Cori razzisti, curva del Verona chiusa con la condizionale
CalcioIl giudice sportivo ha punito con un turno senza pubblico il settore del Bentegodi dal quale partivano "i buu ogni qualvolta il calciatore n.27 del Napoli Pablo Armero veniva in possesso della palla". La sanzione è stata sospesa per un anno
Curva Sud del Verona chiusa un turno con la condizionale: lo ha deciso il giudice sportivo in seguito ai cori razzisti contro Pablo Armero durante la partita con il Napoli. La sanzione è stata sospesa per un anno con l'avvertenza che - se in questo periodo sarà commessa analoga violazione - la sospensione sarà revocata e la sanzione sarà aggiunta a quella comminata per la nuova violazione.
I buu razzisti, come rilevato dai collaboratori della procura federale nella loro relazione, nel primo tempo del match sono stati percepiti "ogni qualvolta il calciatore n.27 del Napoli Pablo Armero veniva in possesso della palla" e sono stati "distintamente percepiti da tutti e tre i verbalizzanti posizionati rispettivamente a ridosso della curva occupata dai veronesi, di quella riservata ai sostenitori del Napoli ed in prossimità delle panchine delle due squadre...".
La sanzione è scattata nonostante i cori siano cessati nella ripresa dopo la lettura da parte dello speaker di "un comunicato finalizzato a dissuadere i tifosi da ulteriori simili comportamenti" in quanto "tale condotta integra inequivocabilmente, senza la necessità di ulteriori approfondimenti, gli estremi del 'comportamento discriminatorio per motivi di razza', rilevante ai fini sanzionatori (art. 11, nn. 1 e 3 CGS) per la sua 'dimensione e percettibilità".
Altre multe - Il giudice sportivo ha inoltre inflitto un'ammenda di 20mila euro alla Roma per il lancio di petardi dei tifosi giallorossi e "per avere inoltre, nel corso della gara, un componente della panchina con funzione di allenatore in seconda, fatto uso reiteratamente di una apparecchiatura rice-trasmittente". Ammende anche a Bologna (7.000 euro), Verona (7.000) e Cagliari (4.000).
I buu razzisti, come rilevato dai collaboratori della procura federale nella loro relazione, nel primo tempo del match sono stati percepiti "ogni qualvolta il calciatore n.27 del Napoli Pablo Armero veniva in possesso della palla" e sono stati "distintamente percepiti da tutti e tre i verbalizzanti posizionati rispettivamente a ridosso della curva occupata dai veronesi, di quella riservata ai sostenitori del Napoli ed in prossimità delle panchine delle due squadre...".
La sanzione è scattata nonostante i cori siano cessati nella ripresa dopo la lettura da parte dello speaker di "un comunicato finalizzato a dissuadere i tifosi da ulteriori simili comportamenti" in quanto "tale condotta integra inequivocabilmente, senza la necessità di ulteriori approfondimenti, gli estremi del 'comportamento discriminatorio per motivi di razza', rilevante ai fini sanzionatori (art. 11, nn. 1 e 3 CGS) per la sua 'dimensione e percettibilità".
Altre multe - Il giudice sportivo ha inoltre inflitto un'ammenda di 20mila euro alla Roma per il lancio di petardi dei tifosi giallorossi e "per avere inoltre, nel corso della gara, un componente della panchina con funzione di allenatore in seconda, fatto uso reiteratamente di una apparecchiatura rice-trasmittente". Ammende anche a Bologna (7.000 euro), Verona (7.000) e Cagliari (4.000).