A casa dei Serrao: 10 cose da sapere sull'Arzanese

Calcio
Lo stemma dell'US Arzanese, fondata nel 1924
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SCHEDA. La famiglia, proprietaria della società campana da 9 anni, è riuscita nell'impresa di portare i biancocelesti tra i professionisti. In una zona, quella di Arzano, che negli anni '60 era chiamata la "Brianza del sud" per le tante industrie

(L'inno dell'Arzanese nel video d'apertura)

L'Unione Sportiva Arzanese è stata fondata il 15 giugno del 1924 - due anni prima del Napoli - e quest'anno festeggerà dunque i suoi 90 anni di vita. Le generazioni cresciute nel dopoguerra ricordano ancora un'incredibile vittoria con l'Isernia per 10-1 nel 1947-48, in Prima divisione, con il poker di Barbato. Anche perché di quella formazione faceva parte il compianto Sabatino De Rosa, a cui l'amministrazione comunale decise di dedicare lo stadio. Un'altra goleada quella inflitta al Volturno a metà dei '60 (24-0!) e poi i campionati vinti, naturalmente. Prima categoria (1973-74), Promozione (1979-80 e 1986-87), quello di Eccellenza nel 1995-96 e, soprattutto, il torneo di Serie D 2010-11, dominato. Raggiungerà anche la semifinale per lo scudetto della D, eliminata solo ai rigori dal Perugia.

L'attuale allenatore è Salvatore Marra, subentrato a Giovanni Ferraro l'8 ottobre dopo la sconfitta interna (0-3) subita dal Chieti. E' cambiato anche il direttore sportivo: si è dimesso Massimo Cavaliere, diesse nel biennio di Lega Pro, e al suo posto è tornato Pasquale Costagliola, tra gli artefici della promozione nel 2011. Il capitano è Patrizio Caso, il cuore dell'Arzanese.


Le 10 cose da sapere sull'US Arzanese

Lo stadio L'Arzanese gioca - meglio, giocava - da 50 anni al "Sabatino De Rosa", ristrutturato nella stagione 2009-2010. Dopo la promozione in Seconda divisione l'impianto doveva essere adeguato secondo i canoni imposti dalla Lega Pro relativi alla capienza. I lavori erano stati anche previsti, ma il progetto iniziale era carente e il cantiere è stato chiuso dopo qualche mese. Così la squadra è stata ospite del "Bisceglie" di Aversa, del "Vallefuoco" di Mugnano e ora dello "Ianniello" di Frattamaggiore.
Proprietà La famiglia Serrao è al timone dell'Arzanese da 9 anni. Il gruppo Serrao è leader nel settore della carta (Ecocart) da decenni.
La Stella Sasà Sandomenico è il gioiello della squadra, cresciuto nel settore giovanile biancoceleste. Acquistato dal Parma al termine della scorsa stagione, è stato dato in prestito al Gubbio e nel mercato di gennaio è tornato a casa, per dare una mano ai suoi ex compagni a conquistare la salvezza. Attaccante che ama partire un po' defilato sulla sinistra per rientrare sul piede destro, ha segnato 26 reti in due anni di Lega Pro.
I Gemelli del gol Protagonisti della storica promozione in Seconda divisione sono stati Pasquale Carotenuto e Salvatore Montaperto. Insieme hanno segnato 38 reti (20 e 18), alla fine saranno il primo e il secondo della classifica marcatori.
Very good! Ciccio Troise, che attualmente è uno dei componenti dello staff tecnico di Beppe Sannino al Watford, ha allenato l'Arzanese nel campionato 2009-10, quello del famoso ripescaggio grazie alla finale di Coppa Italia regionale con l'Ebolitana (persa ai rigori).
Altri sport Non solo calcio. Di Arzano è Giuliano Figueras, ex ciclista su strada azzurro, professionista dal 1998 al 2007, campione del mondo in linea Under-23 nel 1996. E poi la squadra femminile di pallavolo, l'Original Marines, nella stagione 2005-06 ha disputato il campionato di Serie A1. Regista e palleggiatrice la bellissima Maurizia Cacciatori.
Musica, maestro! Originario di Arzano è uno dei cantautori più famosi della tradizione napoletana, sulla scenza musicale da 50 anni: Peppino Gagliardi. Rimanendo in ambito musicale, la versione del brano "O Ballo d'o Cavallo" scelta dal regista Luca Miniero per il film "Benvenuti al Sud" con Claudio Bisio e Alessandro Siani, è dell'arzanese Alberto Selly.
Premio Oscar Roberto Saviano, nel suo libro "Gomorra", afferma che ad Arzano fu confezionato il vestito di raso bianco indossato da Angelina Jolie nella notte degli Oscar 2004.
La Brianza del Sud Arzano, 38mila abitanti, è uno dei centri industriali della Campania. Negli anni '60 la zona era soprannominata "la Brianza del Sud" per la grande concentrazione di aziende operanti nel territorio. Tra settore cartario, telecomunicazioni, metalmeccanico, calzaturiero e tessile.
Bestseller "Io speriamo che me la cavo", uscito nel 1990 e curato dal maestro elementare Marcello D'Orta - da poco scomparso - venderà oltre due milioni di copie e ispirerà il film di Lina Wertmueller con Paolo Villaggio. Il testo raccoglie 60 temi svolti dai ragazzi di una scuola elementare, proprio di Arzano.


































































(Si ringrazia per la preziosa collaborazione Vincenzo Piscopo, Ufficio stampa U.S. Arzanese)