Milan, Birsa lancia la riscossa: Sampdoria piegata 1-0
CalcioNell'anticipo della sesta giornata la squadra di Allegri ottiene la seconda vittoria stagionale, sempre a San Siro, con gol dello sloveno. Martedì la trasferta di Champions con l'Ajax. Ancora cori discriminatori dopo la chiusura della Curva Sud
MILAN-SAMPDORIA 1-0
46' Birsa
LE PAGELLE
Guarda la cronaca del match
Mentre prosegue il countdown per il ritorno di Mario Balotelli dalla squalifica, il Milan strappa il suo secondo successo in campionato, contro la Sampdoria. Restando focalizzata su un campionato ancora avaro di soddisfazioni, nonostante l’imminente impegno di Champions League ad Amsterdam, la squadra di Allegri rialza la testa scuotendo un magro bottino di 5 punti in altrettante gare. E trovando il primo gol in rossonero di Valter Birsa, miglior attore non protagonista della notte di San Siro.
Penultima in campionato a 2 punti e priva di trionfi stagionali, la Sampdoria si presenta abbottonata in un 4-4-2 che poco concede allo spettacolo. Delio Rossi predica ordine e rigore, soffocando sin dal fischio d’inizio le incursioni rossonere sugli esterni, non senza disdegnare rapide azioni di rimessa. Il Milan annuisce e prende atto: dopo i patemi dello scorso turno al Dall’Ara, l’imperativo di Allegri è l’equilibrio tattico. L’unico sciolto da mansioni di contenimento è Alessandro Matri, ancora alla ricerca del primo squillo in rossonero, che trova in Robinho e Birsa i partner della manovra offensiva.
Un primo tempo equo, scosso dalle sporadiche velleità rossonere (sinistro di Constant di poco a lato), registra alla mezz’ora il fantasma di Costa, già decisivo nell’ultimo Milan-Sampdoria disputato a San Siro. E proprio l’impianto meneghino, teatro dell’unico successo stagionale contro il Cagliari, riserva ulteriori cori discriminatori da parte dei tifosi di casa, già fatali nella chiusura della Curva Sud per questo match. I cori diventano fischi all’intervallo, nonostante l’appello ottimista di De Jong rivolto ai tifosi.
Profetico, a quanto pare: nemmeno un giro di lancette dalla ripresa delle ostilità che Birsa, dal limite, scocca il sinistro che esalta la torcida rossonera. Una lucidità che latita tra i suoi compagni di reparto: Robinho divora l’impossibile nell’azione successiva, Matri sbatte invece a più riprese contro i guantoni di Da Costa. E la Sampdoria? Nonostante fugaci fiammate dettate dall’orgoglio, confeziona poco o nulla. Il Milan non risolve durature amnesie ma raccoglie l’intera posta in palio. La folta infermeria, gli assenti di lusso e la prossima sfida all’Ajax rendono questo successo non certo memorabile, ma quanto mai prezioso.
46' Birsa
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Mentre prosegue il countdown per il ritorno di Mario Balotelli dalla squalifica, il Milan strappa il suo secondo successo in campionato, contro la Sampdoria. Restando focalizzata su un campionato ancora avaro di soddisfazioni, nonostante l’imminente impegno di Champions League ad Amsterdam, la squadra di Allegri rialza la testa scuotendo un magro bottino di 5 punti in altrettante gare. E trovando il primo gol in rossonero di Valter Birsa, miglior attore non protagonista della notte di San Siro.
Penultima in campionato a 2 punti e priva di trionfi stagionali, la Sampdoria si presenta abbottonata in un 4-4-2 che poco concede allo spettacolo. Delio Rossi predica ordine e rigore, soffocando sin dal fischio d’inizio le incursioni rossonere sugli esterni, non senza disdegnare rapide azioni di rimessa. Il Milan annuisce e prende atto: dopo i patemi dello scorso turno al Dall’Ara, l’imperativo di Allegri è l’equilibrio tattico. L’unico sciolto da mansioni di contenimento è Alessandro Matri, ancora alla ricerca del primo squillo in rossonero, che trova in Robinho e Birsa i partner della manovra offensiva.
Un primo tempo equo, scosso dalle sporadiche velleità rossonere (sinistro di Constant di poco a lato), registra alla mezz’ora il fantasma di Costa, già decisivo nell’ultimo Milan-Sampdoria disputato a San Siro. E proprio l’impianto meneghino, teatro dell’unico successo stagionale contro il Cagliari, riserva ulteriori cori discriminatori da parte dei tifosi di casa, già fatali nella chiusura della Curva Sud per questo match. I cori diventano fischi all’intervallo, nonostante l’appello ottimista di De Jong rivolto ai tifosi.
Profetico, a quanto pare: nemmeno un giro di lancette dalla ripresa delle ostilità che Birsa, dal limite, scocca il sinistro che esalta la torcida rossonera. Una lucidità che latita tra i suoi compagni di reparto: Robinho divora l’impossibile nell’azione successiva, Matri sbatte invece a più riprese contro i guantoni di Da Costa. E la Sampdoria? Nonostante fugaci fiammate dettate dall’orgoglio, confeziona poco o nulla. Il Milan non risolve durature amnesie ma raccoglie l’intera posta in palio. La folta infermeria, gli assenti di lusso e la prossima sfida all’Ajax rendono questo successo non certo memorabile, ma quanto mai prezioso.