De Laurentiis: "Vendetemi il San Paolo o vado a Caserta"
CalcioIl presidente del Napoli chiederà mercoledì al sindaco De Magistris la cessione dello stadio: "Sono preoccupato. C'era una promessa, ma con i tempi biblici del Consiglio Comunale temo non verrà mantenuta"
Il Napoli potrebbe un giorno giocare le sue partire in un nuovo stadio da costruire a Caserta. La minaccia-provocazione arriva dalle parole di fuoco del presidente del club partenopeo, stanco di attendere le mosse del Comune. "Sono molto preoccupato - grida De Laurentiis a radio Kiss Kiss - perchè il sindaco ha detto che mi vendeva il San Paolo, ma non credo che con i tempi biblici con cui gestiscono le cose i politici saranno in grado di dirmi la cifra per cui vendermelo martedì. Mi diranno che non sarà possibile a causa del Consiglio Comunale e quant'altro ancora. A quel punto andrò dal sindaco di Caserta, troverò l'accordo con lui, e dal 2 gennaio inizierò la costruzione di un nuovo stadio lontano dalla città, perchè sono una persona seria e operativa. Se de Magistris dice che non ha i poteri per fare una cosa, che dia le dimissioni".
Il presidente del Napoli ha inoltre affrontato il problema del possibile cambio di sede della sfida del 18 ottobre con la Roma, per lo sbarco nella capitale dei No Tav. "Non ho nulla in contrario sull'inversione del campo. Il San Paolo ci ha 'tradito' l'ultima volta nonostante 60 mila spettatori, giocare in casa quindi non è sinonimo di vittoria, ma credo sia più logico giocare a Napoli piuttosto che rimandare la partita. Solo così non si falserebbe il campionato. A gennaio c'è la Coppa Italia ed entrambe le squadre saranno impegnate in questa competizione, è giusto non spostare la data quindi".
Il presidente del Napoli ha inoltre affrontato il problema del possibile cambio di sede della sfida del 18 ottobre con la Roma, per lo sbarco nella capitale dei No Tav. "Non ho nulla in contrario sull'inversione del campo. Il San Paolo ci ha 'tradito' l'ultima volta nonostante 60 mila spettatori, giocare in casa quindi non è sinonimo di vittoria, ma credo sia più logico giocare a Napoli piuttosto che rimandare la partita. Solo così non si falserebbe il campionato. A gennaio c'è la Coppa Italia ed entrambe le squadre saranno impegnate in questa competizione, è giusto non spostare la data quindi".