Il presidente Moratti nel '95 al suo primo derby festeggiò con un 3-1, per il nuovo patron asiatico dei nerazzurri, comunque vada, il ricordo sarà di certo incancellabile. Tutti i debutti nella stracittadina. Compreso quello di Barbara da ad del Milan...
di Diego Ponzé
Comunque vada a finire, il ricordo è destinato a restare incancellabile. Persino più della prima - e fino a domenica, unica - volta a San Siro da presidente di Thohir. Perché un conto è la delusione per una vittoria sfumata all'ultimo, ma contro la Samp, e un'altra il derby.
La prima volta non si scorda mai. E in certi casi si può aggiungere purtroppo, perché anche le storie più durature e vincenti possono partire con il piede sbagliato e per Berlusconi fu quello di Giuseppe Minaudo: a metà anni '80, 25 partite e 3 gol in 3 anni di Inter, ma uno pesantissimo, capace di rovinare il suo (di Berlusconi) primo derby da presidente.
Fu più fortunato, Moratti: nel '95 al suo primo Inter-Milan festeggiò un 3-1 che a rileggere i marcatori dà il senso di quanto tempo sia passato: Seno, Jonk e Berti. Non c'era ancora nemmeno Zanetti, che all'Inter arrivò l'anno dopo e il primo derby lo pareggiò. Impatto non decisivo, insomma, al contrario di com'è andata a Kakà, che la gioia del primo gol italiano non l'ha provata contro un avversario qualsiasi. Esattamente 10 anni dopo, ci proverà di nuovo, perché in un derby non segna dal 2008. Eccolo l'ultimo: curiosamente, arrivò proprio nel primo giocato da un Balotelli però allora ancora interista.
Segnasse domenica, sarebbe la sua prima volta in un derby, ma lo stesso vale per Matri, Poli, Birsa, Kovacic, Taider, Campagnaro, Jonathan, Icardi, Belfodil e Rolando, che mai hanno giocato il derby. Come Thohir e come Barbara al debutto da ad del Milan, tutti alla loro prima volta. Anche se per qualcuno (Guarin) potrebbe essere l'ultima. Assolutamente da non perdere, quindi. In tutti i sensi.
Comunque vada a finire, il ricordo è destinato a restare incancellabile. Persino più della prima - e fino a domenica, unica - volta a San Siro da presidente di Thohir. Perché un conto è la delusione per una vittoria sfumata all'ultimo, ma contro la Samp, e un'altra il derby.
La prima volta non si scorda mai. E in certi casi si può aggiungere purtroppo, perché anche le storie più durature e vincenti possono partire con il piede sbagliato e per Berlusconi fu quello di Giuseppe Minaudo: a metà anni '80, 25 partite e 3 gol in 3 anni di Inter, ma uno pesantissimo, capace di rovinare il suo (di Berlusconi) primo derby da presidente.
Fu più fortunato, Moratti: nel '95 al suo primo Inter-Milan festeggiò un 3-1 che a rileggere i marcatori dà il senso di quanto tempo sia passato: Seno, Jonk e Berti. Non c'era ancora nemmeno Zanetti, che all'Inter arrivò l'anno dopo e il primo derby lo pareggiò. Impatto non decisivo, insomma, al contrario di com'è andata a Kakà, che la gioia del primo gol italiano non l'ha provata contro un avversario qualsiasi. Esattamente 10 anni dopo, ci proverà di nuovo, perché in un derby non segna dal 2008. Eccolo l'ultimo: curiosamente, arrivò proprio nel primo giocato da un Balotelli però allora ancora interista.
Segnasse domenica, sarebbe la sua prima volta in un derby, ma lo stesso vale per Matri, Poli, Birsa, Kovacic, Taider, Campagnaro, Jonathan, Icardi, Belfodil e Rolando, che mai hanno giocato il derby. Come Thohir e come Barbara al debutto da ad del Milan, tutti alla loro prima volta. Anche se per qualcuno (Guarin) potrebbe essere l'ultima. Assolutamente da non perdere, quindi. In tutti i sensi.