Quei "Cannibali" della Pergolettese: 10 cose da sapere

Calcio
Il simbolo dell'US Pergolettese 1932
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SCHEDA. E' uno dei due soprannoni del club di Crema, ma i giocatori sono anche chiamati "Canarini". Fondato nel 1932, fu il Velodromo il suo primo stadio. Era chiamato "Leggiadro" lo storico capitano

(Con la collaborazione di Giuseppe Walter Pellegrini, ufficio stampa Pergolettese)

Fondata il 18 novembre 1932 come Unione Sportiva Pergolettese, per alcuni anni la società gialloblù ha rappresentato la seconda squadra della città cremasca, "alternativa" all'A.C. Crema 1908. La Pergolettese agganciò i cugini bianconeri nel campionato di Serie D del 1967. Di lì in seguito divenne la prima squadra cittadina. Per quattro volte ha cambiato denominazione: nel 1974 Unione Sportiva Pergocrema; vent'anni più tardi, stagione 1994-95, Unione Sportiva Cremapergo; con il ritorno in D nel 2002 divenne Unione Sportiva Pergocrema 1932.

Il fallimento - Il 21 giugno 2012 il tribunale di Crema ne ha decretato il fallimento per dissesto economico (radiata dalla, FIGC il 30 giugno). La squadra è però rinata pochi giorni dopo, con il trasferimento a Crema del Pizzighettone Calcio, che ha raccolto l'eredità del Pergocrema e preso l'attuale denominazione.

L'organigramma - Cesare Fogliazza è il proprietario del club dallo scorso 5 luglio. Il presidente è Andrea Micheli. Mario Bussi è il team manager, Anna Micheli e Pierangelo Manzi per la segreteria. Giuseppe Walter Pellegrini è invece il responsabile della comunicazione.

10 COSE DA SAPERE SULLA PERGOLETTESE
U.S. Pergolettese, correva l'anno... Fondata il 18 Novembre 1932 da Attilio Braguti, Dante D'Adda, Felice Madeo, Edoardo Piantelli, Emilio Rebotti e Attilio Scarpini, coadiuvati dai commissari straordinari Francesco D’Adda e Aldo Bertolotti. Il primo presidente fu Dafne Bernardi.
Il primo stadio L'originario campo di gioco è stato il Velodromo. A Crema lo definiscono "mitico". Oggi si gioca al comunale "Giuseppe Voltini".
Il secondo dopoguerra Si apre con l'avvento alla presidenza di Mario Riboli partecipando ai campionati di I e II Divisione. Nel '53-'54 prima promozione con in campo il capitano Angelo Piloni detto "Il Leggiadro". Bomber di quegli anni Massimo Mauri che in 3 campionati realizza 40 reti.
Dal rione alla Serie D La crescita della società ex rionale è costante e nella stagione '66 -'67 conquista la Serie D con 48 punti, 59 gol fatti e solo 7 subiti con l'indimenticato allenatore Franco Papini. I magnifici 11 sono: Gritti, Canevari, Imberti, Festa, Ferrari, Garattini, Serina, Cantoni, Bramati, Marchesi, Piotti. Il capocannoniere è Tarcisio Cantoni con 16 gol.
Nella prima stagione '67 - '68 trova come avversaria la Cremonese (1 -1 all'andata, 2-2- al ritorno). A fine stagione si calssifica al secondo posto alle spalle della Cremonese che sale in C.
Le 7 stagioni successive La Pergolettese non scende mai sotto il nono posto con i cannonieri di quegli anni quali Bulla, Ferranti, Regonesi, Caccia, Fumagalli, Regonesi, Fumagalli e Facchinetti. Il 1 Giugno 1973 viene eletto presidente della società Arnaldo Rimoldi; vicepresidente l'attuale presidente di Lega Mario Maccalli, che permette il grande passo dell'ingresso nel calcio nazionale. Nell'estate del 1975 la società cambia denominazione sociale da US Pergolettese 1932 a US Pergolettese per poter richiamare il nome della città. Il 30 maggio del 1976 i gialloblù battendo per 1-0 il Cantù con un zoppicante Algarotti sono promossi in Serie C.
Bertolotti, la leggenda Sin dalla sua nascita 1932 e per mezzo secolo segretario e anima della società è stato il leggendario "Aldo Bertolotti" a cui è dedicato anche il campo sportivo di Santa Maria sede di allenamenti della Pergolettese. Tra gli autentici uomini dello sport, Aldo Bertolotti è stato uno tra i pochi a fregiarsi della "Stella d'Argento" al merito del CONI, un alto riconoscimento di cui andava fiero.
23 anni di C La storia del Pergo in serie C è lunga 23 anni. Il passaggio nei Pro vede l'addio in panchina di Franco Papini (10 campionati e 2 promozioni) e l'avvento alla guida tecnica di Giorgio Veneri. Dopo i primi due anni di assestamento, la riforma dei campionati, con lo sdoppiamento della C, porta il Pergo a scendere in in C2. Il declassamento è di brevissima durata. Guidati da Giorgio Veneri e dal capitano - goleador Pepi Mazzoleri (14 reti), i gialloblù stravincono il girone precedendo il S.Angelo anch'esso promosso. La squadra vincente è composta da: Colombo, Foresti, Bonizzoni, Guerini, Consonni, Morsia, Mutti, Mazzoleri, Albanese, Pirola, Rossi.
La retrocessione Dopo una sola stagione, nonostante il cambio in panchina tra Veneri con Paolo Canevari non sin riesce a evitae la retrocessione in C2 dove rimarrà fino alla stagione '98 -'99. Nell'estate del 1985 Arnaldo Rimoldi lascia la presidenza e con lui termina anche l’era di Mario Maccalli che da dirigente gialloblu’ diventa poi progressivamente consigliere, vicepresidente e presidente della Lega di C.
I fratelli Andreini Restano al timone per 9 stagioni prima di passare la mano con una soluzione estrema, che costerà sangue e umiliazioni a catena al club, ai fratelli Sergio e Luigi Bianchi da Castrezzato. I bresciani se ne andranno dopo tre retrocessioni filate, lasciando solo in cumulo di maceriee la squadra nel campionato di Eccellenza.
Anno 2000, la risalita La risalita comincia con l'inizio del nuovo Millennio grazie l'acquisto della società da parte di una cordata cremasca capitanata dal poi presidente Massimiliano Aschedamini, che porta la squadra cremasca nel 2002 alla promozione in D, e nel 2005 al ritorno tra i professionisti della Serie C2 dopo l'ultima gara di campionato disputatata allo stadio "Briamasco" di Trento contro la formazione locale.