gioca in Emilia perché davvero sarebbe sembrato più che un portiere, secondo pronuncia, il suo quasi omonimo del tennis, Agassi. Insomma un errore può capitare, ma si rifarà.

Biscotto - Pensare che Genoa e Livorno abbiano pareggiato apposta per guadagnare un punto alla quarta giornata mi sembra eccessivo. Paura di vincere, questo forse sì, biscotto sembra improbabile. E comunque meglio pensare che i biscotti siano quelli da mangiare comodamente seduti e accompagnati da una tazza di tè.



Pepito - Un giocatore ritrovato per la Fiorentina e per il calcio italiano. Cinque gol in cinque partite (compresa l'Europa League), una costanza di rendimento impressionante. Prandelli lo segue, lui sente aria di Nazionale. Ha trovato alla Fiorentina la stessa atmosfera che c'era al Villarreal, le condizioni ideali per ambire a certi traguardi.




Cerci - Se Cerci... trovi il gol della vittoria. Anche grazie alla crescita di questo attaccante esterno, la squadra di Ventura ha mostrato un grande avvio di campionato. E se queste sono le premesse, Alessio potrà anche ambire a un posto nei 23 di Prandelli.