Milan a tutta Birsa, Udinese battuta. Si rivede Kakà

Calcio
Si è rivisto in campo Kakà, qua in azione contro Roberto Pereyra
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L'ANTICIPO DI A. Uno splendido gol dello sloveno decide la gara con i friulani. Nell'1-0 di San Siro i rossoneri convincono anche in difesa. Buoni gli esordi di Gabriel in porta e di Silvestre in difesa. Nell'ultimo quarto d'ora spazio per il brasiliano

MILAN-UDINESE 1-0
22' Birsa

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Un passettino alla volta, con pazienza, perché la strada è lunga e le condizioni non ancora ottimali. Per la quarta volta senza Mario Balotelli, il cui spirito è aleggiato su San Siro grazie alle note di Emis Killa, il rapper che gli ha dedicato una canzone e che si è esibito prima della gara, i rossoneri hanno conquistato un successo che non scaccia la crisi ma allontana, almeno per il momento, i fantasmi.

Squadra viva - Allegri aveva promesso un Milan diverso dopo la sosta e la risalita da completarsi prima di Natale. La squadra è apparsa certamente più brillante rispetto a quella vista nelle ultime di campionato e in amichevole contro il Caen. Più accorta, più disposta al sacrificio e con quel pizzico di qualità in più che ha fatto la dfferenza. Birsa, di ritorno dall'infortunio, ha confermato la costante crescita. I suoi gol, due, contro Samp e Udinese sono valsi ben sei punti e i rossoneri si sono ritrovati, quasi a sorpresa, un calciatore sui cui poter davvero contare.

Friulani involuti
- L'Udinese di San Siro è, invece, parsa involuta nel gioco e nell'attenzione. Il solo Di Natale (traversa su punizione) non è bastato alla squadre di Guidolin per dare peso al reparto offensivo, né Muriel, subentrato nella ripresa, è riuscito a garantire quell'imprevedibilità che ha fatto dei bianconeri una costante mina vagante.

Debutti positivi -  Si temeva, alla vigilia, per gli esordi di Silvestre e Gabriel, quest'ultimo buttato all'improvviso nella mischia per l'infortunio occorso ad Abbiati. Il portierino brasiliano ha risposto presente quando chiamato in causa dando sicurezza al reparto mentre Silvestre ha, di fatto, annientato prima Pereyra e poi Muriel. E per Kakà la menzione è d'obbligo dal momento che l'ultimo quarto d'ora di gara giocato ha rappresentato il nuovo esordio a San Siro dalla sua ultima gara disputata a Milano il 24 maggio 2009.

Se la nota stonata arriva ancora dai cori anti-napoletani uditi allo stadio, la notizia positiva per Allegri è determinata dalla prestazione e dal risultato. Il Milan ha cominciato con il piede giusto il ciclo della verità costituito da 7 partite in 23 giorni. Già si pensa al Barcellona.