La Juve mostra i muscoli: 3-0 al Napoli. Roma a un punto
CalcioLa squadra di Conte si avvicina alla capolista. Llorente sblocca al 2' (21 cm in offside), Pirlo raddoppia al 75' con una punizione capolavoro e Pogba chiude all'80' con un super gol. La doppietta di Rossi vale il successo della Fiorentina sulla Samp: 2-1
JUVENTUS-NAPOLI 3-0
2' Llorente, 75' Pirlo, 80' Pogba
Guarda la cronaca del match
LE PAGELLE
La Juventus batte 3-0 il Napoli e si porta a -1 dalla capolista Roma. I primi segnali erano arrivati in Champions League contro il Real Madrid, ma la vera Juve di Conte, quella tosta e aggressiva, è tornata a materializzarsi allo Stadium nella partita più attesa della 12.a giornata.
Avvio sprint - I bianconeri fanno da subito la partita e passano in vantaggio alla prima occasione, dopo appena 2’, con Llorente che si fionda su un pallone vagante in area e anticipa tutti con un tocco d'esterno destro. L’attaccante di Pamplona, pur di poco (21 cm), era oltre la linea dei difensori azzurri. Llorente, per il quale c'è un’offerta di 20 milioni da parte dell’Arsenal, segna così il primo gol da titolare in Serie A.
Napoli, la reazione – Dopo 12' di dominio assoluto della Juve, Benitez studia la contromossa. L'allenatore vuole e ottiene più circolazione di palla e velocità da un Napoli che pian piano riesce a scardinare la densità difensiva dei padroni di casa. E quando Higuain si libera di Ogbonna dal limite, il destro dell'argentino fa tremare Buffon. Fa ancora più paura Insigne, che poco dopo nell'area avversaria si smarca con un tacco e sfiora il palo alla sinistra del portiere. Un'altra sua grande giocata, allo scadere, spedisce il pallone di poco oltre la traversa. La reazione del Napoli tutto sommato non manda in bambola la Juve, che copre bene, anche con gli attaccanti, dando sempre profondità alla manovra. Nel finale, Llorente di testa e in tuffo impegna seriamente Reina.
Pirlo-Pogba, che capolavori! - Con il secondo tempo sembra cambiato il vento della partita. Sembra. C’è più Napoli, che fa tanto possesso, costringendo ragionare meno la squadra di Conte. Il campo insidioso, a causa della temperatura, compromette la stabilità dei giocatori. Il Napoli, però, tira il freno nel suo momento migliore. La coperture sempre perfette della Juve sembrano demoralizzano gli ospiti. Il morale del Napoli vacilla davvero al 75' con il raddoppio di Pirlo su una punizione capolavoro, per poi crollare definitivamente sul pazzesco tiro di Pogba all'80' (al Napoli anche il suo primo gol in A). Partita finita.
La Juve chiude in dieci per l'espulsione di Ogbonna (doppio giallo), ma al Napoli non bastano la superiorità numerica e una buona dose d'orgoglio per accorciare le distanze.
FIORENTINA-SAMPDORIA 2-1
11' rig. e 17' Rossi (F), 74' Gabbiadini (S)
Guarda la cronaca del match
LE PAGELLE
Fiorentina sulle ali dell’entusiasmo. Reduci da tre vittorie di fila tra campionato ed Europa League, i viola si aggrappano ancora alle spalle di Giuseppe Rossi, sempre più capocannoniere della Serie A. Pepito, a quota 11 in classifica marcatori, è protagonista con due reti nel 2-1 della squadra di Montella ai danni della Sampdoria. Inguaiando il suo omonimo Delio, allenatore doriano, al terzo ko consecutivo ed invischiato in piena zona retrocessione. Se Firenze non coincideva con l’ultimatum prima dell’esonero, il termine definitivo potrebbe scoccare con la Lazio a Marassi dopo la sosta. Posticipo al Franchi non senza brividi per la Fiorentina, ma raddrizzato e sigillato dal 26enne attaccante azzurro in avvio di gara prima dell’acuto di Gabbiadini.
Incroci sull’asse Firenze-Genova – Vincenzo Montella, che si consacrò a Genova sulla sponda blucerchiata (54 reti in 83 presenze), adotta il consueto 4-3-3 puntellato dal trio offensivo Cuadrado-Rossi-Joaquin. Difesa in emergenza per Delio Rossi, sulla panchina viola due stagioni fa fino alla rissa con Adem Ljajic: privo degli squalificati Costa e Gastaldello, il tecnico si affida a Palombo e Regini con Berardi largo a sinistra nel 3-5-2. In attacco, al fianco di Eder, torna titolare Gabbiadini.
Splende la stella di Rossi sul Franchi – Viola da subito incisivi e padroni del campo: al destro impreciso di Borja Valero fa seguito il penalty concesso da Damato per un contatto tra Berardi e Aquilani. Rossi trasforma e si ripete sei giri di lancette più tardi con un sinistro a giro che merita solo applausi. La Sampdoria incassa l’uno-due e barcolla senza repliche, eccezion fatta per le conclusioni velleitarie di Berardi e Gabbiadini. Il palleggio viola ingabbia i doriani, insidiosi solo allo scadere con Obiang.
Risultato in discussione nel finale – Nemmeno dopo l’intervallo i blucerchiati riescono a frenare l’urto dei padroni di casa. Il possesso palla degli uomini di Montella si estende sino all’area avversaria, trovando una resistenza sin troppo lieve e confusionaria in fase di costruzione. Cuadrado e Fernandez impegnano Da Costa, una Sampdoria in apnea trova invece un conforto tardivo ed imprevisto con Gabbiadini, lesto a convertire l’invito di Eder. La foga nel finale produce brividi con Wszolek e Mustafi, insufficienti per evitare il terzo stop di fila che complica la permanenza di Delio Rossi.
