Scommesse, Quadri: "Spadaro lavorava sui dirigenti"

Calcio
Gattuso è stato esonerato dal Palermo dopo otto giornate di campionato (Foto Getty)
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L'agente di scommesse è stato interrogato dal Gp Salvini dopo l'arresto e ha parlato della sua conoscenza con "Mister X". Due ore di interrogatorio anche per Rinci. Zamparini: "Gattuso? Gli darei il mio portafoglio"

"Io lavoro sui dirigenti". Lo avrebbe raccontato uno dei 'Mister X' dell'inchiesta cremonese sul calcioscommesse, Salvatore Spadaro, a Fabio Quadri, agente di scommesse milanese interrogato oggi dal gip Salvini. A quanto si è appreso, la conoscenza tra Spadaro e Quadri risale al 2007, quando 'Mister X' aveva cominciato a scommettere discrete somme nell'agenzia in cui Quadri lavorava. Puntate che sarebbero arrivate a 15 mila euro. Negli ultimi tempi, però, l'entità della puntata si era abbassata di molto, forse anche per via delle indagini. Quadri avrebbe raccontato che Spadaro diceva di avere sempre il consenso di un suo "capo": potrebbe trattarsi dell'altro 'Mister X' Francesco Bazzani che è soprannominato Civ, una deformazione maccheronica del termini inglese "Chief", che significa appunto "capo".

Rinci, parla il legale: "Non ha ammesso nulla" - Cosimo Rinci "non ha ammesso assolutamente nulla". Lo ha riferito il legale dell'ex team manager del Riccione al termine dell'interrogatorio di garanzia, durato oltre due ore, che si è appena concluso presso il tribunale di Cremona, nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscomesse. Rinci, ha spiegato l'avvocato che lo difende, Antonio Scarcella del foro di Messina, "ha chiarito la sua posizione processuale e ha risposto a tutte le domande che gli sono state fatte dal gip Salvini e dal pubblico ministero di Martino". Al momento il legale non presenterà istanza di scarcerazione, almeno fino a che non saranno state interrogate le altre persone finite in manette ieri insieme al suo assistito. A quanto riferisce Scarcella, Rinci sarebbe "molto tranquillo. L'ho trovato bene".

Zamparini: "Gattuso? Gli darei il mio portafoglio" - "Non metto la mano sul fuoco per nessuno ma Gattuso l'ho conosciuto, è stato allenatore del Palermo e io gli darei il mio portafoglio perchè so che è una persona seria". Così Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, su Radio 24: "Mi sembra impossibile che Gattuso sia coinvolto nel calcioscommesse - continua Zamparini - lo stimo come uomo, lo ammiro: è venuto a Palermo guadagnando un terzo di quello che prendeva in Svizzera perchè pensava al suo futuro, si occupa di una pescheria e si alza tutti i giorni alle sette del mattino. Penso che l'Italia sia un paese di seconda categoria. Non si può fare la giustizia con le conferenze stampa. Noi abbiamo una giustizia spettacolo, non solo quella sportiva, dove un indagato diventa colpevole sui giornali prima che al processo".

Brocchi: "Quei 110 contatti non sono una follia" - "Sono ancora sorpreso, non è bello essere messo in prima pagina per queste cose, ma non ho timori. Ho solo voglia di parlare con i pm e spiegare che, quei 110 contatti, che sembrano una follia, una follia non sono". Così Cristian Brocchi si difende sui contatti sospetti con uno dei personaggi arrestati ieri nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse. "Sono solo contatti per i biglietti delle partite, ogni volta mi servono sei, otto o 10 biglietti, quindi non è una follia - ha aggiunto l'ex centrocampista del Milan -. Da questo punto di vista sono sereno, ma è tosta vedersi tirare in mezzo a qualcosa di brutto per chi, come me, ha sempre messo certi valori in cima. E' giusto che i magistrati si chiedano perchè abbiamo avuto quei contatti, glielo spiegherò".

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