Maradona si prepara per il Napoli. Avviso mora da 39 milioni

Calcio
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Funzionari di Equitalia lo hanno notificato stamattina a Diego, che ha replicato: "E' una persecuzione". Il Pibe, dopo un giro a Milano con figlia e fidanzata, sarà in serata a Roma dove assisterà alla partitissima dell'Olimpico

Funzionari di Equitalia hanno notificato stamattina a Diego Armando Maradona un avviso di mora da oltre 39 milioni di euro. Si tratta di un atto dovuto che va rinnovato ogni sei mesi e che consente l'attivazione di azioni esecutive di recupero del debito fiscale. Il Pibe de Oro lo ha firmato. La notifica era stata tentata già giovedì sera. Ma il calciatore non era uscito dall'albergo. I funzionari di Equitalia, allora, anche questa mattina hanno presidiato l'hotel a Milano dove Maradona alloggiava. Era presente, alla firma, anche l'avvocato del calciatore, Angelo Pisani.
Nel tardo pomeriggio è arrivata la replica di Maradona, affidata all'Ansa: "Ho subito una persecuzione nel paese delle tasse. Ho regalato solo amore per la gente e spettacolo sportivo senza mai fare male a nessuno ma subendo cattiverie"

di Alfredo Corallo

Programmino della mattinata: sveglia alle 7, corsetta, doccia, un salto con Dalma e Rocio in via Montenapoleone, un paio di interviste rapide, partenza per Roma e te saludi Milano... Diego Armando Maradona aveva lasciato la Gazzetta intorno alle 18.30, rientro all'Hotel Boscolo, un bel bagno caldo, si mette in libertà, riposino, mangia un buon risotto al ragù, tonno scottato innaffiato da due amabili chiacchiere con la figlia che è venuta a trovarlo da Buenos Aires (non dal Corso omonimo: dall'Argentina), bacio della buonanotte alla fidanzata (si rifarà) e a nanna presto.

Almeno, è quanto ci ha raccontato l'avvocato Pisani, intorno alle 23, prima di andare a cenare da "Giannino" ("e forse facciamo anche un saltino al 'Byblos'..."). Diego, invece? "Preferisce riposarsi dopo una giornata di incontri, abbracci, spostamenti. E poi all'Olimpico vuole essere in gran forma". 

Serenata argentina - Dispiace per i tanti ragazzi che hanno aspettato fino a notte inoltrata che si affacciasse dalla finestra del primo piano sporta sul centralissimo Corso Matteotti, almeno per un saluto (gli impavidi Pablo, Raffaele, Silvia, Hernan, Lorenzo saranno ancora lì... e meritano una menzione speciale). Ma ragazzi, il 30 ottobre Diego compie 53 anni e, purtroppo, che non fosse il "ghepardo" di una volta ce n'eravamo accorti anche nel pomeriggio, quando aveva rimesso per un attimo i panni del clown concedendo un paio di numeri alla platea dopo la conferenza-premio nella sala Buzzati di Rcs (ma il pallone pesava come un macigno, giacca e mocassini, volo di 6 ore da Dubai e qualche calice di Dom Pérignon hanno fatto il resto).

Pisani, però è stata una bella giornata.
"Abbiamo colorato Milano di azzurro, è stato uno splendido regalo per i napoletani che vivono al nord, sono arrivati in massa. Vedere tanto affetto per un calciatore che ha smesso di giocare da 19 anni... Credo che una cosa del genere non sia mai accaduta prima".

E poi la visita dell'amata Dalma e del fratello Hugo.
"Sì, vengono anche loro a Roma. E chissà che non si prosegua per Napoli...".

Sono arrivate le immancabili telefonate degli amici di sempre?
"Certo. Ha sentito Bruscolotti, Giordano, Ferrara, e gli ha fatto molto piacere".

Meno l'annosa questione del fisco, ballano sempre quei 40 milioni.
"E' un dilemma che riguarda tutti i contribuenti italiani, Diego Maradona è come Gennaro Esposito. Vittima di un sistema che non assicura nessuna trasparenza e purtroppo non rende giustizia. La presunta violazione fiscale di cui è accusato non esiste, non è mai esistita e lo dimostreremo. Purtroppo il suo nome viene utilizzato come capro espiatorio, un veicolo pubblicitario per combattere l'evasione fiscale, ma sarebbe ora di smetterla con questa telenovela e ospitare tranquillamente il più grande giocatore del mondo in Italia".

C'è stato veramente un colloquio con dei funzionari dello Stato?
"No, non c'è stato nessun contatto, Diego è uomo libero. C'è solo una persecuzione da parte di Equitalia che comincia nel 1989 e che ovviamente non è disposta a terminare. Ma prima o poi il tempo ci darà ragione (la risposta risale a prima della notifica, ndr)".

Quindi nessuna tensione in questo senso?
"Assolutamente no, Diego è serenissimo. Non ha visto, avrà fatto più mille autografi".

Dunque Maradona sarà all'Olimpico?
"Il presidente della Roma e il capitano Francesco Totti l'hanno invitato e lui è stato molto felice di accettare. Saremo quasi sicuramente allo stadio a tifare Napoli, per vincere come ai bei tempi".

Un poliziotto all'aeroporto non era dello stesso avviso...
"Già, romanista... 'Diego sei il più grande' dice, ma domani (stasera, ndr) perdete. E Lui: 'Tutti abbiamo dei difetti. Il tuo, ad esempio, è che tifi Roma. Comunque in bocca al lupo'. Al 'crepi' del poliziotto, Diego: 'Hai visto che fine fa il marito della lupa...".