2' Llorente, 75' Pirlo, 80' Pogba
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La Juventus batte 3-0 il Napoli e si porta a -1 dalla capolista Roma. I primi segnali erano arrivati in Champions League contro il Real Madrid, ma la vera Juve di Conte, quella tosta e aggressiva, è tornata a materializzarsi allo Stadium nella partita più attesa della 12.a giornata.
Avvio sprint - I bianconeri fanno da subito la partita e passano in vantaggio alla prima occasione, dopo appena 2’, con Llorente che si fionda su un pallone vagante in area e anticipa tutti con un tocco d'esterno destro. L’attaccante di Pamplona, pur di poco (21 cm), era oltre la linea dei difensori azzurri. Llorente, per il quale c'è un’offerta di 20 milioni da parte dell’Arsenal, segna così il primo gol da titolare in Serie A.
Napoli, la reazione – Dopo 12' di dominio assoluto della Juve, Benitez studia la contromossa. L'allenatore vuole e ottiene più circolazione di palla e velocità da un Napoli che pian piano riesce a scardinare la densità difensiva dei padroni di casa. E quando Higuain si libera di Ogbonna dal limite, il destro dell'argentino fa tremare Buffon. Fa ancora più paura Insigne, che poco dopo nell'area avversaria si smarca con un tacco e sfiora il palo alla sinistra del portiere. Un'altra sua grande giocata, allo scadere, spedisce il pallone di poco oltre la traversa. La reazione del Napoli tutto sommato non manda in bambola la Juve, che copre bene, anche con gli attaccanti, dando sempre profondità alla manovra. Nel finale, Llorente di testa e in tuffo impegna seriamente Reina.
Pirlo-Pogba, che capolavori! - Con il secondo tempo sembra cambiato il vento della partita. Sembra. C’è più Napoli, che fa tanto possesso, costringendo ragionare meno la squadra di Conte. Il campo insidioso, a causa della temperatura, compromette la stabilità dei giocatori. Il Napoli, però, tira il freno nel suo momento migliore. La coperture sempre perfette della Juve sembrano demoralizzano gli ospiti. Il morale del Napoli vacilla davvero al 75' con il raddoppio di Pirlo su una punizione capolavoro, per poi crollare definitivamente sul pazzesco tiro di Pogba all'80' (al Napoli anche il suo primo gol in A). Partita finita.
La Juve chiude in dieci per l'espulsione di Ogbonna (doppio giallo), ma al Napoli non bastano la superiorità numerica e una buona dose d'orgoglio per accorciare le distanze.
FIORENTINA-SAMPDORIA 2-1
11' rig. e 17' Rossi (F), 74' Gabbiadini (S)
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Fiorentina sulle ali dell’entusiasmo. Reduci da tre vittorie di fila tra campionato ed Europa League, i viola si aggrappano ancora alle spalle di Giuseppe Rossi, sempre più capocannoniere della Serie A. Pepito, a quota 11 in classifica marcatori, è protagonista con due reti nel 2-1 della squadra di Montella ai danni della Sampdoria. Inguaiando il suo omonimo Delio, allenatore doriano, al terzo ko consecutivo ed invischiato in piena zona retrocessione. Se Firenze non coincideva con l’ultimatum prima dell’esonero, il termine definitivo potrebbe scoccare con la Lazio a Marassi dopo la sosta. Posticipo al Franchi non senza brividi per la Fiorentina, ma raddrizzato e sigillato dal 26enne attaccante azzurro in avvio di gara prima dell’acuto di Gabbiadini.
Incroci sull’asse Firenze-Genova – Vincenzo Montella, che si consacrò a Genova sulla sponda blucerchiata (54 reti in 83 presenze), adotta il consueto 4-3-3 puntellato dal trio offensivo Cuadrado-Rossi-Joaquin. Difesa in emergenza per Delio Rossi, sulla panchina viola due stagioni fa fino alla rissa con Adem Ljajic: privo degli squalificati Costa e Gastaldello, il tecnico si affida a Palombo e Regini con Berardi largo a sinistra nel 3-5-2. In attacco, al fianco di Eder, torna titolare Gabbiadini.
Splende la stella di Rossi sul Franchi – Viola da subito incisivi e padroni del campo: al destro impreciso di Borja Valero fa seguito il penalty concesso da Damato per un contatto tra Berardi e Aquilani. Rossi trasforma e si ripete sei giri di lancette più tardi con un sinistro a giro che merita solo applausi. La Sampdoria incassa l’uno-due e barcolla senza repliche, eccezion fatta per le conclusioni velleitarie di Berardi e Gabbiadini. Il palleggio viola ingabbia i doriani, insidiosi solo allo scadere con Obiang.
Risultato in discussione nel finale – Nemmeno dopo l’intervallo i blucerchiati riescono a frenare l’urto dei padroni di casa. Il possesso palla degli uomini di Montella si estende sino all’area avversaria, trovando una resistenza sin troppo lieve e confusionaria in fase di costruzione. Cuadrado e Fernandez impegnano Da Costa, una Sampdoria in apnea trova invece un conforto tardivo ed imprevisto con Gabbiadini, lesto a convertire l’invito di Eder. La foga nel finale produce brividi con Wszolek e Mustafi, insufficienti per evitare il terzo stop di fila che complica la permanenza di Delio Rossi.