AlbinoLeffe da sogno, quella stagione a un passo dalla A

Calcio
Tra i protagonisti della grande stagione 2007-2008 c'era anche il terzino Federico Peluso, ora alla Juventus (Foto Albinoleffe)
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LA STORIA. Nel 2007-2008 la squadra della Val Seriana disputò un campionato da protagonista in Serie B. Bel gioco, alta classifica e una promozione sfiorata. Un'impresa svanita solo all'ultimo

di Roberto Brambilla

Un anno da ricordare. Come una raccolta di racconti curata da Nick Hornby dedicato alle stagioni-che-un-tifoso-non-può-dimenticare. E i fan dell'AlbinoLeffe quel 2007-2008 non se lo scorderanno facilmente. 78 punti, record nella storia della società della Val Seriana e una promozione in A persa solo nella finale play off contro il Lecce. Ecco la storia di una favola in cui è mancato solo il lieto fine.


Veterani e giovani per una regular season da primato – La squadra che si presenta ai nastri di partenza della B 2007-2008 non parte con l'obiettivo promozione. Tanti giovani tra cui il portiere Federico Marchetti e il difensore Peluso, qualche veterano come il capitano Ivan Dal Prato e il difensore Ruben Garlini e un paio di nuovi acquisti come il terzino Perico e l'attaccante Ruopolo per ottenere una salvezza tranquilla e togliersi qualche soddisfazione.

Un mix affidato a Elio Gustinetti che però sorprende tutti. Sei vittorie nelle prime 7 partite, mai fuori dalla zona play off per tutta la stagione e la soddisfazione della vetta solitaria della B, dopo la vittoria 1-0 contro il Messina grazie a una rete nel recupero di Peluso. Al termine della stagione regolare per l'AlbinoLeffe trascinato dai gol di bomber Cellini e dalle parate di Marchetti sarà quarto posto con 78 punti, dietro le corazzate Bologna e Chievo e al Lecce, dopo una chiusura di stagione difficile con 3 sconfitte nelle ultime quattro gare (un doppio 0-4 contro i salentini e Rimini) che portano all'esonero di Gustinetti e all'arrivo di Armando Madonna, allenatore della Primavera.

Brescia, la rimonta e la partita perfetta – La griglia dei play off oppone in semifinale l'AlbinoLeffe alla squadra allenata da Serse Cosmi. “Siamo arrivati alla partita d'andata – spiega a Sky.it Aladino Valoti ds della società della Val Seriana- già consapevoli di aver raggiunto un traguardo storico ma con la voglia di andare oltre”. Ma il sogno sembra spezzarsi quasi subito, quando l'attaccante del Brescia Andrea Caracciolo, poco prima della fine del primo tempo segna la rete dell'1-0. “Non giocammo male – racconta ancora Valoti- ma fu una partita di sofferenza, dopo l'espulsione per doppia ammonizione di Cellini nel primo tempo”. Quattro giorni dopo, all'"Atleti Azzurri d'Italia" di Bergamo va in scena però la partita perfetta. “Furono 90 minuti epici- ricorda Valoti- con testa e cuore”. Nei primi 45 minuti una punizione dal limite di Filippo Carobbio al 12' e una rete di Peluso su un errore di Zoboli fissano il punteggio sul 2-0. l'ungherese Feczesin al 49' accorcia per il 2-1. Poi è un assedio del Brescia, con un protagonista assoluto, Federico Marchetti. Due parate, tra cui una monstre su De Zerbi. Alla fine è 2-1 è in virtù del miglior piazzamento in regular season i blu-celesti sono in finale.

Lecce, a un passo dal sogno – L'avversario per ottenere la prima serie A della storia è il Lecce di Giuseppe Papadopulo, al terzo posto in classifica nella stagione regolare. “Dopo Brescia- spiega Valoti- avevamo già avuto la convinzione di potercela giocare con tutti ma sapevamo che sarebbero servite due grandi partite”. E all'andata, in uno stadio di Bergamo pieno (quando gioca l'AlbinoLeffe sono chiuse le curve), i seriani giocano bene. Anzi benissimo. Un paio di volte il portiere leccese Benussi è impegnato dai tiri da lontano, ma a meno di quarto d'ora dalla fine un disimpegno poco preciso della difesa dell'AlbinoLeffe permette al Lecce di segnare l'1-0.

Tre giorni dopo a Lecce ai bergamaschi serve vincere. Un Via del Mare stracolmo (“atmosfera bellissima e avvertimmo come a Brescia quanto ci temevano” racconta Valoti) e un match duro. Che sembra chiudersi con la rete pugliese di Abbruscato al 10' del primo tempo e che si riapre con il pareggio di Ruopolo al 73'. All'Albinoleffe servirebbe un altro gol che non arriva solo per la bravura di Benussi su un tiro di Ferrari. L'arbitro fischia. Lecce in A e AlbinoLeffe ancora in B. In lacrime tutti, i vincitori e gli sconfitti, insieme ai tifosi arrivati in Puglia (poco più di una decina) per seguire la trasferta. Su di loro e su quella stagione il regista milanese Andrea Pellizzer ha realizzato un documentario dal titolo “Un sogno serio”. E nel 2012-2013, nel primo anno di LegaPro l'AlbinoLeffe si è preso una piccola rivincita, escludendo il Lecce dalla promozione diretta in Serie B.