L'esterno del Napoli è stato condannato dal tribunale di Udine per aver guidato in stato di ebbrezza e resistito a pubblico ufficiale nel dicembre del 2011. Il colombiano era di ritorno da una notte brava quando militiva nell'Udinese
Non potrà più sfrecciare sulla sua BMW X6 e dovrà pagare 34mila euro di multa. A Pablo Armero, forse, dispiacerà più per il suo bolide che per la somma di denaro. Quella notte brava del 22 dicembre 2011 gli è costata cara.
Era la sera di Udinese - Juve. I friuliani riuscirono a bloccare la corazzata di Conte sullo zero a zero: a Udine scattò la festa. Armero però alzò troppo il gomito. Alle 4 del mattino una pattuglia di carabinieri notò una BMW X6 dall'andamento troppo lento. Insospettiti fecero scendere il conducente. Era l'attuale esterno del Napoli che, dopo aver offeso e minacciato di morte i due carabinieri, si rifiutò di sottoporsi all'alcoltest.
Armero così fu denunciato per oltraggio, guida in stato di ebbrezza, resistenza a pubblico ufficiale e guida con patente colombiana scaduta e non convertita. Dopo aver ricevuto il decreto penale e aver rifiutato il patteggiamento, Armero non è riuscito a trovare una struttura disposta a fargli svolgere servizi di pubblica utilità nel tempo libero lasciato dall'Udinese.
Oggi di fronte al giudice monocratico di Udine, il colombiano ha rifiutato di opporsi al decreto di condanna. Così gli è stata confiscata l'auto e inflitta la multa.
Era la sera di Udinese - Juve. I friuliani riuscirono a bloccare la corazzata di Conte sullo zero a zero: a Udine scattò la festa. Armero però alzò troppo il gomito. Alle 4 del mattino una pattuglia di carabinieri notò una BMW X6 dall'andamento troppo lento. Insospettiti fecero scendere il conducente. Era l'attuale esterno del Napoli che, dopo aver offeso e minacciato di morte i due carabinieri, si rifiutò di sottoporsi all'alcoltest.
Armero così fu denunciato per oltraggio, guida in stato di ebbrezza, resistenza a pubblico ufficiale e guida con patente colombiana scaduta e non convertita. Dopo aver ricevuto il decreto penale e aver rifiutato il patteggiamento, Armero non è riuscito a trovare una struttura disposta a fargli svolgere servizi di pubblica utilità nel tempo libero lasciato dall'Udinese.
Oggi di fronte al giudice monocratico di Udine, il colombiano ha rifiutato di opporsi al decreto di condanna. Così gli è stata confiscata l'auto e inflitta la multa.