Milan-Udinese a porte chiuse. Mexes stangato: 4 giornate
CalcioSan Siro chiuso un turno per discriminazione territoriale. Galliani: "Norma da abolire". Il difensore punito con tre giornate di squalifica per il pugno rifilato a Chiellini e una per l'espulsione contro la Juve, ma i rossoneri non faranno ricorso
Philippe Mexes, difensore del Milan, è stato squalificato per 4 giornate dal giudice sportivo dopo la gara che i rossoneri hanno perso 3-2 sul campo della Juventus nel settimo turno di campionato, ma il Milan ha già annunciato che non presenterà alcun ricorso. Mexes, espulso per doppia ammonizione, al 49' si è reso protagonista di un episodio sfuggito all'arbitro ma segnalato dalla Procura federale. Il francese ha colpito il difensore bianconero Giorgio Chiellini con un pugno al collo. L'espulsione decretata dall'arbitro Rocchi per doppia ammonizione determina una giornata di squalifica. Il pugno a Chiellini, invece, è sanzionato con altri 3 turni. Secondo il giudice sportivo, "le immagini televisive documentano che nelle circostanze segnalate il calciatore rossonero, nella propria area di rigore particolarmente affollata per l'esecuzione di un calcio d'angolo, con un repentino movimento in avanti del braccio destro, colpiva da tergo con un pugno all'altezza del collo il calciatore bianconero, che cadeva dolorante al suolo. L'azione proseguiva senza che l'arbitro adottasse alcun provvedimento disciplinare in quanto, come precisato su richiesta di questo ufficio con mail pervenuta alle ore 15,18 odierne, l'episodio non era stato notato né dal Direttore di gara né dai suoi Collaboratori".
Il giudice ritiene "che il riprovevole gesto compiuto dal Mexes, del tutto avulso dal contesto agonistico per la distanza dal pallone a cui entrambi i protagonisti si trovavano, integri per l'evidente volontarietà, l'energia impressa e la delicatezza della zona (collo) attinta dal colpo, gli estremi della 'condotta violenta' sanzionabile ex art. 19, n. 4 lettera d) CGS, connotata, per consolidato orientamento interpretativo, dall'intenzionalità e dalla potenzialità lesiva". "Ne consegue l'ammissibilità della 'prova televisiva' e la sanzionabilità del segnalato comportamento che appare equo quantificare nei termini precisati nel dispositivo".
San Siro a porte chiuse contro l'Udinese - Il giudice sportivo di Serie A ha inoltre deciso "l'obbligo di disputare una gara a porte chiuse ed un'ammenda di 50mila euro per il Milan", per cori di discriminazione territoriale. Gianpaolo Tosel, ha preso la decisione "per avere alcune centinaia di suoi sostenitori, alcuni minuti prima dell'inizio della gara, al 6' ed al 43' del secondo tempo, intonato un insultante coro espressivo di discriminazione territoriale nei confronti dei sostenitori di altra società".
Galliani: "Abolire la norma sulla discriminazione territoriale" - Proprio sulla chiusura di San Siro si è espresso duramente Adriano Galliani, che chiede un cambio nella normativa vigente: "Capisco il razzismo, ma la norma sulla discriminazione territoriale va abolita: tutti i presidenti sono d'accordo con me e ho già chiamato il presidente della Figc Abete per dirglielo. Ha detto che ci penseranno". "Ieri sera nessun giornale o tv ha sentito quei cori - ha proseguito Galliani - perché probabilmente non c'è stato nulla. Sarebbero stati sentiti da alcuni funzionari della Procura federale. Forse li hanno sentiti in bagno, al bar o non so dove... Ora mi prenderò una squalifica - ha concluso l'ad rossonero - ma non per discriminazione territoriale. Ero allo Juventus Stadium e sentivo tanti cori contro Balotelli, altri no".
Sulla squalifica di Mexes, Galliani ha annunciato di non voler fare ricorso perché il francese "si è comportato male. Il Milan crede di comportarsi bene, lo abbiamo dimostrato con Balotelli e ora con Philippe. Chi sbaglia paga e viene punito, ma questi sono fatti interni alla squadra"
Il giudice ritiene "che il riprovevole gesto compiuto dal Mexes, del tutto avulso dal contesto agonistico per la distanza dal pallone a cui entrambi i protagonisti si trovavano, integri per l'evidente volontarietà, l'energia impressa e la delicatezza della zona (collo) attinta dal colpo, gli estremi della 'condotta violenta' sanzionabile ex art. 19, n. 4 lettera d) CGS, connotata, per consolidato orientamento interpretativo, dall'intenzionalità e dalla potenzialità lesiva". "Ne consegue l'ammissibilità della 'prova televisiva' e la sanzionabilità del segnalato comportamento che appare equo quantificare nei termini precisati nel dispositivo".
San Siro a porte chiuse contro l'Udinese - Il giudice sportivo di Serie A ha inoltre deciso "l'obbligo di disputare una gara a porte chiuse ed un'ammenda di 50mila euro per il Milan", per cori di discriminazione territoriale. Gianpaolo Tosel, ha preso la decisione "per avere alcune centinaia di suoi sostenitori, alcuni minuti prima dell'inizio della gara, al 6' ed al 43' del secondo tempo, intonato un insultante coro espressivo di discriminazione territoriale nei confronti dei sostenitori di altra società".
Galliani: "Abolire la norma sulla discriminazione territoriale" - Proprio sulla chiusura di San Siro si è espresso duramente Adriano Galliani, che chiede un cambio nella normativa vigente: "Capisco il razzismo, ma la norma sulla discriminazione territoriale va abolita: tutti i presidenti sono d'accordo con me e ho già chiamato il presidente della Figc Abete per dirglielo. Ha detto che ci penseranno". "Ieri sera nessun giornale o tv ha sentito quei cori - ha proseguito Galliani - perché probabilmente non c'è stato nulla. Sarebbero stati sentiti da alcuni funzionari della Procura federale. Forse li hanno sentiti in bagno, al bar o non so dove... Ora mi prenderò una squalifica - ha concluso l'ad rossonero - ma non per discriminazione territoriale. Ero allo Juventus Stadium e sentivo tanti cori contro Balotelli, altri no".
Sulla squalifica di Mexes, Galliani ha annunciato di non voler fare ricorso perché il francese "si è comportato male. Il Milan crede di comportarsi bene, lo abbiamo dimostrato con Balotelli e ora con Philippe. Chi sbaglia paga e viene punito, ma questi sono fatti interni alla squadra"