La Juve da record non si ferma. Roma e Napoli incantano

Calcio
La Juventus vince 4-1 a Cagliari. E' record di vittorie: 11 consecutive (Foto Getty)
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Sotto di un gol al Sant'Elia, la squadra di Conte ribalta 4-1 il Cagliari con la doppietta di Llorente: 11.a vittoria di fila. Tornano al successo i giallorossi: 4-0 al Genoa e rovesciata-show di Florenzi. Gli azzurri passano 3-0 a Verona. Ok l'Atalanta

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Undici vittorie consecutive: è record al giro di boa della Serie A. La Juventus sembra non avere limiti. Nella 19.a giornata soffre a Cagliari, va sotto di un gol, ma alla fine ribalta il risultato con un altro colpo ad effetto del suo allenatore, Conte, che butta nella mischia Marchisio al momento giusto e porta a casa una vittoria pesante. Pesanti, però, sono anche i gol che Roma e Napoli, le immediate inseguitrici, hanno rifilato rispettivamente a Genoa e Verona. E' del giallorosso Florenzi la rete più bella della giornata; non è da meno la rete di Mertens al Bentegodi.


Juve, è record - Spietata, compatta. Insomma, la solita Juventus. A Cagliari, nonostante un avvio tremendamente noioso, i bianconeri riescono a ribaltare il risultato ed a mettere in cassaforte il record di 11 vittorie consecutive. Sotto lo sguardo di David Moyes, allenatore del Manchester United, in tribuna per studiare da vicino Davide Astori. La sveglia suona improvvisamente al 31', quando Pinilla si aggiusta il pallone e scaraventa in rete sugli sviluppi di un corner. Un lampo sul quale la difesa juventina sembra essersela data a gambe da un pezzo. Il vantaggio esalta la squadra di Lopez, ora improvvisamente iperattiva. Non si ferma nemmeno Lichtsteiner, però, il più scatenato tra i bianconeri. E' proprio lo svizzero, dieci minuti dopo, a mettere in area dalla destra un pallone che il capoccione di Llorente spedisce dove il portiere Adan non prova nemmeno ad arrivare. Si comincia a fare sul serio. E si continua al 33', con il colpo di testa ravvicinato di Dessena sul quale Buffon compie un miracolo di piede. Il secondo tempo è spigoloso. Vidal ci prova un paio di volte dalla distanza e Pinilla butta al vento un'altra buona chance. Poi Conte tira fuori dal cilindro Marchisio: è il gol del vantaggio, quello decisivo. Llorente (prima doppietta in Italia) e Lichtsteiner (il migliore) completano il capolavoro.

Roma esagerata - Una voglia matta di riscatto. La Roma strapazza il Genoa 4-0 e si getta alle spalle la sconfitta nello scontro diretto contro la Juventus. Florenzi, tornato titolare, sblocca con una spettacolare rovesciata al 25'; poco dopo Totti torna al gol su azione all'Olimpico dopo quasi un anno: è la sua rete numero 231. Allo scadere è Maicon a calare il tris contro un Genoa troppo rinunciatario e mai pericoloso. Partita chiusa, figuriamoci dopo il 4-0 di Benatia nel secondo tempo. C'è però spazio per un episodio curioso: l'arbitro Calvarese ammonisce per la seconda volta il rossoblù Matuzalem, colpevole di gesti provocatori contro il pubblico che lo fischiava, e becca il cartellino rosso. Risultato? Il baldanzoso Cofie, già in campo, torna in panchina. Sostituzione annullata.

Napoli super a Verona - Mentre Florenzi a Roma dava spettacolo, un minuto dopo, in quello stesso angolino della porta, era Mertens a portare in vantaggio il Napoli al Bentegodi di Verona. Azione diversa ma un comunque un gran colpo del belga, che da posizione defilata riesce a trovare lo spazio per colpire con un rasoterra a giro. Il Napoli, sempre molto attento in copertura, raddoppia nella ripresa con Insigne (primo gol stagionale di un giocatore italiano nel Napoli) ed allunga con Dzemaili. Eccezion fatta per una conclusione ravvicinata di Toni, del Verona poca traccia. Tredici anni dopo l'ultimo incrocio, sono gli azzurri a portare a casa il bottino. Non serve ad accorciare le distanze in classifica dalla capolista, ma fa crescere, e di molto, il morale.

I due volti dell'Atalanta - Se siete tifosi dell'Atalanta, lasciate perdere il primo tempo contro il Catania. La squadra di Colantuono gioca in modo irritante: è sempre in difficoltà, soprattutto a centrocampo, dove faticano a recuperare palla sia Cigarini che Migliaccio. Le cose non vanno meglio in attacco, dove dalle parti del portiere Frison non arriva nemmeno un tiro. Il tutto mette nelle condizioni i siciliani di gestire il possesso con una certa serenità. Sarà la nebbia, ma nella ripresa, con il calare della visibiltà, si alza invece il ritmo dell'Atalanta, che con Bonaventura va molto vicina al vantaggio: ottima la risposta di Frison al 55'. Poco dopo anche un episodio da moviola, con la formazione bergamasca che chiede il rigore per un salvataggio di Lodi sulla linea di porta. Il Catania risponde con una conclusione di Peruzzi deviata da Lucchini, ma l'Atalanta accende i fendinebbia e passa con il rigore di Denis (sesto gol stagionale) e raddoppia nel finale con Moralez (secondo acuto in campionato). Poco prima del gong, Leto dimezza lo svantaggio. Un'annataccia per il Catania.