Il Genoa di Gasp fa ancora tris: battuto il Verona 2-0
CalcioTerza vittoria consecutiva del Grifone: un traguardo che mancava da tre anni. Nell'anticipo di mezzogiorno della 12.a giornata di Serie A i rossoblù di Gasperini si impongono sui veneti. Le due reti portano la firma di Portanova e Kucka
GENOA-VERONA 2-0
29' Portanova, 35' Kucka
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Il Genoa batte il Verona 2-0 e centra la terza vittoria consecutiva: con questi tre punti i rossoblù volano a quota 17, ben distanti dalle zone calde della classifica che guardano comodamente dalla metà di sinistra. L'ultima volta che il Genoa aveva vinto 3 gare di fila era la stagione 2008-2009, quando l'allenatore era proprio Gasperini. Il Verona conferma di non essere altrettanto bello fuori-casa, nonostante una buona prestazione e un pizzico di sfortuna. Ma la posizione dei ragazzi di Mandorlini è ben salda, ancora aggrappata al gruppo di testa.
Era giusto aspettarsi una partita equilibrata tra due squadre in forma. Ma certe volte l’equilibrio si spezza solo con un episodio favorevole: una palla sporca, un rimpallo, o anche un semplice calcio da fermo. Il più classico degli schemi lo sfrutta a meraviglia Daniele Portanova, lupo di mare della difesa, e non solo della sua: poco prima della mezz’ora, il Genoa batte un corner da sinistra e il difensore romano infila il colpo di testa perfetto che sblocca la gara. Non era stato un brutto Verona, ma la squadra di Mandorlini lontana dal Bentegodi perde smalto e fluidità. Anche perché il Genoa di Gasperini ha rapidamente trovato un’identità di gioco, che prevede tanto lavoro sulle fasce e il solito sforzo di Gilardino a sostegno degli inserimenti. Come quello di Kucka, perfetto nei tempi e nell’esecuzione della frustata di testa sul cross di Matuzalem, che serve il raddoppio prima dell’intervallo.
Nella ripresa il Verona prova a scuotersi, alza il ritmo, mette dentro tutta la potenza di fuoco che ha, con punte e mezze punte tutte in campo. L’ultima mezz’ora si gioca nella metà campo rossoblù, sotto il semi-assedio dei veneti alla porta dei padroni di casa. Il Verona va più volte vicino al gol: la scossa la dà Martinho, il gol lo sfiorano Toni e Cacia. Ma all’ex bomber della Nazionale il palo e un Perin in formissima dicono sempre di no. E il Genoa dimostra di aver imparato anche a difendere e a non buttare via i risultati. Il Grifone vola lassù, dove si gioca più sereni.
29' Portanova, 35' Kucka
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Il Genoa batte il Verona 2-0 e centra la terza vittoria consecutiva: con questi tre punti i rossoblù volano a quota 17, ben distanti dalle zone calde della classifica che guardano comodamente dalla metà di sinistra. L'ultima volta che il Genoa aveva vinto 3 gare di fila era la stagione 2008-2009, quando l'allenatore era proprio Gasperini. Il Verona conferma di non essere altrettanto bello fuori-casa, nonostante una buona prestazione e un pizzico di sfortuna. Ma la posizione dei ragazzi di Mandorlini è ben salda, ancora aggrappata al gruppo di testa.
Era giusto aspettarsi una partita equilibrata tra due squadre in forma. Ma certe volte l’equilibrio si spezza solo con un episodio favorevole: una palla sporca, un rimpallo, o anche un semplice calcio da fermo. Il più classico degli schemi lo sfrutta a meraviglia Daniele Portanova, lupo di mare della difesa, e non solo della sua: poco prima della mezz’ora, il Genoa batte un corner da sinistra e il difensore romano infila il colpo di testa perfetto che sblocca la gara. Non era stato un brutto Verona, ma la squadra di Mandorlini lontana dal Bentegodi perde smalto e fluidità. Anche perché il Genoa di Gasperini ha rapidamente trovato un’identità di gioco, che prevede tanto lavoro sulle fasce e il solito sforzo di Gilardino a sostegno degli inserimenti. Come quello di Kucka, perfetto nei tempi e nell’esecuzione della frustata di testa sul cross di Matuzalem, che serve il raddoppio prima dell’intervallo.
Nella ripresa il Verona prova a scuotersi, alza il ritmo, mette dentro tutta la potenza di fuoco che ha, con punte e mezze punte tutte in campo. L’ultima mezz’ora si gioca nella metà campo rossoblù, sotto il semi-assedio dei veneti alla porta dei padroni di casa. Il Verona va più volte vicino al gol: la scossa la dà Martinho, il gol lo sfiorano Toni e Cacia. Ma all’ex bomber della Nazionale il palo e un Perin in formissima dicono sempre di no. E il Genoa dimostra di aver imparato anche a difendere e a non buttare via i risultati. Il Grifone vola lassù, dove si gioca più sereni.