Garcia esalta la squadra: "Io un mago? No, la Roma è magica"

Rudi Garcia è arrivato in Italia da pochi mesi, ma ha già stabilito un record. Nel dopogara, però, mantiene saldamente i piedi per terra: "Innanzitutto lasciatemi fare i complimenti al Chievo che è un'ottima squadra e non merita assolutamente la posizione in classifica che occupa. Avevo detto che sarebbe stata la partita difficile e avevo ragione".

"Davanti abbiamo qualche soluzione offensiva di meno, ma l'importante era vincere, fare dieci su dieci, visto che abbiamo visto ieri Juve e Napoli vincere, ma non Inter e Fiorentina. Ora lo scarto sul quarto posto è +11, io guardo quello" ha aggiunto. Decisivo è stato Borriello, un giocatore in cui Garcia ha sempre creduto: "Lui ha il gol nel sangue, oggi era difficile giocare punta centrale, perché un centravanti dipende agli altri, dalle palle che arrivano in area". Che effetto fa entrare nella storia del calcio italiano? "E' una striscia fantastica per noi, ma non abbiamo il tempo di godercela troppo, abbiamo un giorno in meno del Torino e ogni minuto è importante per recuperare. La gioia dei tifosi mi fa piacere, questo sì".

Sta mancando Totti a giudicare dalle palle goal che non sono più copiose come in passato? "E' vero, ma ci manca anche un po' di profondità nel gioco, vista l'assenza di Gervinho. Il nostro capitano è unico e lo sappiamo, ma ho una squadra intelligente e che sa adattarsi". Si sente il mago della Roma? "Penso che abbiamo 27 maghi, tutta la rosa è magica, l'abbiamo visto anche oggi. Tutti danno tutto sul campo e questa è la magia della Roma".