Calciopoli, le richieste della Procura: 3 anni a Moggi

Calcio
L'ex direttore generale della Juve Luciano Moggi
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Il sostituto procuratore generale della Corte d'Appello di Napoli Antonio Ricci ha chiesto anche 3 anni per Bergamo, Pairetto e Mazzini. Per l'accusa anche gli altri imputati sono colpevoli di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva

La Corte d'Appello di Napoli ha deciso: chiesti 3 anni e un mese di reclusione per Luciano Moggi, 3 anni per gli ex designatori arbitrali Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto e per l'ex vicepresidente della Figc Innocenzo Mazzini.

Il processo su Calciopoli, entra nel vivo con le richieste fatte dal sostituto procuratore generale Antonio Ricci. In primo grado l'ex direttore generale della Juve fu condannato a 5 anni e 4 mesi, Bergamo a 3 anni e 8 mesi, Pairetto a 1 anno e 11 mesi e Mazzini a 2 anni e 2 mesi.

"ESISTEVA UN'ASSOCIAZIONE A DELINQUERE" - Secondo il procuratore Ricci oltre a Moggi, anche gli altri imputati sono promotori di un'associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. In primo grado questa accusa era stata mossa solo all'ex dirigente bianconero. Proprio Moggi nelle scorse settimana aveva annunciato un ricorso anche alla Corte europea dei diritti dell'uomo.

IL RUOLO DI MOGGI - Durante la sua requisitoria, il procuratore Ricci ha spiegato che "non era solo la Juve ad avere rapporti privilegiati con gli arbitri, più che favorire la Juventus si voleva favorire un sistema dove gli interessi dell'associazione andavano di pari passo con quelli personali dei singoli soggetti coinvolti". Per l'accusa Moggi era il "distributore di schede telefoniche straniere ad arbitri e dirigenti". L'accusa poi ha aggiunto: "Ci sono intercettazioni chiarissime di Moggi che rendono il quadro nitido. Tuttavia anche gli ex designatori Bergamo e Pairetto, e l'ex vicepresidente Figc Mazzini debbono considerarsi organizzatori e non meri partecipi dell'associazione".

PRESCRIZIONE - Il procuratore Ricci ha chiesto il non luogo a procedere per avvenuta prescrizione per il patron della Fiorentina Diego Della Valle e suo fratello Andrea, il presidente della Lazio Claudio Lotito, l'ex ds del Messina Mariano Fabiani, il presidente della Regina Lillo Foti, l'ex arbitro Salvatore Racalbuto, l'ex dirigente della Fiorentina Sandro Mencucci, l'ex dirigente del Milan Leonardo Meani, gli ex guardalinee Puglisi e Titomanlio.
Il procuratore generale inoltre ha chiesto anche la conferma dell'assoluzione per lo stesso Diego Della Valle in relazione alla presunta frode sportiva messa in atto per la partita Lazio-Fiorentina, per Mariagrazia Fazi, per Gennaro Mazzei e per il giornalista Rai Ignazio Scardina, quest'ultimo per non aver commesso il fatto.