"Non fare autogol": 20 calciatori contro il cancro
CalcioL'INIZIATIVA. E' partito da Genova il Tour della prevenzione: 20 calciatori di Serie A spiegano nelle scuole i 7 autogol da evitare per scongiurare i tumori. Non solo il doping, ma anche fumo, alcol e vita sedentaria. Emanuele Calaiò il primo testimonial
Il giro d'Italia della prevenzione: questo, in sintesi, "Non fare autogol", l'iniziativa di cui Sky Sport è media partner. Un giocatore di Serie A impegnato in una lezione originale come docente, e con compagni di squadra che sono medici allenati per parlare con i ragazzi. Il tema: "Non fare autogol" appunto, dunque i comportamenti da tenere per giocare d'attacco contro il cancro e garantirsi una buona salute, lo stato di forma che non serve solo ai giocatori per dare il massimo.
I sette autogol sono: il fumo, da evitare; l'alcol, con cui non esagerare; l'alimentazione, per tenere controllato il peso; la vita sedentaria, da combattere come stile di vita perchè aiuta a contrarre malattie anche gravi; il sesso non protetto; il sole, da prendere con moderazione, e le lampade Uv, da cui stare alla larga; le sostanze dopanti, un inganno non solo verso gli avversari ma anche e soprattutto verso se stessi.
Il tour è partito da Genova, sponda Genoa, e farà tappa in tutte e 15 le città di Serie coinvolgendo 20 giocatori diversi. I dati presentati all'Istituto Rosselli fotografano una Liguria in cui per gli 11enni sovrappeso e obesità sono un problema minore che nel resto del Paese. Per i tredicenni quanti praticano sport almeno 3 volte a settimana sono il 41% tra le ragazze, contro una media nazionale del 35, e il 57% tra i ragazzi, contro il 53.
Le 15enni liguri fumano di più dei coetanei maschi, 19% contro 16. La vera sfida contro il cancro comincia da giovani, questa l'ispirazione alla base della iniziativa che unisce in una sola squadra Presidenza del Consiglio dei Ministri, Conbi, Federcalcio e Federazione Medici Sportivi con la direzione scientifica dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica. E, da quest'anno, con SKY Sport impegnata a portare fuori dalle scuole, e pure sul sito e sui social network, la sfida: in Liguria la sedentarietà è una scelta di vita per il 90% degli adolescenti. Lo sport deve diventare una passione, anche per la consapevolezza che rappresenta la soluzione migliore per cominciare ad assumere uno stile di vita sano.
I sette autogol sono: il fumo, da evitare; l'alcol, con cui non esagerare; l'alimentazione, per tenere controllato il peso; la vita sedentaria, da combattere come stile di vita perchè aiuta a contrarre malattie anche gravi; il sesso non protetto; il sole, da prendere con moderazione, e le lampade Uv, da cui stare alla larga; le sostanze dopanti, un inganno non solo verso gli avversari ma anche e soprattutto verso se stessi.
Il tour è partito da Genova, sponda Genoa, e farà tappa in tutte e 15 le città di Serie coinvolgendo 20 giocatori diversi. I dati presentati all'Istituto Rosselli fotografano una Liguria in cui per gli 11enni sovrappeso e obesità sono un problema minore che nel resto del Paese. Per i tredicenni quanti praticano sport almeno 3 volte a settimana sono il 41% tra le ragazze, contro una media nazionale del 35, e il 57% tra i ragazzi, contro il 53.
Le 15enni liguri fumano di più dei coetanei maschi, 19% contro 16. La vera sfida contro il cancro comincia da giovani, questa l'ispirazione alla base della iniziativa che unisce in una sola squadra Presidenza del Consiglio dei Ministri, Conbi, Federcalcio e Federazione Medici Sportivi con la direzione scientifica dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica. E, da quest'anno, con SKY Sport impegnata a portare fuori dalle scuole, e pure sul sito e sui social network, la sfida: in Liguria la sedentarietà è una scelta di vita per il 90% degli adolescenti. Lo sport deve diventare una passione, anche per la consapevolezza che rappresenta la soluzione migliore per cominciare ad assumere uno stile di vita sano.