Difende un calciatore insultato, Iuliano squalificato 6 mesi

Calcio
Mark Iuliano ai tempi della Juve in marcatura su Ronaldo
iuliano_getty

L'ex difensore, oggi allenatore degli Allievi del Pavia, ha ricevuto una maxi squalifica per aver "minacciato di morte e aggredito l'arbitro". Secondo le prime ricostruzioni, Iuliano ha reagito alle offese razziste rivolte dall'arbitro a un suo calciatore

Mark Iuliano, l'ex difensore della Juventus, squalificato per sei mesi. Non è stato un caso di comportamento violento in campo, perché Mark ha appeso da tempo gli scarpini al chiodo. Iuliano ora è l'allenatore degli Allievi del Pavia, ma non siederà in panchina fino al prossimo aprile. Il motivo? Al termine della partita contro il Novara "entrava nello spogliatoio dell'arbitro e lo insultava e minacciava di morte ripetutamente, accusandolo di aver proferito frasi razziste nei confronti di un proprio giocatore e lo spingeva, facendolo arretrare di alcuni passi, per poi essere allontanato a fatica dall'intervento di alcuni dirigenti". Così recita il comunicato diffuso dal Giudice Sportivo, contro il quale il Pavia ha già annunciato che farà ricorso.

I FATTI - Dopo l'incontro, finito 6-1 per i piemontesi, Iuliano ha trovato un suo giovane calciatore in lacrime. Cristian Comi, padre italiano e madre cubana, si è sfogato con il suo allenatore lamentando delle presunte offese razziste rivoltagli dall'arbitro durante la partita. A quel punto Iuliano si è recato nello spogliatoio dell'arbitro per chiedere chiarimenti. Secondo il referto l'ex bianconero ha avuto atteggiamenti violenti nella discussione, per il calciatore è stato solo un dialogo dai toni accesi.

LA REAZIONE DEL PADRE - Sta di fatto che la maxi squalifica è arrivata senza sconti. Su Facebook il padre dell'ex calciatore, Alfredo, difende il figlio: "Mark può avere tanti difetti tranne quello di essere violento. Per tutta la sua carriera ho cercato di spingerlo a essere meno timido. E' incapace di un minimo gesto di violenza".