Poggibonsi story: la delusione, la tragedia e la promozione

Calcio
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AMARCORD. Il 17 maggio 1987 lo spareggio al Curi di Perugia con il Gubbio per salire in C2: i toscani furono sconfitti ai supplementari. L'anno successivo la tragedia, con la morte in campo di Stefano Lotti, onorata con la storica promozione

La storia del Poggibonsi, società che milita dal 2006 in Seconda Divisione, vede i suoi anni ruggenti sul finire degli anni '80, quando dopo un rabbioso inseguimento della promozione in C2, i toscani la ottengono nel 1988. L'anno precedente, però, la più grande amarezza sportiva della storia dei Leoni: lo spareggio con il Gubbio, perso 1-0 ai supplementari, dopo un campionato dominato. L'anno successivo, quello della promozione, la tragedia che ha segnato per sempre la storia della società toscana: la morte in campo, durante un match, di Stefano Lotti. Al quale è intitolato lo stadio del Poggibonsi.

contributo a cura di Paolo Bartalini
(giornalista "La Nazione")

Correva l'anno 1986-87. Poggibonsi e Gubbio, nel girone F dell'allora campionato Interregionale, furono protagoniste di un entusiasmante testa a testa per l'unico posto disponibile per il salto in C2. Dopo le trenta giornate "ordinarie", i giallorossi di Uliano Vettori e i rossoblù di Giampaolo Landi chiusero in coppia al vertice della graduatoria a quota 46. Il Poggibonsi riuscì a distinguersi addirittura per l'imbattibilità nell'arco del torneo e per i due successi, 1-0 in casa all'andata e 2-0 al ritorno in trasferta, nei confronti della rivale. Il regolamento, all'epoca, non teneva conto però del responso degli scontri diretti per proclamare il vincitore. In caso di ex aequo era previsto lo spareggio in campo neutro, con due tempi supplementari e l'eventuale ripetizione della gara in altra sede.

Il 17 maggio 1987, Poggibonsi sportiva si sposta in massa verso Perugia, allo stadio Renato Curi, il luogo scelto per la contesa senza appello valida per l'ingresso nel professionismo. Venticinque pullman di tifosi e tante auto al seguito: almeno tremila i supporter, in curva sud e negli altri settori dell'impianto da serie A nel capoluogo umbro, nell'area di Pian di Massiano. Nella curva nord, la torcida del Gubbio.

Poggibonsi al completo, Gubbio privo a centrocampo del capitano Magrini (più avanti in forza al Poggibonsi, prima da giocatore e poi da allenatore). Le formazioni. POGGIBONSI: De Luca, Signorini, Frescucci, Lotti, Cei, Mattolini, Biagiotti, Fabbri, Pistella, Di Prete, Mancini. GUBBIO: Cacciatori, Ragnacci, Sbrega, Bonifazi, Lilli, Pompa, Ciucarelli, Miocchi, Camborata, Di Renzo, Lotorio.

Nei tempi regolamentari, occasioni per entrambe. I due antichi guardiani dei pali, De Luca e Cacciatori, controllano bene ogni incursione. L'autentico match ball capita comunque al Poggibonsi, quasi al 90'. Ma Pistella, goleador infallibile (destinato successivamente al massimo campionato, nel Cagliari), non aggancia il più invitante dei palloni. Il Gubbio invece non concede la grazia e nel secondo tempo supplementare, minuto 113', realizza con Zoppis - gettato nella mischia da mister Landi - il gol che equivale allo storico approdo in C2.

Poggibonsi sconfitto ma pronto a rialzarsi: altri dodici mesi di attesa per la promozione, il 1 maggio 1988. Nel frattempo, però, il dramma sul campo di gioco: il 28 febbraio la scomparsa di Stefano Lotti, giocatore simbolo dell'ascesa del Poggibonsi verso categorie inesplorate. A lui è intitolato lo stadio comunale di viale Marconi.