Erick Thohir, l'indo-lumbard: la sua StraMilano in 7 tappe

Calcio
Il nuovo presidente dell'Inter Erick Thohir tra il governatore della Lombardia Roberto Maroni e Massimo Moratti
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E' stata una settimana molto intensa per il nuovo presidente dell'Inter, che ha voluto conoscere più a fondo il mondo nerazzurro e la città della moda. Tanto che, le sue estrose camicie indonesiane sono diventate già un lontano ricordo...

di Alfredo Corallo

"Ha entusiamo, è molto a suo agio nel trattare con le persone, di buona comunicativa e veloce nel capire". L'identikit tracciato da Massimo Moratti appena giovedì scorso - alla vigilia dell'assemblea dei soci che ratificherà il passaggio del 70 per cento delle quote alla cordata indonesiana - si rivelerà illuminante. Strana la vita. Avevamo conosciuto Mr Erick Thohir praticamente su Google, con una camicia marroncina "modello alveare" che, forse, a Giacarta farà cool, ma nella capitale della moda... E ora se ne va da Milano in completo scuro e cravatta nerazzurra, da nuovo padrone dell'Inter. A maggio, quando il campionato conoscerà la sua regina, sarà trascorso un anno esatto dall'avvento del magnate sulla scena italiana. E allora chissà che qualcuno non dovrà rimpiangere i tempi di quelle "bluse" bicolori con colletti vellutati e improbabili fiori giallastri che ce l'avevano fatto un po' frettolosamente giudicare (noi, 60 milioni di commissari tecnici e di stilisti...).

In una settimana questo instancabile 43enne che sembra uscito dai cartoons, col dentone simpatico, la risata godereccia e il capello nero-nero sempre "gellato", non si è fermato un attimo: tra firme, autografi, conferenze stampa, aperitivi, cene, interviste, visite ai centri sportivi, incontri istituzionali, battute, riunioni fiume, strategie di mercato. E ripercorriamola, dunque, questa settimana di corso super-intensivo che ha già profondamente alterato le gerarchie e i progetti di casa Inter (del calcio italiano si vedrà).


GIOVEDI' 14 NOVEMBRE - Il tycoon sbarca all'aeroporto di Malpensa alle 7.26 (volo di 13 ore, da Singapore). Giubbino blu e sciarpa nera, travolto da uno stuolo di giornalisti assonnati, dichiara: "Sono felice di essere qui, incontrerò presto Moratti. Mi fermerò più di tre giorni". Il tempo di una doccia e un riposino all'Armani Hotel, cambio d'abito (giacca, camincia bianca e "Regimental" rigorosamente nerazzurra) e via partenza per Appiano Gentile. La delegazione (ci sono i soci Roeslani e Soetedjo) incontra anche il tecnico Mazzarri e capitan Zanetti, definito "amazing", eccezionale. Pranzo, veloce brindisi e tutto rimandato al grande giorno.

VENERDI' 15 - L'assemblea dei soci del club riunita all'hotel Melià nomina Erick Thohir neo presidente dell'Inter. Moratti rassegna le dimissioni ed esce dal Cda. L'ormai ex leader Massimo ("Lascio a persone responsabili") sarà il presidente onorario, il figlio Angelomario vicepresidente. Thohir ringrazia Dio, poi il suo predecessore (cui regala la maglietta con il 18, quanti gli anni di presidenza), e cita Giacinto Facchetti: "Il segreto di ogni trionfo sta nella propria convinzione". Siparietto finale, omaggio (dovuto) ai tifosi: "Chi non salta rossonero è"...

SABATO 16 - Il coretto di scherno ai cugini milanisti funziona. Alla Pinetina c'è l'amichevole con il Chiasso e Thohir, accompagnato da Bedy Moratti e sciarpetta al collo, viene accolto dalle urla festanti della tifoseria e dallo striscione "Benvenuto tra noi", cui risponde con un inchino. La sconfitta (1-0) non rovina la festa. Si dice impressionato di Juan Jesus e Cambiasso, chiudendo con una battuta: "Volete Messi? Ne parlerò con i dirigenti". Nel tardo pomeriggio è ospite del sindaco (interista) Pisapia. I social network, intanto, vanno in tilt per il "Grazie Moratti" di Diego Milito, l'hombre del triplete.

DOMENICA 17 - Valentino Rossi, dal Tardini di Parma, dove è in programma una partita per ricordare Marco Simoncelli, si confessa ai nostri microfoni. "So che Thohir mi ha mandato un sms e che è un mio tifoso. Se vuole provo io a portagli Messi...". In serata è da Fabio Fazio a "Che tempo che fa" per la prima intervista televisiva da presidente. "Mazzarri? Credo sia l'allenatore che ci serve. Nel 2016 ci sarà la finale di Champions a Milano e vorremmo esserci". Incalzato su Berlusconi: "Non so se sappia che posseggo un quotidiano chiamato Republika, ma io non ho intenzione di candidarmi in Indonesia"...

LUNEDI' 18 - C'è molta attesa per il primo incontro con l'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, in Lega. Ma i due non s'incrociano. Un salto in corso Vittorio Emanuele, nella sede dell'Inter. E uscita "alla Moratti", quella consueta del lunedì, con tanto di conferenza stampa on the road sotto gli uffici della Saras. "Ci sono molte cose da fare - spiega l'indonesiano, sempre più tirato a lucido - perché ho promesso che farò vincere l'Inter e renderò il club più sano e famoso in Asia. Dobbiamo lavorare duro, daremo una miglior direzione negli affari, insieme". L'uomo-mercato Marco Branca: "Ha dettato le linee guida".

MARTEDI' 19 - Ancora riunioni interminabili e passaggio in Gazzetta. "Mourinho? Uno dei migliori al mondo, ma vedo le stesse caratteristiche in Mazzarri". Un accenno anche alla polemica Andrea Agnelli-Jakartone. "Non ho mai sentito parlare di scudetto di cartone, a ogni modo il passato è passato. Ho un figlio juventino ma penso che, tra pochi mesi, diventerà interista". Aperitivo da Zanetti, al Botinero. "Mi piacerebbe che i giovani prendessero esempio da Javier, che avessero il suo senso della disciplina".

MERCOLEDI' 20 - Concetto che ribadisce proprio ai ragazzi del settore giovanile, al centro sportivo di Interello. Quindi summit alla Regione - insieme a Moratti - con il governatore della Lombardia Roberto Maroni (in cravatta rossonera). Tra gli argomenti il nuovo stadio nella zona dell'Expo, a Rho, dove sorgeranno i nuovi impianti a partire dal 2016 (e Thohir avrebbe già dato la disponibilità). Un affare che però potrebbe scatenare l'ennesimo derby con il Milan per accaparrarsi l'area.

Il 22 dicembre, quando la stracittadina si giocherà (ancora) al Meazza, Thohir porterà la famiglia. Ma già il 28 novembre sarà di ritorno, per fare il suo esordio a San Siro il 1° dicembre contro la Sampdoria. Domenica, a Giacarta, dovrà puntare la sveglia alle 2.45 per seguire la trasferta di Bologna. Ma a casa lo attende un compito più delicato: convincere il figlio juventino a diventare interista. A costo di comprargli Cristiano Ronaldo...