Da Miccoli al record imbattuto, 10 cose da sapere sul Lecce

Calcio
Lo stemma attuale del Lecce è stato adottato a partire dalla stagione 2001-2002

LA SCHEDA. Dopo un decennio in cui hanno giocato in Serie A i salentini disputano il secondo campionato consecutivo di Lega Pro Prima Divisione. Da un capitano tifoso a un portiere che non subì gol per 19 giornate, i giallorossi in pillole

L'Unione Sportiva Lecce, nata nel 1927, ma la cui fondazione viene fatta risalire al 1908 data di nascita dello Sporting Lecce (considerato il padre dell'"attuale" società), milita per la seconda stagione consecutiva in Lega Pro Prima Divisione girone B, dopo aver perso nell'ultima stagione lo spareggio per la promozione in B contro il Carpi .

Il presidente – A guidare il Lecce c'è la famiglia Tesoro, che ha rilevato la società nel 2012 dai Semeraro, proprietari dei salentini dal 1994. Presidente è Savino Tesoro, con sua figlia Giulia come vicepresidente e l'altro figlio Antonio nel ruolo di amministratore delegato e direttore sportivo.

L'allenatore – Chi ha il compito di riportare in B la squadra salentina è Franco Lerda, ex tecnico di Torino e Crotone, subentrato a Francesco Moriero, esonerato il 24 settembre.

10 cose da sapere sul Lecce

Tanta B e C, la A nel 1985

L'Unione Sportiva Lecce, nata nel 1927, ha giocato 37 stagioni in terza serie, 25 in Serie B e 15 nel massimo campionato. L'esordio nel calcio dei grandi arrivò quasi 30 anni fa, con la promozione della squadra allenata da Eugenio Fascetti.

Tre trofei in bacheca

Il Lecce ha alzato nella sua storia tre coppe, ben due in una sola stagione, quella 1975-1976. In quell'anno la squadra di Antonio “Mimmo” Renna e Nicola Chiricallo vinse una Coppa Anglo-Italia Semiprofessionisti e la Coppa Italia di Serie C. 34 anni dopo, nel 2010 è arrivato l'ultimo trofeo, la Coppa Ali della Vittoria, assegnato alla vincitrice della Serie B.

Una lupa nello stemma

L'attuale simbolo è stato adottato nella stagione 2001-2002. Oltre al nome e al 1908, data di fondazione dello Sporting Club Lecce (considerato il papà del club giallorosso) è raffigurato una lupa sotto un leccio, stessi simboli presenti sullo stemma del capoluogo salentino. L'animale simboleggia lo stretto legame con Roma.

Miccoli, un capitano che torna a casa

A portare la fascia di capitano nel Lecce 2013-2014 è Fabrizio Miccoli. Il “Romario del Salento” è tornato a giocare a casa sua (lui è originario di Nardò) e per la squadra per cui tifava da bambino dopo anni passati in giro per l'Italia e per l'Europa. Il capitano storico però rimane Michele Lorusso, 418 presenze con la maglia del Lecce in 14 stagioni , interrotte solo da un tragico incidente stradale nel 1983 in cui morì insieme al compagno Ciro Pezzella.

In Via del Mare c'è uno stadio

Il Lecce dal 1966 gioca le sue gare interne allo Stadio via Del Mare. Parzialmente demolito e ricostruito nel 1985 in occasione della promozione in A, la ristrutturazione fu progettata da Costantino Rozzi, allora imprenditore e non ancora presidente dell'Ascoli. Può contenere circa 40mila spettatori.

Emmerich, la saracinesca di Lecce

A un portiere dei salentini appartiene il record di imbattibilità in una serie professionistica italiana. Lo stabilì Emmerich Tarabocchia che nella stagione 1974-1975 in C mantenne la porta inviolata per 1791 minuti.

Lecce chiama Sudamerica

La società salentina ha un rapporto particolare con l'America Latina. Dall'Argentina viene uno dei miti del club, l'attaccante Pedro Pablo Pasculli, eroe delle prime stagioni in A del Lecce insieme al connazionale Juan Barbas, dall'Uruguay sono arrivati le bandiere Guillermo Giacomazzi (recordman di presenze in A, 127) ed Ernesto Chevanton, e dal Brasile proveniva Mazinho, di passaggio a Lecce nel 1990-1991 e poi campione del mondo con i verdeoro nel 1994.

Un settore giovanile da Serie A

Il Lecce ha un vivaio che nel recente passato ha vinto molto ( a inizio millennio due campionati Primavera, 2 Coppe Italia) e ha prodotto calciatori poi diventati famosi, come Antonio Conte, Cristian Ledesma, Pasquale Bruno, Graziano Pellè , Mirko Vucinic e Valeri Bojinov

Lecce, terra di grandi allenatori

Molti tecnici di grido sono passati da Lecce, Come Zdenek Zeman,protagonista di una salvezza in A nel 2004-2005, Delio Rossi, Eugenio Fascetti e anche l'attuale ct Cesare Prandelli, che a Lecce nel 1997-1998 conobbe però una stagione difficile, dimettendo al termine del girone d'andata.

Cassetti, unico azzurro di Lecce

Nella sua storia solo un giocatore ha avuto l'onore di vestire la maglia della Nazionale A mentre era in forza al Lecce. E' l'ex terzino giallorosso, attualmente al Watford. Altri due, Andrea Esposito e Vincenzo Sicignano sono stati convocati ma non mai hanno esordito. Molti invece i giocatori del Lecce chiamati dall'Under 21, con Cesare Bovo al primo posto per numero di presenze (9)

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