Inter-Milan: il derby è un capitale morale per il rilancio
CalcioLa stracittadina è l'occasione per entrambe le squadre di imboccare la strada della svolta in vista del 2014. I tre punti in palio nella partita del 22 dicembre a San Siro (Sky Sport 1 HD) farebbero morale più che classifica
di Gianluca Maggiacomo
Il 2013 di Inter e Milan si chiuderà con il derby. Dopo la stracittadina entrambe tireranno le somme e valuteranno cosa sono stati gli ultimi dodici mesi. Un anno pieno di novità sia per i nerazzurri che per i rossoneri, tra cambi, ristrettezze economiche e rinnovamenti (reali o solo annunciati).
Inter: da Strama a Thohir – Giusto un anno fa, prima della pausa natalizia, l’Inter, allora allenata da Andrea Stramaccioni, lottava con la Juventus per lo scudetto. Era terza in classifica a -9 dalla vetta. Con l’arrivo del 2013, i nerazzurri si sono afflosciati (solo 19 punti nel girone di ritorno) e hanno terminato il campionato al nono posto, lontano da Champions ed Europa League. Questo ha significato meno introiti e, di conseguenza, un ridimensionamento del budget per il mercato. L’arrivo di Walter Mazzarri ha dato inizio ad una fase nuova. Che è diventata nuovissima con lo sbarco a Milano di Erick Thohir. E i risultati? L’Inter finora ha fatto quanto era nelle sue possibilità: i nerazzurri si presentano al derby da quinti in classifica con 28 punti, frutto di sette vittorie, altrettanti pareggi e due sconfitte. A gennaio, però, tifosi e allenatore s’aspettano investimenti. Arriveranno? Thohir non sembra abbia intenzione di strafare. Prima si vende e poi compra: questa la sua filosofia. E ad essere sacrificato sarà un pezzo grosso: Guarin, pare.
Milan: l’anno dei cambiamenti. Forse – Diverso, ma non meno tribolato, il 2013 dei rossoneri. L’acquisto di un big come Mario Balotelli (nel mercato di gennaio) e la qualificazione alla Champions arrivata all’ultima giornata dello scorso campionato non esauriscono il quadro sull’anno solare del Milan. Negli ultimi 365 giorni c’è stato il ritorno di Kakà e il continuo tira e molla tra la società e Max Allegri. Ci sono state le dimissioni minacciate (poi rientrate) di Adriano Galliani e l’irrompere sulla scena di Barbara Berlusconi, con il padre, Silvio, che sembra voler tornare ad occuparsi a tempo pieno della squadra. Nel mare agitato degli ultimi mesi i rossoneri sono riusciti a strappare il prezioso passaggio agli ottavi di Champions: non poco. Insomma, un anno denso di avvenimenti. In cui a latitare, almeno in campionato e almeno per il momento, sono i risultati: Milan a metà classifica, a pari punti (19) con Cagliari e Parma.
Derby: un’occasione – L’obiettivo, adesso, è quello di chiudere bene il 2013 per avere lo slancio giusto nel 2014. E quale occasione migliore di un derby? Inter-Milan, a ben guardare, può rappresentare la partita della svolta per entrambe. La gara giusta al momento giusto. La vittoria avrebbe un peso specifico enorme. Per la classifica, per il morale e, forse, per il futuro.
Il 2013 di Inter e Milan si chiuderà con il derby. Dopo la stracittadina entrambe tireranno le somme e valuteranno cosa sono stati gli ultimi dodici mesi. Un anno pieno di novità sia per i nerazzurri che per i rossoneri, tra cambi, ristrettezze economiche e rinnovamenti (reali o solo annunciati).
Inter: da Strama a Thohir – Giusto un anno fa, prima della pausa natalizia, l’Inter, allora allenata da Andrea Stramaccioni, lottava con la Juventus per lo scudetto. Era terza in classifica a -9 dalla vetta. Con l’arrivo del 2013, i nerazzurri si sono afflosciati (solo 19 punti nel girone di ritorno) e hanno terminato il campionato al nono posto, lontano da Champions ed Europa League. Questo ha significato meno introiti e, di conseguenza, un ridimensionamento del budget per il mercato. L’arrivo di Walter Mazzarri ha dato inizio ad una fase nuova. Che è diventata nuovissima con lo sbarco a Milano di Erick Thohir. E i risultati? L’Inter finora ha fatto quanto era nelle sue possibilità: i nerazzurri si presentano al derby da quinti in classifica con 28 punti, frutto di sette vittorie, altrettanti pareggi e due sconfitte. A gennaio, però, tifosi e allenatore s’aspettano investimenti. Arriveranno? Thohir non sembra abbia intenzione di strafare. Prima si vende e poi compra: questa la sua filosofia. E ad essere sacrificato sarà un pezzo grosso: Guarin, pare.
Milan: l’anno dei cambiamenti. Forse – Diverso, ma non meno tribolato, il 2013 dei rossoneri. L’acquisto di un big come Mario Balotelli (nel mercato di gennaio) e la qualificazione alla Champions arrivata all’ultima giornata dello scorso campionato non esauriscono il quadro sull’anno solare del Milan. Negli ultimi 365 giorni c’è stato il ritorno di Kakà e il continuo tira e molla tra la società e Max Allegri. Ci sono state le dimissioni minacciate (poi rientrate) di Adriano Galliani e l’irrompere sulla scena di Barbara Berlusconi, con il padre, Silvio, che sembra voler tornare ad occuparsi a tempo pieno della squadra. Nel mare agitato degli ultimi mesi i rossoneri sono riusciti a strappare il prezioso passaggio agli ottavi di Champions: non poco. Insomma, un anno denso di avvenimenti. In cui a latitare, almeno in campionato e almeno per il momento, sono i risultati: Milan a metà classifica, a pari punti (19) con Cagliari e Parma.
Derby: un’occasione – L’obiettivo, adesso, è quello di chiudere bene il 2013 per avere lo slancio giusto nel 2014. E quale occasione migliore di un derby? Inter-Milan, a ben guardare, può rappresentare la partita della svolta per entrambe. La gara giusta al momento giusto. La vittoria avrebbe un peso specifico enorme. Per la classifica, per il morale e, forse, per il futuro.