Maradona a Milano: il Napoli ha fame, lo allenerei dopo Rafa
CalcioDiego è sbarcato a Milano con la fidanzata Rocio Oliva. L'argentino ha difeso Balotelli: "Lasciatelo in pace". Poi il Papa, Roma-Napoli, i giudizi sul nemico Pelè e le ambizioni in panchina
Diego Armando Maradona è tornato in Italia a quasi otto mesi dall'ultima volta. Con indosso una tuta scura e occhiali da sole, l'ex attaccante argentino è sbarcato a Malpensa alle 8.30 con un volo Emirates, circa 50 minuti più tardi ha lasciato l'aeroporto mano nella mano con la fidanzata, e accompagnato dall'avvocato Angelo Pisani si è diretto in auto verso l'hotel Boscolo, nel pieno centro di Milano.
Ovazione a Milano - Un lungo applauso e tutti i cori che lo hanno accompagnato durante la sua carriera, hanno accolto Diego Armando Maradona nel salone della sede della Gazzetta dello Sport. "Chi ama non dimentica", ha sorriso l'argentino che dopo il volo intercontinentale che stamattina lo ha portato a Milano, si è concesso un po' di riposo ed è arrivato con un'ora di ritardo sull'orario previsto alla presentazione della riedizione della collana di dvd sulla sua storia, realizzata con il giornalista Gianni Minà.
Il calcio truccato - "Se il calcio continua così, se la gente comincia a capire che le partite sono truccate andiamo via e mettiamo una telenovela" ha detto Maradona, sottolineando con un sorriso che "però non deve scandalizzare il 3-2 dell'Uruguay contro l'Argentina".
Roma-Napoli, che partita - "La Roma sta andando come un treno ma il Napoli ha più fame di vittoria e spero che domani faccia una grande partita": così Diego ha descritto il big match di domani fra le due squadre, spiegando che "o allo stadio o in televisione, sicuramente lo vedrò".
La difesa di Balotelli - "Ognuno gestisce la sua vita come vuole, lasciate tranquillo Balotelli": è la considerazione di Diego Armando Maradona, convinto che l'attaccante del Milan "saprà come gestirsi. Però mi pare che l'allenatore deve giudicarlo per quello che fa in allenamento, in campo. Una volta mia ha mandato una foto di lui che fumava il sigaro quando giocava al City con l'ex di mia figlia e mi ha fatto ridere".
Nuovo attacco a Pelé - "Io contro il 'moreno', Pelè, ho vinto per i voti e la risposta della gente. Pelè era secondo, anche in Brasile perchè ha vinto Ayrton Senna come miglior atleta di tutti i tempi": Diego Armando Maradona ha ricordato così la sua vittoria del premio 'Fifa's internet Footballer of the century'. "Siccome io ho vinto tante volte - ha aggiunto -, gli amici di Pelè hanno dovuto dargli un riconoscimento (quello di atleta del secolo, ndr) che però non valeva un cazzo. Quel premio non lo ha deciso la gente".
Il sogno: allenare a Napoli - "Quando va via Benitez mi piacerebbe allenare il Napoli".
Maradona spiega che "cambiano ovunque gli allenatori, dalla Spagna all'Italia, dall'Inghilterra alla Russia, ma ci sono persone hanno paura di me. Per questo non sto allenando".
L'incubo della droga - "Fra quattro mesi saranno dieci anni che non prendo niente. Io ho fatto male a me stesso, non ho trascinato con me altre persone. Ai ragazzini dico di non provarlo, è troppo brutto".
Mai nessuno come Moratti - "Non ci sarà mai un presidente come Moratti": ne è convinto Maradona, che non nasconde perplessità sull'indonesiano Erick Thohir, nuovo proprietario dell'Inter. "Quello che ha comprato l'Inter - ha sorriso - non sa la differenza fra una palla di calcio e una da football americano. Magari imparerà, ma Moratti è un uomo di classe".
"Da grande vorrei fare il Papa" - Se oggi giocassi nel Napoli Papa Francesco tiferebbe per gli azzurri? "Credo di sì perchè è molto intelligente", ha risposto sorridendo Diego Armando Maradona parlando del connazionale Bergoglio. "Il 'cuervo' è tifoso del San Lorenzo, un corvo mai sarà del Boca Juniors", ha aggiunto con una battuta Maradona, alludendo al derby di Buenos Aires e alla squadra di cui il Papa è tifoso. Poco prima a Maradona è stato chiesto cosa vorrebbe fare 'da grande'. "Mi piacerebbe fare il Papa, Papa ho detto, non papà, sennò vengono fuori casino" ha scherzato durante la presentazione nella sede della Gazzetta dello Sport della riedizione della collana di dvd sulla sua storia, realizzata con il giornalista Gianni Mina'.
