Il Milan che verrà: tutti i nomi dei dirigenti del futuro
CalcioDalla trasferta di Champions League alla costruzione del nuovo assetto societario: in casa Milan si lavora dentro e fuori dal campo. In attesa dell'uscita di Galliani, ecco chi si avvicina. Seedorf: al Milan ora non penso
Le prossime ore saranno decisive per il futuro di Silvio Berlusconi. I prossimi giorni potrebbero essere decisivi per il Milan. Naturalmente le due vicende non possono che essere collegate.
Adriano Galliani aspetta solo una telefonata per salutare ed evitare convivenze forzate, mentre Barbara vuole costruire il prima possibile la sua squadra dirigenziale. Al suo fianco in questi giorni di transizione anche Ennio Doris, storico amico del padre e da sempre uomo Mediolanum. I tempi li deciderà Silvio, per questo bisognerà attendere.
A incidere invece nelle scelte di Barbara Berlusconi c'è soprattutto Antonio Marchesi: consulente manageriale già inserito nel Cda rossonero. Il suo primo consiglio, a livello amministrativo, è Claudio Fenucci, pronto a lasciare la Roma. Sorpassati, almeno oggi, sia Uva che Leonardi, che avrebbe anche le competenze per fare sia da amministratore delegato che da direttore sportivo: insomma, pacchetto unico.
Fenucci, invece, si porterebbe volentieri Walter Sabatini come ds, ma l'operazione è complicata. Ecco perché avanza la candidatura di Sean Sogliano, già contattato indirettamente. Sogliano ha le caratteristiche giuste: giovane, poca voglia di apparire e con l'istinto giusto del talent scout. Anche Alberto Bigon del Napoli ha un identikit che intriga molto la new generation milanista, ma nel suo recente rinnovo contrattuale con De Laurentiis c'è anche un penale in caso di divorzio, altro aspetto da tenere in considerazione.
Fabio Paratici sarebbe un'altra soluzione molto gradita, ma è decisamente improbabile che la Juve lo lasci andare. Mentre Daniele Pradè deve prima risolvere con la Fiorentina il discorso legato all'eventuale prolungamento. Nel ruolo di direttore generale il grande ex: il ballottaggio resta sempre tra Demetrio Albertini e Paolo Maldini, con il primo che appare al momento favorito.
E Seedorf smorza: non penso al Milan - "C'è stato un gran parlare e per me sarebbe bello tornare al Milan, ma non voglio dire nulla circa il futuro, perché toglie l'attenzione su quello che mi interessa adesso. Abbiamo due partite da giocare per raggiungere un obiettivo importante. La mia attenzione è su quelle due partite". L'ex centrocampista del Milan, che sta completando il percorso per diventare allenatore, è stato accostato alla panchina rossonera, visto il burrascoso inizio di stagione della squadra di Allegri. Il nome dell'olandese rimane sul taccuino di Berlusconi per la prossima stagione, visto anche il suo contratto in scadenza a giugno 2014 con il Botafogo.
Adriano Galliani aspetta solo una telefonata per salutare ed evitare convivenze forzate, mentre Barbara vuole costruire il prima possibile la sua squadra dirigenziale. Al suo fianco in questi giorni di transizione anche Ennio Doris, storico amico del padre e da sempre uomo Mediolanum. I tempi li deciderà Silvio, per questo bisognerà attendere.
A incidere invece nelle scelte di Barbara Berlusconi c'è soprattutto Antonio Marchesi: consulente manageriale già inserito nel Cda rossonero. Il suo primo consiglio, a livello amministrativo, è Claudio Fenucci, pronto a lasciare la Roma. Sorpassati, almeno oggi, sia Uva che Leonardi, che avrebbe anche le competenze per fare sia da amministratore delegato che da direttore sportivo: insomma, pacchetto unico.
Fenucci, invece, si porterebbe volentieri Walter Sabatini come ds, ma l'operazione è complicata. Ecco perché avanza la candidatura di Sean Sogliano, già contattato indirettamente. Sogliano ha le caratteristiche giuste: giovane, poca voglia di apparire e con l'istinto giusto del talent scout. Anche Alberto Bigon del Napoli ha un identikit che intriga molto la new generation milanista, ma nel suo recente rinnovo contrattuale con De Laurentiis c'è anche un penale in caso di divorzio, altro aspetto da tenere in considerazione.
Fabio Paratici sarebbe un'altra soluzione molto gradita, ma è decisamente improbabile che la Juve lo lasci andare. Mentre Daniele Pradè deve prima risolvere con la Fiorentina il discorso legato all'eventuale prolungamento. Nel ruolo di direttore generale il grande ex: il ballottaggio resta sempre tra Demetrio Albertini e Paolo Maldini, con il primo che appare al momento favorito.
E Seedorf smorza: non penso al Milan - "C'è stato un gran parlare e per me sarebbe bello tornare al Milan, ma non voglio dire nulla circa il futuro, perché toglie l'attenzione su quello che mi interessa adesso. Abbiamo due partite da giocare per raggiungere un obiettivo importante. La mia attenzione è su quelle due partite". L'ex centrocampista del Milan, che sta completando il percorso per diventare allenatore, è stato accostato alla panchina rossonera, visto il burrascoso inizio di stagione della squadra di Allegri. Il nome dell'olandese rimane sul taccuino di Berlusconi per la prossima stagione, visto anche il suo contratto in scadenza a giugno 2014 con il Botafogo.