Incontro Lazio-Petkovic, nessun accordo. Assente Lotito
CalcioIl presidente non è a Roma e la società è stata rappresentata dai legali. In oltre tre ore di confronto, si è discusso dell'addebito disciplinare contestato al tecnico dopo la firma del contratto per allenare la Svizzera
Tra Petkovic e la Lazio è fumata grigia. Non sono bastate le oltre tre ore di confronto tra l'allenatore bosniaco, accompagnato dall'avvocato Paco D'Onofrio e la societa', rappresentata oggi dal consigliere di gestione Marco Moschini e l'avvocato Gian Michele Gentile: le parti non hanno raggiunto alcun accordo per una risoluzione consensuale del contratto. Ma hanno comunque trattato dopo la battaglia iniziata la settimana scorsa con la lettera di contestazione che il club ha inoltrato al tecnico, reo di non aver negato i contatti con la federazione svizzera. Federazione che, invece, ne ha poi ufficializzato l'ingaggio, dal primo luglio, come ct della nazionale rossocrociata.
Petkovic ha lasciato Villa San Sebastiano verso le 18.30 alla guida della sua auto, con D'Onofrio accanto, senza rilasciare alcuna dichiarazione. Lo seguivano su un'altra vettura il vice Antonio Manicone e Paolo Rongoni. Anche loro in attesa di conoscere l'esito di questa querelle che dura ormai dal 23 dicembre, giorno della comunicazione della federcalcio svizzera. Non era presente, invece, il patron biancoceleste, Claudio Lotito, che da Cortina ha comunque seguito gli sviluppi della vicenda. Sviluppi che però sono rimandati a domani mattina quando le parti torneranno ad incontrarsi. E quando Petkovic dovrà dire se accetterà o no la buonuscita di circa 100mila euro (dei 300mila che gli spetterebbero) che la società avrebbe messo oggi sul tavolo per evitare il licenziamento per giusta causa.
Sarà comunque sabato il giorno decisivo. "C'è una situazione interlocutoria, nella tarda mattinata si saprà qualcosa", si limita a dire l'avvocato Gentile. Il campionato, infatti, incombe e la società deve comunicare al settore tecnico della Figc l'ingaggio di Edy Reja al posto dell'allenatore di Sarajevo, altrimenti in panchina contro l'Inter rischia di doverci andare il vice Alberto Bollini.
Petkovic ha lasciato Villa San Sebastiano verso le 18.30 alla guida della sua auto, con D'Onofrio accanto, senza rilasciare alcuna dichiarazione. Lo seguivano su un'altra vettura il vice Antonio Manicone e Paolo Rongoni. Anche loro in attesa di conoscere l'esito di questa querelle che dura ormai dal 23 dicembre, giorno della comunicazione della federcalcio svizzera. Non era presente, invece, il patron biancoceleste, Claudio Lotito, che da Cortina ha comunque seguito gli sviluppi della vicenda. Sviluppi che però sono rimandati a domani mattina quando le parti torneranno ad incontrarsi. E quando Petkovic dovrà dire se accetterà o no la buonuscita di circa 100mila euro (dei 300mila che gli spetterebbero) che la società avrebbe messo oggi sul tavolo per evitare il licenziamento per giusta causa.
Sarà comunque sabato il giorno decisivo. "C'è una situazione interlocutoria, nella tarda mattinata si saprà qualcosa", si limita a dire l'avvocato Gentile. Il campionato, infatti, incombe e la società deve comunicare al settore tecnico della Figc l'ingaggio di Edy Reja al posto dell'allenatore di Sarajevo, altrimenti in panchina contro l'Inter rischia di doverci andare il vice Alberto Bollini.