Roma devastante: Inter battuta 3-0 a San Siro. Sono 7 su 7
CalcioI giallorossi di Rudi Garcia restano al comando della classifica a punteggio pieno: il capitano sblocca il match al 18' con un tiro da fuori su assist di Gervinho e raddoppia su rigore al 40'. Florenzi cala il tris al 44'
INTER-ROMA 0-3
18' e 40' su rig. Totti, 44' Florenzi
Guarda la cronaca del match
LE PAGELLE
Se qualcuno aveva ancora dei dubbi si sarà ricreduto: questa Roma fa davvero paura. La partita di San Siro consegna al campionato una nuova regina, bella, forte e spietata. Capace di schiantare un’Inter discreta in appena 45 minuti, chiusi sul 3-0 giallorosso con la doppietta di Totti e il gol di Florenzi. Un risultato forse ingeneroso per la squadra di Mazzarri, non brutta ma meno solida del solito e sterile davanti. I giallorossi, derby a parte, centrano la prima vittoria in uno scontro diretto, fanno 7 su 7 e restano in vetta alla classifica a punteggio pieno con la miglior difesa e il miglior attacco della Serie A. Se è vero che i tifosi – dice Garcia – non vanno illusi, non vanno neanche disillusi: sognare, con una squadra così e senza coppe europee, è lecito. E dopo la sosta delle nazionali, prefettura permettendo, li attenderà un’altra gara verità: quella col Napoli.
L’Inter esce sì con le ossa rotte ma con la consapevolezza di non meritare un passivo simile. Nel primo tempo i Mazzarri-boys partono bene, facendo la partita. Ma i pericoli più grossi li crea la Roma, in particolare con Gervinho, la freccia più appuntita del tridente da contropiede costruito da Garcia, con Florenzi a correre e Totti a inventare e finalizzare. Con la rasoiata da fuori del capitano, su un mezzo regalo di Ranocchia, i giallorossi passano in vantaggio al 18’ e incendiano una partita già divertente. La reazione dell’Inter arriva subito, ma produce solo un palo clamoroso con Guarin. E in cinque minuti la Roma, che più cinica così non si potrebbe, chiude la gara: Totti raddoppia su rigore, procurato dal fallo di Pereira su Gervinho (ma il contatto sembra fuori area), poi Florenzi chiude una ripartenza da manuale con un destro nell’angolo basso. Cala il gelo su San Siro: si va all’intervallo sullo 0-3.
E’ un risultato pesante, che nemmeno un buon secondo tempo dei nerazzurri – con Icardi, Kovacic e Milito in campo nella ripresa – riesce a cambiare. Perché l’Inter tiene palla, costruisce grazie a un buon Alvarez, arriva al tiro, ma trova di fronte una squadra quadrata che ha imparato anche a difendersi. La Roma di Luis Enrique, di Zeman e di Andreazzoli è un lontanissimo ricordo. I giallorossi devono solo stringere i denti e confidare nel cronometro, pur giocando gli ultimi dieci minuti in inferiorità numerica per l'espulsione di Balzaretti. Il tempo è l’alleato che al 93’ regala a Totti e compagni il verdetto: la Roma vince 3-0 e resta regina. Le altre, Juve in primis, sono avvisate: quest’anno sarà dura per tutti.
Il prepartita di Moratti - Nei prossimi giorni Erick Thohir dovrebbe diventare il nuovo proprietario dell'Inter. Massimo Moratti, intervenuto ai microfoni di Sky Sport, affronta con queste parole l'argomento: "Per il momento sto ancora aspettando di capire come finisce. Thohir mi vuole presidente onorario? Tutto vero ma vedremo". Sul match con la Roma: "Ne avremo ancora tante di sfide di alto livello. Questa interessa per vedere come reagisce la squadra quando manca qualche giocatore importante. E' un test importante per la squadra".
18' e 40' su rig. Totti, 44' Florenzi
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Se qualcuno aveva ancora dei dubbi si sarà ricreduto: questa Roma fa davvero paura. La partita di San Siro consegna al campionato una nuova regina, bella, forte e spietata. Capace di schiantare un’Inter discreta in appena 45 minuti, chiusi sul 3-0 giallorosso con la doppietta di Totti e il gol di Florenzi. Un risultato forse ingeneroso per la squadra di Mazzarri, non brutta ma meno solida del solito e sterile davanti. I giallorossi, derby a parte, centrano la prima vittoria in uno scontro diretto, fanno 7 su 7 e restano in vetta alla classifica a punteggio pieno con la miglior difesa e il miglior attacco della Serie A. Se è vero che i tifosi – dice Garcia – non vanno illusi, non vanno neanche disillusi: sognare, con una squadra così e senza coppe europee, è lecito. E dopo la sosta delle nazionali, prefettura permettendo, li attenderà un’altra gara verità: quella col Napoli.
L’Inter esce sì con le ossa rotte ma con la consapevolezza di non meritare un passivo simile. Nel primo tempo i Mazzarri-boys partono bene, facendo la partita. Ma i pericoli più grossi li crea la Roma, in particolare con Gervinho, la freccia più appuntita del tridente da contropiede costruito da Garcia, con Florenzi a correre e Totti a inventare e finalizzare. Con la rasoiata da fuori del capitano, su un mezzo regalo di Ranocchia, i giallorossi passano in vantaggio al 18’ e incendiano una partita già divertente. La reazione dell’Inter arriva subito, ma produce solo un palo clamoroso con Guarin. E in cinque minuti la Roma, che più cinica così non si potrebbe, chiude la gara: Totti raddoppia su rigore, procurato dal fallo di Pereira su Gervinho (ma il contatto sembra fuori area), poi Florenzi chiude una ripartenza da manuale con un destro nell’angolo basso. Cala il gelo su San Siro: si va all’intervallo sullo 0-3.
E’ un risultato pesante, che nemmeno un buon secondo tempo dei nerazzurri – con Icardi, Kovacic e Milito in campo nella ripresa – riesce a cambiare. Perché l’Inter tiene palla, costruisce grazie a un buon Alvarez, arriva al tiro, ma trova di fronte una squadra quadrata che ha imparato anche a difendersi. La Roma di Luis Enrique, di Zeman e di Andreazzoli è un lontanissimo ricordo. I giallorossi devono solo stringere i denti e confidare nel cronometro, pur giocando gli ultimi dieci minuti in inferiorità numerica per l'espulsione di Balzaretti. Il tempo è l’alleato che al 93’ regala a Totti e compagni il verdetto: la Roma vince 3-0 e resta regina. Le altre, Juve in primis, sono avvisate: quest’anno sarà dura per tutti.
Il prepartita di Moratti - Nei prossimi giorni Erick Thohir dovrebbe diventare il nuovo proprietario dell'Inter. Massimo Moratti, intervenuto ai microfoni di Sky Sport, affronta con queste parole l'argomento: "Per il momento sto ancora aspettando di capire come finisce. Thohir mi vuole presidente onorario? Tutto vero ma vedremo". Sul match con la Roma: "Ne avremo ancora tante di sfide di alto livello. Questa interessa per vedere come reagisce la squadra quando manca qualche giocatore importante. E' un test importante per la squadra".