Dall'acronimo alla matricola: 10 cose da sapere sulla Spal

Calcio
Un ovale azzurro con acronimo in oro su sfondo bianco. Lo scudo bianco e nero è il simbolo della città di Ferrara

SCHEDA. La Società Polisportiva Ars et Labor nacque come circolo religioso e sportivo nel 1907. I colori sono quelli presenti nello stemma dei salesiani e la società vanta 16 anni di Serie A. Vi hanno giocato anche Picchi, Capello, Bagnoli e Bigon

(Nel video d'apertura l'inno Spal Magica Spal)

Sino agli anni '70, la Spal è stata una delle squadre più celebri d'Italia, pur a corto di trofei o grandi trionfi. Poi, terminata la gestione Mazza, è iniziato un declino che ha visto la società diventare presenza pressoché costante della vecchia Serie C e della Lega Pro. Due le rifondazioni post-fallimento, nel 2005 e nel 2012 quando, per la prima volta, la Spal (rinominata come Real Spal) si trovò fuori dai professionisti. Vi è tornata in questa stagione a seguito dell'accordo con la Giacomense, i cui proprietari hanno rilevato il marchio storico della Spal trasferendo a Ferrara il titolo sportivo di Seconda Divisione e l'intera struttura dirigenziale.


L'organigramma societario
- Dallo scorso luglio il club è nelle mani della famiglia Colombarini, che fu artefice del miracolo-Giacomense, club di una frazione di Masi Torello portato dalla terza categoria ad essere la società più alta in grado della provincia di Ferrara. Presidente è Walter Mattioli, direttore generale Davide Vagnati.

L'allenatore
- Massimo Gadda (Legnano, 16 settembre 1963) guida la Spal dello scorso 26 ottobre, avendo sostituito l'esonerato Leonardo Rossi. Anche Gadda è ex della Giacomense. Da calciatore, ruolo centrocampista, ha giocato fra le altre con le maglie di Milan, Ancona e Ravenna e nella stessa Spal, fra il 1998 e il gennaio 2000.

LE 10 COSE DA SAPER SULLA SPAL 2013:

1. L'acronimo più famoso del calcio italiano
S.P.A.L., l'acronimo più celebre del calcio italiano, sta per Società Polisportiva Ars et Labor. Il nome ufficiale del club, attualmente, è Spal 2013.
2. I colori dei salesiani
La Spal nacque come circolo sportivo e culturale nel 1907 in un oratorio. I colori sono il bianco e l'azzurro, scelti perché presenti nello stemma dei salesiani.
3. Ha la matricola della Giacomense Il numero di matricola federale della Spal è 71608, quello della originale affiliazione Figc della Giacomense di Masi San Giacomo.
4. La maglia a righe strette
Dopo anni di maglia azzurra con maniche bianche, nel 1963 la Spal adottò le strisce verticali. Con una particolarità: le righe rigorosamente strette.
5. Mazza, mito uno e trino
Ne è stato prima allenatore, poi direttore sportivo, infine presidente per ben 30 anni: Paolo Mazza è l'icona della storia spallina. E a lui è dedicato lo stadio.
6. 16 anni di A, poi il declino Ben 21 partecipazioni della Spal nella massima divisione, 16 nella A a girone unico sino alla stagione 1967-68. L'ultima annata in B risale invece al 1992-93.
7. La fabbrica degli allenatori Fabio Capello, Osvaldo Bagnoli, Alberto Bigon, Edj Reja: giovanissimi hanno tutti giocato nella Spal fra il 1965 e il 1969. L'allenatore era Francesco Petagna: un ottimo maestro, evidentemente.
8. La curva Campione
Lo stadio Mazza si caratterizza per avere anche una curva coperta: si tratta della Curva Ovest, dedicata a Giuseppe Campione, talentuoso attaccante spallino scomparso nel 1994 in un incidente stradale
9. Il "centro di addestramento Spal"
La squadra e il settore giovanile si allenano nel vasto centro di addestramento di via Copparo, alle porte della città. Lo costruì Mazza, la nuova società lo sta riammodernando.
10. Il "fenomeno" di Ferrara "Il fenomeno ce l'abbiamo noi": è il coro che i tifosi hanno iniziato a cantare quando, nel 1997, arrivò un bomber dalla testa rasata e dal gol facile: Emanuele Cancellato. Altro che Ronaldo...