Dal basilisco al Fair-play: 10 cose da sapere sul Melfi

Calcio
Il simbolo dell'AS Melfi 1929: il basilisco alato, un drago della mitologia, campeggia al centro dello scudetto gialloverde

LA SCHEDA. Il simbolo della squadra lucana è il basilisco alato, potente creatura mitologica. Unico club di Lega Pro a ricevere lo scorso anno il premio per la correttezza in campo, ha anche il record di presenze consecutive nel campionato: 11 stagioni

(Nel video d'apertura l'inno "Melfi, oh Melfi" di Ferdy Sapio)

Dal 1929, suo anno di fondazione, l'AS Melfi ha sempre mantenuto la propria originaria identità. Struttura societaria solida e gestione sempre oculata, il club gialloverde vanta il record di presenze consecutive nella ex Serie C: ben 11 stagioni.


L'organigramma societario
- L'attuale presidente è Giuseppe Maglione; Guglielmo Calandrelli e Gerardo Cignarale i due vice, mentre Pier Paolo Castaldi e Gioacchino Novelli sono rispettivamente il direttore generale e il direttore sportivo. Enzo Rosa il dirigente accompagnatore, Paolo Moles il segretario. La segreteria amministrativa è Antonella Angela Caputo, con Emilio Fidanzio responsabile della comunicazione.

L'allenatore
- Leonardo Bitetto (Bari, 23 aprile 1959, ex Manfredonia e Giulianova) è arrivato a Melfi per sostituire il dimissionario Paolo Rodolfi il 20 Marzo 2012. Ha esordito sulla panchina gialloverde cinque giorni dopo, nella gara casalinga contro L’Aquila. Ha meritato la conferma grazie alla salvezza raggiunta evitando i play-out.

LE 10 COSE DA SAPER SULL'AS MELFI 1929:

1. E' l'unica squadra calcistica professionistica della Basilicata. Le altre due principali squadre della regione, Potenza e Matera, partecipano rispettivamente al campionato di Eccellenza e Serie D (Girone H)
2. Vanta il record di militanza consecutiva in Lega Pro. Il club partecipa da ben 11 stagioni consecutive al campionato di Leag Pro.
3. La società è composta da un gruppo di amici. Non c'è nessuno stipendiato. Presidente, vice presidente, dg, dirigente accompagnatore, segretario e addetto tampa formano un quintetto di amici tutti al servizio del Melfi per passione.
4. Unica squadra di Lega Pro ad aver ricevuto il "cartellino viola", premio al Fair-play. E' il riconoscimento ricevuto lo scorso anno per il gesto di un suo calciatore, che durante la partita Martina-Melfi, con un avversario a terra e sul punteggio di 1-0 per i pugliesi, battè volontiarmente un calcio d'angolo fuori, consentendo l'intervento dei medici.
5. In rosa tre senior. Tutti gli altri sono under. Il Melfi fa della valorizzazione dei giovani un suo dogma imprescindibile.
6. Ha lanciato diversi calciatori. Su tutti Mario Martiradonna - anni '50, poi diventato poi punto fermo del Cagliari scudettato del 1970 (quello di Gigi Riva). Da menzionare anche Nicola Belmonte e Gennaro Delvecchio.
7. Il simbolo di squadra e città è il basilisco alato. Potente drago della mitologia
Il basilisco ha un unico grande difetto: è in grado di autodistruggersi se vede la sua immagine riflessa.
8. Il simbolo dei tifosi è invece "Ronca Battista Cerone", personaggio leggendario del posto. La leggenda racconta che, nell'ambito di un epica battaglia per scacciare i francesi durante la ”Pasqua di sangue", l'aitante boscaiolo melfitano, Battista Cerone, con la sua roncola - una piccola falce - resa magica dalla Fata Primavera, decapitò da solo numerosi avversari prima di arrendersi e cadere trafitto dai colpi del nemico.
9. A 943 Km da Melfi due club di tifosi:  a Torino sono attivi i coordinamenti "Arturo Valerio" e "Federico II". I club sotto la Mole riuniscono i tanti emigranti residenti nel capoluogo piemontese ed in provincia.
10. Il Melfi fa della solidarietà e delle iniziative sociali un suo credo. Da menzionare il "Natale gialloverde", manifestazione di fione anno durante la quale tutta la squadra, si reca presso il centro Aias, che assiste ed ospita disabili