Il Napoli cala il poker, l'Inter resiste ma poi crolla
CalcioNel posticipo domenicale della 16.a giornata di campionato la squadra di Benitez s'impone 4-2 sui nerazzurri di Mazzarri. Per gli azzurri in rete Higuain, Mertens, Dzemaili e Callejon. Napoli a -2 dalla Roma
NAPOLI-INTER 4-2
9' Higuaìn (N), 35' Cambiasso (I), 38' Mertens (N), 41' Dzemaili (N), 47' Nagatomo (I), 81' Callejon (N)
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Che serata, per Benitez, che serata per Mazzarri. L’allenatore dell’Inter avrebbe pagato oro per vincere al San Paolo, certamente per una questione di punti da recuperare in classifica, sicuramente per dimostrare che il lavoro svolto a Napoli è stato il frutto di un lavoro certosino svolto da un allenatore che è stato sempre professionale. Parte dei tifosi hanno capito inneggiando al loro ex allenatore, qualcuno, anche perché semplicemente ferito dall’addio della scorsa stagione, ha rivolto fischi forse ingenerosi. Ma alla fine a sorridere, e di gusto, è stato Rafa Benitez che, giocando alla Mazzarri, ovvero basando la partita su micidiali ripartenze (ciò veniva imputato all’ex tecnico azzurro) è riuscito a vincere una partita fondamentale per il prosieguo del campionato. Tre punti arrivati dopo la delusione dell’eliminazione dalla Champions e alla vigilia del sorteggio di Europa League da vivere con trepidazione ma con la serenità che giunge da questo risultato tanto importante.
Pandev fuori, dentro i velocissimi Mertens e Insigne con il mortifero Higuain a fungere da spauracchio avanzato. Pronti via, gol del Pipita e partita in salita per un’Inter che con il solito modulo a una punta (più Alvarez) non ha mollato mai la presa fino al pareggio di Cambiasso. La squadra di Mazzarri ha provato a fare possesso palla dando l’impressione di imporre il proprio gioco al cospetto di un Napoli, sornione, abile a non concedere spazi, pronto a recuperare palla e a ripartire. La strategia adottata ha premiato Benitez con un uno-due in pochi minuti firmato da Mertens e Dzemaili (non impeccabile Handanovic) che sembrava poter chiudere definitivamente la contesa. Prima del fischio finale del primo tempo, infatti, un guizzo di Nagatomo (4° gol per lui in campionato) ha riaperto i giochi.
Nella ripresa, stesso copione con l’Inter a spingere grazie all’innesto di un uomo di qualità come Kovacic e il Napoli ad attendere il momento più opportuno per fare male. Un superlativo Rafael ha evitato il pari appena prima dell’espulsione per doppio giallo ad Alvarez. Il momento della svolta perché il Napoli ha preso coraggio e la verve dell’Inter si è affievolita. La squadra di Benitez è riuscita a controllare comodamente la gara e a chiuderla una volta per tutte con Callejon, sfiorando il quinto gol con un rigore sbagliato da Pandev. Ai nerazzurri va dato atto di averci provato e di aver lottato con carattere, ma la strada per essere in cima a tutte è ancora lunga. Con questo successo il Napoli non perde terreno e mette pressione alla Roma, per un finale di 2013 in cui tutto può ancora accadere.
9' Higuaìn (N), 35' Cambiasso (I), 38' Mertens (N), 41' Dzemaili (N), 47' Nagatomo (I), 81' Callejon (N)
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Che serata, per Benitez, che serata per Mazzarri. L’allenatore dell’Inter avrebbe pagato oro per vincere al San Paolo, certamente per una questione di punti da recuperare in classifica, sicuramente per dimostrare che il lavoro svolto a Napoli è stato il frutto di un lavoro certosino svolto da un allenatore che è stato sempre professionale. Parte dei tifosi hanno capito inneggiando al loro ex allenatore, qualcuno, anche perché semplicemente ferito dall’addio della scorsa stagione, ha rivolto fischi forse ingenerosi. Ma alla fine a sorridere, e di gusto, è stato Rafa Benitez che, giocando alla Mazzarri, ovvero basando la partita su micidiali ripartenze (ciò veniva imputato all’ex tecnico azzurro) è riuscito a vincere una partita fondamentale per il prosieguo del campionato. Tre punti arrivati dopo la delusione dell’eliminazione dalla Champions e alla vigilia del sorteggio di Europa League da vivere con trepidazione ma con la serenità che giunge da questo risultato tanto importante.
Pandev fuori, dentro i velocissimi Mertens e Insigne con il mortifero Higuain a fungere da spauracchio avanzato. Pronti via, gol del Pipita e partita in salita per un’Inter che con il solito modulo a una punta (più Alvarez) non ha mollato mai la presa fino al pareggio di Cambiasso. La squadra di Mazzarri ha provato a fare possesso palla dando l’impressione di imporre il proprio gioco al cospetto di un Napoli, sornione, abile a non concedere spazi, pronto a recuperare palla e a ripartire. La strategia adottata ha premiato Benitez con un uno-due in pochi minuti firmato da Mertens e Dzemaili (non impeccabile Handanovic) che sembrava poter chiudere definitivamente la contesa. Prima del fischio finale del primo tempo, infatti, un guizzo di Nagatomo (4° gol per lui in campionato) ha riaperto i giochi.
Nella ripresa, stesso copione con l’Inter a spingere grazie all’innesto di un uomo di qualità come Kovacic e il Napoli ad attendere il momento più opportuno per fare male. Un superlativo Rafael ha evitato il pari appena prima dell’espulsione per doppio giallo ad Alvarez. Il momento della svolta perché il Napoli ha preso coraggio e la verve dell’Inter si è affievolita. La squadra di Benitez è riuscita a controllare comodamente la gara e a chiuderla una volta per tutte con Callejon, sfiorando il quinto gol con un rigore sbagliato da Pandev. Ai nerazzurri va dato atto di averci provato e di aver lottato con carattere, ma la strada per essere in cima a tutte è ancora lunga. Con questo successo il Napoli non perde terreno e mette pressione alla Roma, per un finale di 2013 in cui tutto può ancora accadere.