Ovazione a Milano - Un lungo applauso e tutti i cori che lo hanno accompagnato durante la sua carriera, hanno accolto Diego Armando Maradona nel salone della sede della Gazzetta dello Sport. "Chi ama non dimentica", ha sorriso l'argentino che dopo il volo intercontinentale che stamattina lo ha portato a Milano, si è concesso un po' di riposo ed è arrivato con un'ora di ritardo sull'orario previsto alla presentazione della riedizione della collana di dvd sulla sua storia, realizzata con il giornalista Gianni Minà.
Il calcio truccato - "Se il calcio continua così, se la gente comincia a capire che le partite sono truccate andiamo via e mettiamo una telenovela" ha detto Maradona, sottolineando con un sorriso che "però non deve scandalizzare il 3-2 dell'Uruguay contro l'Argentina".
Roma-Napoli, che partita - "La Roma sta andando come un treno ma il Napoli ha più fame di vittoria e spero che domani faccia una grande partita": così Diego ha descritto il big match di domani fra le due squadre, spiegando che "o allo stadio o in televisione, sicuramente lo vedrò".
La difesa di Balotelli - "Ognuno gestisce la sua vita come vuole, lasciate tranquillo Balotelli": è la considerazione di Diego Armando Maradona, convinto che l'attaccante del Milan "saprà come gestirsi. Però mi pare che l'allenatore deve giudicarlo per quello che fa in allenamento, in campo. Una volta mia ha mandato una foto di lui che fumava il sigaro quando giocava al City con l'ex di mia figlia e mi ha fatto ridere".
Nuovo attacco a Pelé - "Io contro il 'moreno', Pelè, ho vinto per i voti e la risposta della gente. Pelè era secondo, anche in Brasile perchè ha vinto Ayrton Senna come miglior atleta di tutti i tempi": Diego Armando Maradona ha ricordato così la sua vittoria del premio 'Fifa's internet Footballer of the century'. "Siccome io ho vinto tante volte - ha aggiunto -, gli amici di Pelè hanno dovuto dargli un riconoscimento (quello di atleta del secolo, ndr) che però non valeva un cazzo. Quel premio non lo ha deciso la gente".
Il sogno: allenare a Napoli - "Quando va via Benitez mi piacerebbe allenare il Napoli".
Maradona spiega che "cambiano ovunque gli allenatori, dalla Spagna all'Italia, dall'Inghilterra alla Russia, ma ci sono persone hanno paura di me. Per questo non sto allenando".
L'incubo della droga - "Fra quattro mesi saranno dieci anni che non prendo niente. Io ho fatto male a me stesso, non ho trascinato con me altre persone. Ai ragazzini dico di non provarlo, è troppo brutto".
Mai nessuno come Moratti - "Non ci sarà mai un presidente come Moratti": ne è convinto Maradona, che non nasconde perplessità sull'indonesiano Erick Thohir, nuovo proprietario dell'Inter. "Quello che ha comprato l'Inter - ha sorriso - non sa la differenza fra una palla di calcio e una da football americano. Magari imparerà, ma Moratti è un uomo di classe".
"Da grande vorrei fare il Papa" - Se oggi giocassi nel Napoli Papa Francesco tiferebbe per gli azzurri? "Credo di sì perchè è molto intelligente", ha risposto sorridendo Diego Armando Maradona parlando del connazionale Bergoglio. "Il 'cuervo' è tifoso del San Lorenzo, un corvo mai sarà del Boca Juniors", ha aggiunto con una battuta Maradona, alludendo al derby di Buenos Aires e alla squadra di cui il Papa è tifoso. Poco prima a Maradona è stato chiesto cosa vorrebbe fare 'da grande'. "Mi piacerebbe fare il Papa, Papa ho detto, non papà, sennò vengono fuori casino" ha scherzato durante la presentazione nella sede della Gazzetta dello Sport della riedizione della collana di dvd sulla sua storia, realizzata con il giornalista Gianni Mina'.